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Microsoft annuncia il ritiro graduale dei servizi web Exchange nel 2026

Tempo di lettura: 2 minuti. Microsoft ha annunciato il ritiro graduale dell’API dei servizi web Exchange (EWS) per ottobre 2026, consigliando agli sviluppatori di passare all’API Microsoft Graph per garantire esperienze più sicure e affidabili.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Microsoft ha annunciato che inizierà a ritirare l’API dei servizi web Exchange (EWS) per Exchange Online e Office 365 a partire dal 1° ottobre 2026. L’API EWS è una piattaforma trasversale che può essere utilizzata per sviluppare applicazioni in grado di accedere a elementi della casella di posta, come messaggi di posta elettronica, riunioni e contatti, da varie fonti, inclusi Exchange Online, Exchange Online come parte di Office 365 e le versioni on-premises di Exchange a partire dal server Exchange 2007.

Dettagli sul ritiro dei servizi web Exchange

Il team di Exchange ha dichiarato martedì che a partire dal 1° ottobre 2026 inizieranno a bloccare le richieste EWS da app non Microsoft a Exchange Online. “Sebbene i componenti EWS del servizio continueranno a ricevere aggiornamenti di sicurezza e alcuni aggiornamenti non legati alla sicurezza, il design del prodotto e le funzionalità rimarranno invariate. Questo cambiamento si applica anche agli SDK EWS per Java e .NET”, ha aggiunto il team. È importante sottolineare che il ritiro di EWS riguarda solo Microsoft 365 e Exchange Online in tutti gli ambienti. Non verranno apportate modifiche a EWS all’interno del server Exchange e gli aggiustamenti effettuati in Exchange Online non avranno impatto su Outlook per Windows o Mac, Teams o altri prodotti Microsoft.

Consigli per gli sviluppatori

Microsoft ha consigliato agli sviluppatori che utilizzano l’API EWS di passare all’API Microsoft Graph fino al ritiro, in quanto fornirà loro anche l’accesso ai dati di Exchange Online. Tuttavia, l’azienda ha anche avvertito gli sviluppatori di alcune lacune di funzionalità tra EWS e Microsoft Graph, tra cui l’assenza di accesso alle caselle di posta archiviate, la mancanza di informazioni associate alle cartelle e alla configurazione dell’utente, nessuna capacità di gestione di Exchange Online e nessun accesso delle app di terze parti alle cartelle pubbliche di Exchange Online.

Il team di Exchange ha dichiarato che sta lavorando per colmare le lacune funzionali; tuttavia, in alcuni casi, gli sviluppatori potrebbero dover trovare alternative alle funzionalità che non saranno integrate nell’API Graph. “Comprendiamo che cambiamenti come questo possono causare alcuni inconvenienti, ma siamo fiduciosi che garantiranno esperienze più sicure, affidabili e performanti”, ha aggiunto il team di Exchange.

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