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Operazione TradeScam, sgominata la banda del falso trading online
Tempo di lettura: 2 minuti. La gang gerarchizzata era dedita alla realizzazione di falsi siti di pubblicità di trading e ad attività di riciclaggio dei profitti illeciti

Le numerosissime denunce raccolte dai Centri Operativi della Polizia Postale distribuiti sul territorio nazionale dimostrano come il fenomeno dei falsi investimenti offerti via web sia ormai in grande ascesa e il recente smantellamento da parte della Polizia di Stato di una sofisticata organizzazione criminale che gestiva il riciclaggio internazionale dei profitti illeciti derivanti da frodi via trading online ne è un ulteriore prova.
“È stato riscontrato un notevole incremento del numero di portali online truffaldini che presentano investimenti redditizi con costi di ingresso in apparenza irrisori e rendimenti enormi riscontrabili anche nel medio e breve termine. Molto frequenti sono le chiamate telefoniche e l’invio di sms di truffatori che, impersonando le vesti di broker d’assalto, riescono a persuadere la vittima prescelta della convenienza dell’affare. In alcuni casi è la stessa vittima a contattare i truffatori, in quanto attratta da banner pubblicitari confezionati con grafiche ed annunci altamente suggestivi“, si legge nel rapporto della Postale.
Falso trading online, modus operandi
“Grazie ad abili manipolazioni le vittime si spogliano talvolta di ingenti patrimoni frutto di un’esistenza di lavoro, credendo nella promessa di facili guadagni conseguiti in maniera del tutto lecita ma di fatto inesistenti.“, continua la Polizia Postale.
Il modus operandi è solitamente il seguente:
- Il cliente viene convinto, telefonicamente o online, da un presunto intermediario finanziario accreditato, ad investire anche una somma iniziale di poche centinaia di euro promettendo grandi guadagni.
- Dopo aver ricevuto il denaro investito, il falso broker, per convincere la vittima a investire sempre di più, simula operazioni finanziarie che generano piccole rendite, ma nel momento in cui la vittima decide di ricavare gli utili guadagnati, il presunto intermediario fa perdere le proprie tracce impossessandosi, indebitamente, dell’intero capitale investito;
- i depositi vengono richiesti in criptovalute o con bonifici verso conti offshore allo scopo di rendere difficile la rintracciabilità delle transazioni bancarie.
L’operazione TradeScam
L’operazione investigativa iniziata nel 2019, nominata TradeScam, avrebbe portato ad individuare un’organizzazione criminale gerarchizzata che agiva con l’intento di riciclare il denaro proveniente dalle truffe dei falsi investimenti online ai danni di ignari utenti.
Particolarmente complesso sarebbe stato il lavoro svolto dalla Polizia Postale, nell’ambito di una cooperazione internazionale, finalizzato alla ricostruzione dei vari flussi finanziari.
Sarebbe inoltre emerso che il gruppo criminale aveva una fitta rete di rapporti con società che ospitavano falsi siti di pubblicità di trading (ora oscurati) utilizzati per recuperare illecitamente le generalità lasciate dalle vittime interessate ad investire.
I consigli della Polizia Postale
Si raccomanda sempre di diffidare da chi propone facili guadagni e investimenti di ulteriore denaro per sbloccare somme già versate. Qualora si volesse seriamente operare tramite piattaforme di trading online, occorre preventivamente assicurarsi che siano certificate dalla CONSOB e dalla Banca d’Italia, ricercare le recensioni riferite alle società di trading d’interesse e consultare la sezione “Warning and publications for investors” dell’ESMA (European Securities and Markets Authority).
Si consiglia altresì di:
• Non condividere mai informazioni personali via telefono né consegnare password e dati di accesso a terzi;
• non prendere mai in considerazione o accettare passivamente l’installazione di software che consentano di controllare da remoto i propri dispositivi.
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Linux, comandi del terminale per visualizzare contenuto file: “cat”, “head” e “tail”

La visualizzazione del contenuto dei file in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Ci sono diversi comandi utili per visualizzare il contenuto dei file, tra cui “cat”, “head” e “tail”.
- “cat”: Il comando “cat” (concatenate) è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file sullo schermo. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “cat file1.txt”.
- “head”: Il comando “head” è utilizzato per visualizzare le prime righe di un file. Ad esempio, per visualizzare le prime 10 righe di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “head -n 10 file1.txt”.
- “tail”: Il comando “tail” è utilizzato per visualizzare le ultime righe di un file. Ad esempio, per visualizzare le ultime 10 righe di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “tail -n 10 file1.txt”.
- “less”: Il comando “less” è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file in modalità interattiva. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” utilizzando less si utilizzerebbe il seguente comando: “less file1.txt”
- “more”: Il comando “more” è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file in modalità interattiva, simile a less. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” utilizzando more si utilizzerebbe il seguente comando: “more file1.txt”
- “nl”: Il comando “nl” (number lines) è utilizzato per visualizzare il contenuto di un file con le righe numerate. Ad esempio, per visualizzare il contenuto di un file chiamato “file1.txt” con le righe numerate, si utilizzerebbe il seguente comando: “nl file1.txt”
- “wc”: Il comando “wc” (word count) è utilizzato per visualizzare il numero di righe, parole e caratteri di un file. Ad esempio, per visualizzare il numero di righe, parole e caratteri di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “wc file1.txt”
In generale, la visualizzazione del contenuto dei file in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Utilizzando questi comandi, è possibile visualizzare il contenuto di un file, le prime o le ultime righe di un file, visualizzare il contenuto in modalità interattiva e anche numerare le righe o contare il numero di righe, parole e caratteri di un file.
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Windows 11: come utilizzare al meglio Microsoft Edge

