Sommario
Con l’arrivo della prossima generazione Pixel 10, Google si prepara a rivoluzionare la sua architettura hardware interna con il debutto del Tensor G5, un processore completamente riprogettato in-house e realizzato da TSMC con processo a 3 nm, abbandonando definitivamente la produzione su wafer Samsung. Secondo un’analisi approfondita pubblicata da Android Authority, il Tensor G5 rappresenterà un cambiamento radicale nel modo in cui Google gestisce prestazioni, autonomia e intelligenza artificiale nei suoi dispositivi.
TSMC e processo a 3 nm per efficienza e potenza
Il chip sarà prodotto con nodo a 3 nanometri di TSMC, soluzione che garantirà miglioramenti in termini di consumo energetico, prestazioni computazionali e miniaturizzazione rispetto al precedente Tensor G4. Il processore includerà core Arm Cortex di nuova generazione, puntando a rendere l’esperienza utente più fluida e reattiva, con un occhio di riguardo per la gestione termica e la durata della batteria.
Grafica potenziata con GPU Imagination IMG DXT
Per il comparto grafico, Google abbandona l’unità Mali-G715 MP7 del Tensor G4, introducendo per la prima volta una GPU Imagination Technologies IMG DXT. Questo passaggio promette miglioramenti evidenti nella resa grafica, particolarmente utili in ambito gaming, rendering video e interfaccia ad alto frame rate, con un focus specifico su qualità visiva e performance sostenute nel tempo.
Image Signal Processor completamente custom: salto qualitativo per la fotografia
La grande novità per il comparto fotografico è l’integrazione di un Image Signal Processor completamente personalizzato da Google. Finora, gli ISP utilizzati nei Pixel erano versioni modificate di quelli Samsung. Il nuovo ISP nativo permetterà una gestione delle immagini più avanzata, fotografie notturne più dettagliate e funzionalità AI per la fotocamera migliorate.
Questo cambiamento sarà particolarmente visibile in scenari di scarsa illuminazione e nelle funzioni HDR, con effetti immediati sulla qualità percepita degli scatti.
Memoria, video e codec: Google ottimizza ogni componente
Oltre alla CPU e alla GPU, Google introdurrà un controller di memoria personalizzato, cache di sistema dedicate e un nuovo modulo di gestione energetica, con l’obiettivo di massimizzare il multitasking e l’autonomia del dispositivo.
Anche il reparto video è stato completamente rinnovato. Il Tensor G5 non utilizzerà più i codec BigWave AV1 sviluppati da Google né il Multi-Format Codec Samsung, optando invece per il WAVE677DV di Chips&Media, compatibile con AV1, VP9, HEVC e H.264, e progettato per offrire esperienze di streaming più fluide, veloci e ad alta risoluzione.
Connettività e interfacce: apertura ai componenti terzi per massima compatibilità
Per garantire affidabilità e prestazioni, Google ha deciso di affidarsi a componenti di terze parti per le interfacce USB, PCIe, I3C, DSI e DisplayPort, nonché per la gestione della memoria LPDDR5X e archiviazione flash. Questa strategia dimostra un’attenzione meticolosa alla compatibilità e alla qualità, con selezione mirata di fornitori leader nel settore semiconduttori.
Il significato del Tensor G5 per l’evoluzione dei Pixel
Il Tensor G5 rappresenta il punto di svolta per la linea Pixel. Per la prima volta, Google firma un SoC quasi completamente sviluppato in casa, aprendo le porte a una maggiore coerenza tra hardware e software, e gettando le basi per un futuro basato sull’ottimizzazione profonda dell’esperienza utente attraverso machine learning e processi computazionali evoluti.
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Il Pixel 10, atteso entro la seconda metà del 2025, potrebbe diventare il dispositivo che consacra Google come competitor hardware a tutto tondo, capace di progettare e controllare ogni aspetto della sua piattaforma mobile.