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Rivoluzione digitale in Germania: si passa a Linux

Tempo di lettura: 2 minuti. Schleswig-Holstein migra a Linux e LibreOffice per 30.000 dipendenti, puntando sulla sovranità digitale ed al risparmio

Tempo di lettura: 2 minuti.

Nello Schleswig-Holstein, in Germania, si è intrapreso un significativo passo verso l’innovazione digitale, annunciando il piano di migrare decine di migliaia di sistemi da Microsoft Windows a Linux. Questa mossa, che segue l’iniziativa precedente di abbandonare Microsoft Office in favore di LibreOffice, apre una nuova era di sovranità digitale, miglioramenti nella sicurezza IT, ed efficienze di costo attraverso l’adozione di software open source.

Cambio strategico

Il governo dello Schleswig-Holstein ha confermato che, oltre al passaggio a LibreOffice, tutti i sistemi operativi saranno migrati a Linux, con l’obiettivo di creare postazioni di lavoro digitalmente sovrane per circa 30.000 dipendenti statali. Questa transizione è sostenuta da un programma di formazione dedicato, che verrà aggiornato secondo necessità.

Oltre il software di Ufficio

Lo stato prevede di abbandonare anche Microsoft Sharepoint ed Exchange/Outlook, optando per soluzioni open source come Nextcloud, Open-Xchange e Mozilla Thunderbird. Inoltre, è in fase di sviluppo un servizio di directory open source per sostituire Microsoft Active Directory, così come un’offerta di telefonia open source.

Sogni di sovranità digitale

La decisione dello Schleswig-Holstein di passare a software open source è motivata dal desiderio di migliorare la sicurezza IT, di realizzare economie di costo e di promuovere la collaborazione tra sistemi diversi e non è il primo caso in Germania con Linux. La sovranità digitale, un concetto valorizzato tanto quanto la sovranità energetica, emerge come un obiettivo fondamentale, sottolineando l’importanza di avere il controllo sui flussi di dati e di ridurre la dipendenza da software proprietari, specialmente quelli legati a servizi cloud.

Risparmio e flessibilità

La migrazione verso l’open source non è solo una questione di indipendenza digitale, ma anche di economia. Il passaggio permetterà allo stato di ridirigere i fondi dalle licenze software a “servizi di programmazione reali dell’economia digitale domestica”, favorendo la creazione di posti di lavoro locali e rispondendo all’aumento dei costi delle licenze software proprietarie degli ultimi anni.

Precedenti e considerazioni

Mentre numerosi enti governativi globali hanno adottato tecnologie open source, alcune esperienze, come quella di Monaco di Baviera con il progetto LiMux, hanno mostrato le sfide legate alla migrazione da Windows a Linux, incluse le alte spese associate e l’insoddisfazione degli utenti. Tuttavia, lo Schleswig-Holstein intende evitare tali ostacoli attraverso un coinvolgimento attivo dei dipendenti, fasi di transizione prolungate e un’adozione graduale del software open source.

Con questo audace passo verso l’open source, lo Schleswig-Holstein non solo mira a rafforzare la propria sovranità e sicurezza digitale ma anche a stimolare l’innovazione e la sostenibilità nel settore IT.

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