Microsoft Edge è il browser predefinito di Windows 11 e offre una serie di funzionalità progettate per migliorare l’esperienza di navigazione. Ecco alcuni consigli per utilizzare al meglio Microsoft Edge su Windows 11.
- Sincronizzazione dei dati: Microsoft Edge consente di sincronizzare i preferiti, la cronologia e le password su tutti i dispositivi utilizzando un account Microsoft. In questo modo, è possibile accedere ai propri dati di navigazione su qualsiasi dispositivo.
- Gestione dei segnalibri: Microsoft Edge consente di creare cartelle di segnalibri, per organizzare i siti preferiti e accedervi rapidamente. È inoltre possibile importare e esportare i segnalibri da altri browser.
- Utilizzo dei lettori: Microsoft Edge offre una funzione di lettura per visualizzare i contenuti senza distrazioni e una modalità di lettura notturna per la lettura comoda di notte.
- Utilizzo dei Web Note: Microsoft Edge offre un’integrazione con la funzione Web Note, che consente di evidenziare, annotare e condividere i contenuti del web.
- Utilizzo della modalità di navigazione in privato: Microsoft Edge offre una modalità di navigazione in privato che permette di navigare senza lasciare tracce di cronologia, cookie o password.
- Utilizzo dell’integrazione con Cortana: Microsoft Edge offre un’integrazione con Cortana, l’assistente virtuale di Windows 11, che consente di effettuare ricerche vocali, impostare promemoria e altro ancora.
- Utilizzo delle estensioni: Microsoft Edge supporta una vasta gamma di estensioni, come adblocker, password manager e strumenti per la produttività. Utilizzando queste estensioni è possibile personalizzare il proprio browser e aggiungere funzionalità.
- Utilizzo della funzionalità “Collections”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Collections” che consente di salvare, organizzare e condividere i contenuti del web.
- Utilizzo della funzionalità “Sleeping Tabs”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Sleeping Tabs” che consente di sospendere i tab non utilizzati per risparmiare risorse del sistema.
- Utilizzo della funzionalità “Internet Explorer mode”: Microsoft Edge offre una funzionalità “Internet Explorer mode” che consente di navigare in modalità compatibilità con i siti che non funzionano correttamente con Edge.
Utilizzando questi consigli, è possibile sfruttare al massimo le funzionalità di Microsoft Edge su Windows 11 e migliorare l’esperienza di navigazione.
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Gestione dei file e delle cartelle: spiegazione dei comandi del terminale di Linux

La gestione dei file e delle cartelle in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Ci sono diversi comandi utili per gestire i file e le cartelle, tra cui “cp”, “mv” e “rm”.
“cp”: Il comando “cp” (copy) è utilizzato per copiare un file o una cartella in un’altra posizione. Ad esempio, per copiare un file chiamato “file1.txt” in una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “cp file1.txt cartella1/”.
“mv”: Il comando “mv” (move) è utilizzato per spostare un file o una cartella in un’altra posizione. Ad esempio, per spostare un file chiamato “file1.txt” in una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “mv file1.txt cartella1/”. È possibile utilizzare anche per rinominare un file o una cartella, utilizzando sempre “mv” seguito dal vecchio nome, lo spazio e il nuovo nome.
“rm”: Il comando “rm” (remove) è utilizzato per rimuovere un file o una cartella. Ad esempio, per rimuovere un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “rm file1.txt”. È importante essere molto cauti quando si utilizza il comando “rm”, poiché rimuove permanentemente i file e non c’è possibilità di recupero.
“mkdir”: Il comando “mkdir” (make directory) è utilizzato per creare una cartella. Ad esempio, per creare una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “mkdir cartella1”.
“ls”: Il comando “ls” (list) è utilizzato per visualizzare i file e le cartelle presenti in una determinata cartella. Ad esempio, per visualizzare i file e le cartelle presenti nella cartella corrente, si utilizzerebbe il seguente comando: “ls”.
“chmod”: Il comando “chmod” (change mode) è utilizzato per modificare i permessi dei file e delle cartelle. Ad esempio, per dare i permessi di lettura, scrittura e esecuzione a un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “chmod 755 file1.txt”
“du”: Il comando “du” (disk usage) è utilizzato per visualizzare l’utilizzo dello spazio disco da parte dei file e delle cartelle presenti in una cartella. Ad esempio, per visualizzare l’utilizzo dello spaziodisco delle cartelle presenti nella cartella corrente, si utilizzerebbe il seguente comando: “du -sh *”
“find”: Il comando “find” è utilizzato per cercare file o cartelle in una determinata directory e sottodirectory. Ad esempio, per cercare un file chiamato “file1.txt” nella cartella corrente e nelle sottocartelle, si utilizzerebbe il seguente comando: “find . -name ‘file1.txt'”
“grep”: Il comando “grep” è utilizzato per cercare una parola o una frase all’interno di un file o in una serie di file. Ad esempio, per cercare la parola “test” all’interno di un file chiamato “file1.txt”, si utilizzerebbe il seguente comando: “grep ‘test’ file1.txt”
“tar”: Il comando “tar” è utilizzato per creare e decomprimere archivi. Ad esempio, per creare un archivio di una cartella chiamata “cartella1”, si utilizzerebbe il seguente comando: “tar -cvf cartella1.tar cartella1” e per decomprimere “tar -xvf cartella1.tar”
In generale, la gestione dei file e delle cartelle in Linux può essere effettuata utilizzando i comandi del terminale. Utilizzando questi comandi, è possibile copiare, spostare, rimuovere, creare, visualizzare, modificare i permessi, cercare e creare archivi dei file e delle cartelle.
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