Tech
OnePlus 12 potrebbe reintrodurre la ricarica wireless
Tempo di lettura: 2 minuti. Il OnePlus 12 potrebbe segnare il ritorno della ricarica wireless con velocità di 50W, nonostante l’assenza di questa funzione nel recente foldable OnePlus Open.
Secondo fonti affidabili, il prossimo OnePlus 12 potrebbe riportare la funzione di ricarica wireless, nonostante il nuovo foldable del marchio ne sia privo.
Storia della ricarica wireless in OnePlus
Nonostante il motto “Never Settle” di OnePlus, l’azienda è sempre stata riluttante ad includere la ricarica wireless nei suoi dispositivi. Per anni, OnePlus ha dichiarato di non voler aggiungere questa funzione perché la riteneva troppo lenta. Tuttavia, quando la ricarica wireless è stata finalmente introdotta nei modelli OnePlus 8 Pro, 9 Pro e 10 Pro con velocità di 50W, è stata inaspettatamente eliminata nel OnePlus 11.
Recentemente, OnePlus ha ricevuto molte critiche per non aver incluso la ricarica wireless nel suo foldable OnePlus Open, venduto a $1,699. Molti fan di OnePlus hanno difeso la scelta dell’azienda sottolineando l’utilità della ricarica rapida, ignorando il fatto che le due tecnologie non sono mutualmente esclusive.
Ritorno della ricarica wireless
Una fuga di specifiche all’inizio dell’anno aveva già fatto sperare nel ritorno della ricarica wireless. Ora, due fonti affidabili, Digital Chat Station su Weibo e Max Jambor, confermano che il OnePlus 12 sarà dotato di ricarica wireless da 50W, la stessa velocità presente nei precedenti flagship di OnePlus. È interessante notare che OnePlus aveva dichiarato ai membri della stampa all’inizio dell’anno di “considerare” l’aggiunta della ricarica wireless nei futuri rilasci, senza specificare quando.
Con il lancio del OnePlus 12 previsto per dicembre, il dispositivo potrebbe anche essere uno dei primi Android dotati di Qi2.
Smartphone
Nuovi dettagli trapelati sulle cover del Pixel 9
Le nuove cover per la serie Pixel 9 di Google sono state listate dai produttori di accessori, confermando alcuni dei cambiamenti di design precedentemente chiacchierati e suggerendo un’espansione della lineup con tre modelli, tra cui una nuova versione più compatta del Pixel 9 Pro.
Dettagli dei Modelli
I listini di diversi produttori di cover, tra cui Thinborne, indicano che la serie Pixel 9 potrebbe includere tre modelli: il Pixel 9 standard, un Pixel 9 Pro più compatto e un nuovo Pixel 9 Pro XL di dimensioni maggiori. Questa mossa segnerebbe un cambiamento significativo per Google, che tradizionalmente ha rilasciato solo due versioni dei suoi dispositivi flagship.
Caratteristiche del Design
Le custodie trapelate mostrano che i Pixel 9 adotteranno bordi molto più piatti rispetto ai modelli precedenti, in stile simile agli ultimi iPhone. I bordi arrotondati della serie Pixel 8 rimarranno, ma la distintiva barra della fotocamera “Cyclops-visor” sembra adottare bordi piatti anziché curvi sui lati.
Pixel Fold 2
Oltre ai modelli Pixel 9, le custodie per il prossimo Pixel Fold 2 sono state listate, suggerendo che il dispositivo pieghevole potrebbe essere lanciato insieme alla serie Pixel 9 questo autunno. In precedenza, era stata ventilata la possibilità che il prossimo pieghevole di Google fosse rinominato Pixel 9 Pro Fold, ma il listino lo nomina come Pixel Fold 2, il che potrebbe indicare una mancanza di decisione finale sul nome da parte di Google.
Le informazioni trapelate dalle custodie non sono definitive ma aggiungono credibilità ai rumor esistenti e anticipano un evento di lancio interessante per Google. Resta da vedere se queste anticipazioni si concretizzeranno nei prodotti finali che Google presenterà. Questi dettagli non solo aumentano l’anticipazione per i nuovi dispositivi ma sollevano anche aspettative su come Google intenda posizionarsi nel competitivo mercato degli smartphone con la sua prossima generazione di Pixel.
Intelligenza Artificiale
OpenAI aiuta a scoprire immagini ed audio AI
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come OpenAI sta avanzando nella tecnologia di rilevamento delle immagini e nel watermarking audio per garantire la trasparenza
OpenAI ha annunciato l’introduzione di nuovi strumenti per rilevare se immagini o tracce audio sono state generate dalla sua Intelligenza artificiale, DALL-E, e ha introdotto nuovi metodi di watermarking per contrassegnare più chiaramente i contenuti generati dall’IA.
