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Riduzione significativa dei costi di riparazione per iPhone 15 Pro
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple riduce drasticamente i costi di riparazione del vetro posteriore per iPhone 15 Pro, facilitando l’accesso ai componenti interni.
Apple ha recentemente introdotto alcune modifiche significative nella progettazione interna dell’iPhone 15 Pro, rendendo il dispositivo più modulare e facilmente riparabile, una mossa che non solo piacerà agli attivisti del diritto alla riparazione, ma che ridurrà anche notevolmente i costi di riparazione per i consumatori.
Nel passato, la sostituzione del vetro posteriore nei modelli di iPhone X richiedeva un processo complicato e costoso, che implicava l’accesso attraverso la parte frontale del telefono. Questo non solo rendeva la riparazione estremamente difficile da effettuare in autonomia, ma anche molto costosa se effettuata da professionisti. Tuttavia, con le recenti modifiche apportate sia all’iPhone 14 che all’iPhone 15 Pro, ora è molto più semplice rimuovere il retro del telefono, facilitando l’accesso alla batteria e ad altri componenti interni.
Per avere un’idea più chiara dell’impatto di queste modifiche, basta confrontare le stime dei costi di riparazione presenti sulla pagina di servizio e riparazione di iPhone sul sito ufficiale di Apple. Mentre la riparazione del vetro posteriore danneggiato per un iPhone 14 Pro o 14 Pro Max può costare rispettivamente $499 o $549 (se non si è acquistata la protezione AppleCare+), i costi per l’iPhone 15 Pro e 15 Pro Max sono drasticamente ridotti, scendendo a $169 o $199.
Questa riduzione dei costi è addirittura maggiore rispetto a quella osservata per i modelli non Pro, dove i costi di riparazione sono scesi da $349 per un iPhone 13 a $169 per un iPhone 14. È importante notare che i costi per altre riparazioni, come quelle relative allo schermo, all’assemblaggio della fotocamera posteriore o alla batteria, rimangono invariati rispetto all’iPhone 14 Pro.
Gli esperti di smontaggio di iFixit hanno dichiarato che l’iPhone 14 rappresenta “il cambiamento di design più significativo per l’iPhone da molto tempo”, nonostante esternamente assomigli molto ai modelli iPhone 13 che ha sostituito. Queste modifiche, oltre a ridurre i prezzi ufficiali di riparazione di Apple, dovrebbero anche abbassare i costi e la complessità per coloro che acquistano i propri pezzi attraverso il negozio di riparazione self-service di Apple o terze parti come iFixit. Tuttavia, è bene essere consapevoli che alcune riparazioni, come quelle che coinvolgono la sostituzione di un sensore FaceID, TouchID o di uno schermo touch, potrebbero richiedere strumenti di prima parte di Apple per essere riprogrammati e ricalibrati correttamente, e le sostituzioni di batterie di terze parti potrebbero generare messaggi di avviso.
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Aperte iscrizioni del Premio SOCINT 2024: 30.000 euro in palio
Tempo di lettura: 2 minuti. Candidature aperte fino al 31 ottobre 2024 per la seconda edizione del Premio SOCINT – G-Research per tesi di dottorato in discipline quantitative.
Dal 1° ottobre 2024, sono aperte le candidature per la seconda edizione del Premio SOCINT – G-Research, dedicato alle migliori tesi di dottorato di ricerca in Italia nel campo delle discipline quantitative. Le domande potranno essere presentate fino al 31 ottobre 2024, dando ai candidati un mese di tempo per inviare i propri elaborati.
Il Premio, promosso dalla Società Italiana di Intelligence (SOCINT) con il supporto di G-Research, è stato ideato da Mario Caligiuri e Luigi Rucco di SOCINT, insieme a Charles Martinez per G-Research. La coordinazione è affidata a Liuva Capezzani, responsabile delle Commissioni di studio e delle Sezioni Regionali SOCINT. L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare l’eccellenza accademica e la ricerca innovativa in ambiti strategici come Matematica, Fisica Teorica, Informatica, Ingegneria Informatica, Intelligenza Artificiale e Data Science.
Con un montepremi totale di 30.000 euro, distribuito tra i tre vincitori (10.000 euro ciascuno), l’iniziativa intende premiare il contributo scientifico di giovani ricercatori italiani.
