L’ultima versione di NetworkManager, la 1.46, porta significative innovazioni nel panorama dei software di gestione delle connessioni di rete per i sistemi operativi basati su Linux. Questo aggiornamento, atteso da oltre sei mesi, introduce il supporto per la banda Wi-Fi a 6GHz, migliorando notevolmente la connettività wireless e la capacità di rete.
Principali caratteristiche aggiunte
Tra le novità più rilevanti, NetworkManager 1.46 introduce le impostazioni Ethtool EEE (Energy Efficient Ethernet), che permettono una gestione più efficiente dal punto di vista energetico delle connessioni Ethernet. Inoltre, supporta la configurazione della proprietà ‘ethtool channels’, che consente di configurare il multiqueue delle schede di rete (NIC), e aggiunge il supporto per le interfacce HSR (High-availability Seamless Redundancy) e PRP (Parallel Redundancy Protocol).
Sicurezza e autenticazione migliorate
Un’altra aggiunta importante è il supporto per l’autenticazione a due fattori (2FA) per i plugin VPN, che aumenta la sicurezza nelle connessioni VPN. Inoltre, NetworkManager 1.46 implementa la proprietà fwmark
per i tunnel IP e aggiunge il supporto per la modalità offload MACsec, offrendo agli utenti maggiori opzioni di sicurezza e configurazione.
Nuove funzionalità e miglioramenti
Tra le altre novità figurano il supporto per la creazione di dispositivi generici tramite il “device-handler” esterno, miglioramenti per il Wi-Fi, come la randomizzazione dell’indirizzo MAC basata sul SSID della rete Wi-Fi, e varie ottimizzazioni per migliorare le prestazioni e la gestione delle connessioni.
Impatto e disponibilità
Questo aggiornamento sottolinea l’impegno continuo nello sviluppo di NetworkManager per fornire una gestione delle connessioni di rete sempre più efficace, sicura e conforme alle ultime tecnologie. Gli utenti Linux possono aspettarsi un’esperienza di connettività migliorata, con supporto per le più recenti tecnologie di rete.
NetworkManager 1.46 è disponibile per il download come tarball sorgente, ma si consiglia di attendere l’arrivo di questa versione nei repository software stabili della propria distribuzione GNU/Linux preferita per procedere all’aggiornamento.