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Perché le reti 5G stanno peggiorando? Difficoltà tecniche e ostacoli normativi rallentano i progressi

Tempo di lettura: 2 minuti. Il 5G non sta mantenendo le promesse iniziali.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il lancio delle reti 5G è in corso da tre o quattro anni, ma sembra che le prestazioni stiano peggiorando. Tra problemi tecnici e ostacoli normativi, la tecnologia fatica a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Un rallentamento nelle prestazioni delle reti 5G

Secondo dati raccolti dalla società di diagnostica delle reti Ookla, i tempi di upload e download delle reti 5G sono generalmente peggiorati rispetto all’anno precedente in tutto il mondo. Anche le reti 5G più performanti faticano a superare 1 gigabit al secondo, ben al di sotto della velocità di download ideale di 20 Gb/s indicata dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU).

Difficoltà nel passaggio alla tecnologia millimetrica

Uno dei problemi che affliggono il 5G è il mancato sviluppo delle reti millimetriche, che avrebbero dovuto contribuire a migliorare le prestazioni. La tecnologia millimetrica, infatti, permette latenze più basse e maggiori velocità di trasmissione dati, ma ha avuto scarso successo al di fuori di alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti.

Ostacoli normativi e problemi infrastrutturali

Le difficoltà nel dispiegamento delle reti 5G sono dovute anche a problemi normativi e di autorizzazione. In particolare, nelle aree urbane densamente popolate, la sfida maggiore è spesso trovare un luogo adatto per installare nuovi siti per le celle.

Paesi che sfidano la tendenza al declino

Nonostante il generale peggioramento delle prestazioni, alcuni paesi come Canada, Italia, Qatar e Stati Uniti stanno riuscendo a mantenere un livello di qualità delle reti 5G più elevato. Tuttavia, non è facile identificare un denominatore comune tra questi paesi, in quanto le situazioni locali possono variare notevolmente.

Impatto sullo sviluppo del 6G

È ancora presto per stabilire come le difficoltà del 5G influenzeranno lo sviluppo del 6G, ma si possono ipotizzare alcuni possibili impatti. Ad esempio, potrebbe esserci una minore attenzione alla ricerca sulle onde terahertz, a favore di soluzioni che prevedono l’integrazione tra tecnologie cellulari e Wi-Fi nelle aree che richiedono copertura densa.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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