La prima edizione del Premio ha riscosso grande interesse, con 87 abstract inviati da 29 atenei italiani, dimostrando il valore del riconoscimento. Durante la cerimonia di premiazione, ospitata a Roma presso il Senato della Repubblica il 25 gennaio scorso, Mario Caligiuri ha sottolineato l’importanza del premio per l’eccellenza accademica italiana. I vincitori della prima edizione sono stati Francesco Spinnato (Scuola Normale Superiore di Pisa), Yuri Cacchiò (Università di Roma “La Sapienza”) e Marco Reale (Università di Palermo), che hanno ricevuto un premio in denaro e un’opera d’arte dell’artista Rémy Tassou.
Per partecipare, i candidati devono inviare un estratto della propria tesi di dottorato, un breve abstract e il proprio curriculum vitae all’indirizzo e-mail socintphdprize@gresearch.com entro il 31 ottobre 2024. La selezione sarà curata da una Commissione di esperti accademici che esaminerà le candidature. I risultati saranno pubblicati a partire dal 15 dicembre 2024 nella sezione NEWS del sito ufficiale premio SOCINT.
Per ulteriori dettagli, è possibile contattare Liuva Capezzani all’indirizzo liuva.capezzani@socint.org o visitare il sito: SOCINT Premio di Dottorato.
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Aggiornamenti software: KDE Gear 24.08.2 e Linux Kernel 6.10.14
Tempo di lettura: 2 minuti. KDE Gear 24.08.2 e Linux Kernel 6.10.14 portano correzioni e miglioramenti, garantendo stabilità e performance ottimizzate.
La community KDE e il progetto Linux hanno recentemente introdotto importanti aggiornamenti, tra cui la versione 24.08.2 di KDE Gear e la release finale del kernel Linux 6.10.14. Entrambi i progetti puntano a migliorare stabilità, prestazioni e compatibilità con le ultime tecnologie, garantendo una migliore esperienza agli utenti. Mentre KDE Gear apporta correzioni e miglioramenti alla suite di applicazioni, il kernel Linux 6.10.14 rappresenta un importante passaggio di versione prima dell’adozione del ramo 6.11.
Novità e miglioramenti in KDE Gear 24.08.2
KDE Gear 24.08.2 introduce numerosi miglioramenti e correzioni a varie applicazioni della suite KDE. Questo aggiornamento si concentra sulla risoluzione di bug e sull’ottimizzazione delle funzionalità. Di seguito alcune delle principali modifiche:
- Dolphin: È stato corretto un problema che riguardava il confronto degli URL, ignorando le barre finali durante la loro comparazione. Inoltre, un fix è stato implementato per migliorare la visualizzazione dei nomi dei file contenenti il simbolo “&” nelle azioni.
- Elisa: Risolto un bug che impediva la riproduzione di tracce senza metadati. Questo problema era noto e segnalato come bug #492699.
- KAlarm: Vari miglioramenti sono stati introdotti, tra cui una correzione per il problema della riproduzione di file audio utilizzando libVLC e la gestione degli errori audio durante la modifica di allarmi.
- Kdenlive: Numerosi bug sono stati risolti, migliorando la stabilità e la gestione dei progetti. Sono stati affrontati problemi relativi alla riproduzione degli effetti, ai crash durante l’uso della rotella del mouse e alla perdita delle zone degli effetti dopo la riapertura dei progetti.
L’aggiornamento di KDE Gear 24.08.2 rappresenta un passo importante per garantire un ambiente di lavoro più stabile e reattivo, specialmente per chi utilizza quotidianamente queste applicazioni nelle proprie attività creative e produttive.
Linux Kernel 6.10.14: l’ultima versione della serie
La release del kernel Linux 6.10.14, annunciata da Greg Kroah-Hartman, segna la fine del ciclo di vita della serie 6.10.y, invitando tutti gli utenti a migrare verso la versione 6.11.y. Questo aggiornamento contiene importanti correzioni di sicurezza e miglioramenti, ma rappresenta l’ultima patch disponibile per questa serie.
- Chiusura del ramo: Con la dichiarazione di end-of-life per il kernel 6.10.y, gli sviluppatori e gli utenti sono incoraggiati ad aggiornare le proprie distribuzioni alla serie 6.11, che continuerà a ricevere supporto e aggiornamenti di sicurezza.
- Miglioramenti nel codice: La release include ottimizzazioni e pulizia del codice, con correzioni che spaziano dalla gestione dei dispositivi ARM64 alla stabilizzazione di varie funzionalità del filesystem e delle interfacce di rete.
