Categorie
Tech

L’Europa dice addio al cavo lightining di Apple

Tempo di lettura: 3 minuti. L’UE approva una legge che prevede il passaggio dell’iPhone all’USB-C entro la fine del 2024

Tempo di lettura: 3 minuti.

Il Parlamento europeo ha votato a stragrande maggioranza a favore dell’introduzione dell’USB-C come porta di ricarica comune per un’ampia gamma di dispositivi elettronici di consumo, tra cui iPhone e AirPods, entro la fine del 2024.

USB C più di Lightning

La proposta, nota come direttiva, obbliga tutti i produttori di elettronica di consumo che vendono i propri prodotti in Europa a garantire che un’ampia gamma di dispositivi sia dotata di una porta USB-C. Questa “porta comune” sarà una novità mondiale e avrà un impatto particolare su Apple, che utilizza ampiamente il connettore Lightning invece dell’USB-C su molti dei suoi dispositivi. I deputati sostengono che la mossa ridurrà i rifiuti elettronici, affronterà la sostenibilità dei prodotti e renderà più conveniente l’uso di diversi dispositivi. La direttiva ha ricevuto 602 voti a favore, 13 contrari e otto astensioni. In un comunicato stampa diramato oggi dal Parlamento europeo si legge che:

  • Entro la fine del 2024, tutti i telefoni cellulari, i tablet e le fotocamere venduti nell’Unione Europea dovranno essere dotati di una porta di ricarica USB Type-C. Dalla primavera del 2026, l’obbligo si estenderà ai computer portatili. La nuova legge, adottata martedì in plenaria con 602 voti a favore, 13 contrari e 8 astensioni, fa parte di un più ampio sforzo dell’UE per ridurre i rifiuti elettronici e per mettere i consumatori in condizione di fare scelte più sostenibili.
  • Con le nuove regole, i consumatori non avranno più bisogno di un caricabatterie diverso ogni volta che acquistano un nuovo dispositivo, ma potranno utilizzare un unico caricabatterie per un’intera gamma di dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni.
  • Indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console di videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, auricolari e computer portatili ricaricabili tramite cavo, con una potenza massima di 100 Watt, dovranno essere dotati di una porta USB Type-C.
  • Tutti i dispositivi che supportano la ricarica rapida avranno ora la stessa velocità di ricarica, consentendo agli utenti di caricare i loro dispositivi alla stessa velocità con qualsiasi caricatore compatibile.

Sono previste esenzioni per i dispositivi troppo piccoli per essere dotati di una porta USB-C, come gli orologi intelligenti, i tracker per la salute e alcune attrezzature sportive, ma si prevede che col tempo la normativa verrà estesa ad altri dispositivi. Le aziende dovranno anche garantire che le etichette dedicate informino chiaramente i consumatori sulle caratteristiche di ricarica dei dispositivi che acquistano. Inoltre, l’UE intende garantire l’interoperabilità delle soluzioni di ricarica senza fili con l’evolversi della tecnologia. La direttiva autorizza la Commissione europea a sviluppare atti delegati entro la fine del 2024 per obbligare le aziende a rendere le loro soluzioni di ricarica wireless personalizzate più aperte e conformi agli standard di interoperabilità, aiutando i consumatori a non rimanere bloccati in soluzioni di ricarica proprietarie, evitando la frammentazione e riducendo gli sprechi. Non è chiaro se questo includa il sistema di ricarica MagSafe di Apple per iPhone e AirPods, poiché si basa sullo standard di ricarica wireless Qi.

Ora il Consiglio europeo deve approvare la direttiva in modo che possa essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e i suoi requisiti inizieranno ad essere applicati ai nuovi dispositivi dopo 24 mesi. I prodotti in vendita prima della data di applicazione saranno esenti e potranno continuare a essere venduti anche dopo. Nel 2018, la Commissione europea ha tentato di raggiungere una risoluzione definitiva su questo tema, ma non è riuscita a diventare legge. All’epoca, Apple aveva avvertito che l’imposizione di una porta di ricarica comune all’industria avrebbe soffocato l’innovazione e creato rifiuti elettronici, in quanto i consumatori sarebbero stati costretti a passare a nuovi cavi. Gli sforzi dell’UE sono ripresi l’anno scorso, con la Commissione europea che ha guidato una versione aggiornata della direttiva. Ad aprile, il Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha votato a favore della direttiva, con 43 voti a favore e solo due contrari. A giugno, la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori dell’UE ha raggiunto un accordo per presentare la direttiva al Parlamento europeo.

Cinque prodotti Apple di cui si vocifera il passaggio all’USB-C

Sia l’analista di Apple Ming-Chi Kuo che Mark Gurman di Bloomberg hanno affermato che Apple sta testando una versione dell’iPhone con una porta USB-C invece di una porta Lightning. Kuo ritiene che Apple potrebbe passare all’USB-C a partire dall’iPhone 15 del 2023, prima di passare agli AirPod e ad altri accessori in un secondo momento. Questa tempistica consentirebbe ad Apple di passare all’USB-C molti dei suoi dispositivi interessati prima dell’entrata in vigore della direttiva UE.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version