Dettagli degli strumenti
Classificatore di Immagini: OpenAI ha sviluppato un classificatore che utilizza l’IA per determinare se una foto è stata generata dall’IA. Questo strumento predice la probabilità che un’immagine sia stata creata da DALL-E 3 con una precisione del 98%, anche se l’immagine è stata ritagliata, compressa o modificata nella saturazione.
Watermarking Audio: Insieme al classificatore, OpenAI ha introdotto un watermark resistente alle manomissioni che può etichettare contenuti audio con segnali invisibili. Questo è particolarmente utile per tracciare l’autenticità dei contenuti audio generati.
Prestazioni e Limitazioni: Mentre il classificatore funziona bene con le immagini generate da DALL-E 3, la sua efficacia nel rilevare immagini prodotte da altri modelli di IA è inferiore, riuscendo a identificare solo tra il 5 e il 10% delle immagini generate da altre piattaforme come Midjourney.
Implementazione di Watermarking
OpenAI ha già implementato i “content credentials” nei metadati delle immagini attraverso la Coalition of Content Provenance and Authority (C2PA), di cui fanno parte anche Microsoft e Adobe. Questo mese, OpenAI si è anche unita al comitato direttivo della C2PA, rafforzando il suo impegno nel fornire trasparenza sulla provenienza dei contenuti AI.
Progetti Futuri e Feedback: I nuovi watermark audio sono già stati aggiunti ai clip prodotti da Voice Engine, la piattaforma di sintesi vocale di OpenAI. Tuttavia, sia il classificatore di immagini sia il watermarking audio sono ancora in fase di perfezionamento e OpenAI sta cercando feedback dagli utenti per testarne l’efficacia.
Contesto Storico: OpenAI ha una lunga storia nello sviluppo di strumenti per il rilevamento di contenuti generati dall’IA, sebbene nel 2023 abbia terminato un programma per l’identificazione di testi scritti dall’IA a causa della bassa accuratezza del classificatore di testi.
Implicazioni
Questi sviluppi non solo aiutano a mantenere l’integrità e la trasparenza nell’uso delle tecnologie di generazione di contenuti IA, immagini ed audio, ma forniscono anche strumenti essenziali per gli utenti e i creatori di contenuti per verificare l’autenticità e la provenienza dei materiali che consumano o producono. Questi strumenti rappresentano un passo significativo verso un maggiore controllo e comprensione dei contenuti generati dall’IA, cruciali in un’era dove la distinzione tra contenuto reale e sintetico diventa sempre più sfumata.
Tech
Nuovi iPad Pro e iPad Air venduti senza caricabatterie nell’UE e nel Regno Unito
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri perché i nuovi iPad Pro e iPad Air non includeranno un caricabatterie nelle confezioni vendute nell’UE e nel Regno Unito
Apple ha recentemente annunciato il lancio dei nuovi modelli di iPad Air 6, iPad 13, iPad Pro 13, disponibili per il preordine in molti paesi, queste nuove versioni verranno spedite a partire dalla prossima settimana, ma tuttavia, una sorpresa poco gradita attende i consumatori dell’Unione Europea e del Regno Unito perchè senza caricabatterie.
Dettagli del lancio
Nell’UE e nel Regno Unito, i nuovi iPad non includeranno un caricabatterie nella confezione. Questa decisione segna la prima volta che Apple applica la stessa politica già adottata per gli iPhone, anche ai suoi tablet. La mancanza del caricabatterie solleva questioni ambientali e pratiche per i consumatori, che ora devono riutilizzare un vecchio caricatore USB-C o acquistarne uno nuovo, aumentando potenzialmente la produzione di rifiuti a causa dell’imballaggio separato.
Impatto ambientale e economico
Questa mossa di Apple solleva interrogativi sull’effettivo beneficio ambientale di tale decisione. Mentre Apple sostiene di ridurre l’impatto ambientale, la necessità per i consumatori di acquistare caricatori separati potrebbe in realtà aumentare i rifiuti. Nonostante ciò, Apple risparmia sui costi di produzione e di spedizione, incrementando i propri profitti.
Reazioni e considerazioni
Questa politica potrebbe costringere i consumatori a considerare ulteriori costi e inconvenienti, bilanciando il desiderio di possedere l’ultima tecnologia con considerazioni ambientali e finanziarie. La situazione esemplifica una tendenza crescente tra i produttori di tecnologia di eliminare accessori essenziali dalla confezione principale sotto la bandiera della sostenibilità.
L’adozione da parte di Apple di questa politica per i suoi dispositivi iPad segue un modello ormai consolidato con gli iPhone, sottolineando una strategia aziendale che privilegia la riduzione dei costi e l’incremento dei profitti, con implicazioni miste per i consumatori e l’ambiente. Con questa mossa, Apple continua a spingere i consumatori verso un maggiore autogestione degli accessori, mentre solleva discussioni sull’effettivo impatto ambientale delle sue politiche di prodotto.
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