L’annuncio sottolinea l’importanza di mantenere aggiornati i sistemi per garantire la sicurezza e la compatibilità con le ultime innovazioni del kernel Linux, fondamentale per server, dispositivi embedded e desktop di tutto il mondo.
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Cyberattacchi recenti: il caso Internet Archive e la violazione di Dr.Web
Tempo di lettura: 2 minuti. Internet Archive e Dr.Web colpiti da gravi attacchi informatici, compromessi milioni di dati utente e sottratti 10 terabyte di dati.
Il settore della sicurezza informatica è stato scosso da due recenti attacchi che hanno coinvolto l’Internet Archive e la società russa di sicurezza Dr.Web. Questi episodi mettono in luce la vulnerabilità di infrastrutture digitali di grande rilevanza, evidenziando la crescente minaccia rappresentata dai gruppi di hacker attivisti e dai criminali informatici.
Violazione dell’Internet Archive: compromessi 31 milioni di account
L’Internet Archive, noto per il suo servizio The Wayback Machine, ha subito una significativa violazione dei dati che ha coinvolto oltre 31 milioni di utenti. La notizia della compromissione si è diffusa rapidamente dopo che un hacker ha inserito un avviso JavaScript sul sito archive.org, rivelando la violazione. Il messaggio faceva riferimento al database di autenticazione rubato, contenente informazioni sensibili come indirizzi email, nomi utente, password hashate con Bcrypt e dati interni.
- Il file SQL sottratto, denominato “ia_users.sql”, contiene circa 6,4 GB di dati, con l’ultima modifica risalente al 28 settembre 2024, data che coincide probabilmente con il momento della violazione.
- L’informazione è stata confermata come autentica da Troy Hunt, creatore del servizio Have I Been Pwned (HIBP), a cui l’attaccante ha condiviso i dati. Hunt ha contattato alcuni utenti per verificare l’autenticità delle informazioni, tra cui il ricercatore di sicurezza Scott Helme, che ha confermato la corrispondenza dei dati rubati con quelli archiviati nel suo gestore di password.
L’Internet Archive non ha ancora fornito una risposta ufficiale dettagliata sull’incidente. A peggiorare la situazione, il sito ha subito un attacco DDoS, rivendicato dal gruppo hacktivista BlackMeta, che ha minacciato ulteriori azioni. La gravità della violazione sottolinea la necessità di adottare misure di sicurezza più rigide per proteggere le piattaforme con grandi volumi di dati sensibili.
Attacco a Dr.Web: la rivendicazione di DumpForums
Parallelamente, il gruppo di hacktivisti pro-Ucraina DumpForums ha rivendicato l’attacco ai danni della società russa Dr.Web, avvenuto il 14 settembre 2024. Dr.Web ha confermato l’intrusione nei suoi sistemi, che ha portato alla disconnessione di tutti i server interni per limitare i danni. Tuttavia, DumpForums afferma di aver avuto accesso per circa un mese ai sistemi di sviluppo della società e di aver sottratto fino a 10 terabyte di dati, inclusi database di clienti e repository interni.
- Tra i dati compromessi figurano informazioni contenute nei server GitLab, nelle email aziendali e nei sistemi di gestione dei progetti come Confluence e Jenkins. Questo avrebbe permesso agli hacker di accedere a credenziali sensibili e dati di sviluppo.
- In risposta alle accuse, Dr.Web ha negato che i dati dei clienti siano stati rubati e ha dichiarato che l’attacco è stato prontamente fermato. L’azienda ha inoltre ribadito la propria posizione di non negoziare con i criminali informatici e ha annunciato che le forze dell’ordine stanno conducendo un’indagine.
Questo attacco rappresenta solo l’ultimo di una serie di intrusioni che hanno coinvolto aziende russe nel contesto del conflitto con l’Ucraina, con gruppi di hacker che agiscono per supportare l’una o l’altra fazione. Le violazioni mettono in evidenza la necessità di una sicurezza informatica robusta anche per le aziende specializzate in cybersecurity, come nel caso di Dr.Web.
Considerazioni e impatti sulla sicurezza
I casi di Internet Archive e dr.Web evidenziano la vulnerabilità delle piattaforme digitali di fronte agli attacchi di gruppi organizzati, che sfruttano le falle di sicurezza per accedere a dati sensibili e comprometterne la riservatezza. Le organizzazioni, sia pubbliche che private, devono potenziare le proprie misure di protezione, garantendo aggiornamenti tempestivi delle loro infrastrutture e adottando pratiche di gestione del rischio più rigorose.
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