L’app Poe consente ora agli utenti di creare chatbot personalizzati utilizzando prompt combinati con un bot esistente, come ChatGPT. Lanciata pubblicamente a febbraio, Poe è il più recente prodotto del sito di Q&A Quora, che da tempo fornisce risposte alle domande più ricercate su Google.
Da chatbot generalisti a chatbot personalizzati
Inizialmente, Poe ha debuttato con il supporto per alcuni chatbot di conoscenza generale, come Sage e Dragonfly basati sulla tecnologia OpenAI, e Claude, alimentato da Anthropic. Ora, Poe offre la possibilità agli utenti di creare chatbot personalizzati utilizzando prompt, ovvero modalità per indirizzare un chatbot a svolgere compiti specifici.
L’arte del prompt engineering
Le persone utilizzano i prompt per indirizzare i bot a produrre testi nello stile di un autore preferito, in un formato particolare o rivolto a un pubblico specifico. L’idea alla base è che prompt migliori producano risultati migliori, dando vita a una nuova classe di creatori nell’ambito dell’ingegneria dei prompt. Sono nate anche comunità online per permettere alle persone di condividere le loro idee di prompt.
Creare e condividere chatbot personalizzati con Poe
Con la nuova funzione di Poe, gli utenti possono creare chatbot personalizzati basati su Claude o ChatGPT. Una volta creato, il bot avrà un URL unico (poe.com/botname) che aprirà il bot direttamente in Poe. Gli utenti potranno accedere ai bot tramite l’app iOS o Android di Poe, sul web mobile o tramite l’interfaccia web desktop.
Piani futuri e successo dell’app
In futuro, Quora prevede di offrire feedback ai creatori dei bot su come le persone stanno utilizzando i loro bot, per poterli migliorare. Successivamente, l’azienda intende sviluppare un’API che consenta a chiunque di ospitare un bot da un server che gestiscono, permettendo la creazione di bot ancora più complessi. Ad oggi, l’app mobile Poe ha raggiunto 1,17 milioni di installazioni e generato 520.000 dollari di ricavi lordi.