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La Germania multa Telegram per 5 milioni di dollari per non aver rispettato la legge

Tempo di lettura: < 1 minuto. “Le nostre leggi valgono per tutti”, ha dichiarato in un comunicato, e ha criticato il servizio di messaggistica con sede a Dubai per non aver rispettato la legge. “Non si possono eludere i requisiti legali e le proprie responsabilità cercando di essere irraggiungibili. Sono lieto che il nostro impegno ci abbia fatto fare un passo avanti”, ha aggiunto.

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La Germania ha imposto una multa di 5,125 milioni di euro (5 milioni di dollari) all’app di messaggistica Telegram per non aver rispettato la legge del Paese sui social network. In una dichiarazione rilasciata lunedì, l’Ufficio federale di giustizia ha affermato che l’app di messaggistica non ha istituito un sistema di gestione dei reclami e non ha nominato una persona in Germania autorizzata a ricevere le richieste di informazioni da parte delle autorità di polizia. La legge tedesca sull’applicazione della rete, nota anche come NetzDG, obbliga le piattaforme di social media a istituire un meccanismo di reclamo e a intervenire contro i crimini d’odio, le fake news e i contenuti penalmente perseguibili presenti sulle loro piattaforme.

L’Ufficio federale di giustizia ha dichiarato che, nonostante i numerosi tentativi di consegnare documenti ufficiali alla sede centrale di Telegram a Dubai e l’assistenza legale delle autorità degli Emirati Arabi Uniti, non è riuscito a ottenere una risposta positiva dalla piattaforma di messaggistica. Telegram deve ora pagare una multa di 4,25 milioni di euro per non aver avviato un sistema di gestione dei reclami e una multa di 875.000 euro per non aver nominato una persona in Germania autorizzata a ricevere le richieste, ha dichiarato l’ufficio federale. Il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann ha accolto con favore la misura punitiva contro Telegram.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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