Tech
Rivoluzione Mac: prima l’ascesa del Chip M2 Ultra, poi il Desktop M2 Max alla vigilia del WWDC
Tempo di lettura: 2 minuti. Secondo il report di Bloomberg, Apple sta testando internamente due nuovi modelli di Mac, denominati in codice “Mac 14,13” e “Mac 14,14”
Se la voce di corridoio diffusa da Mark Gurman di Bloomberg si rivela vera, alla conferenza keynote del WWDC 2023, in programma per lunedì, Apple presenterà “diversi nuovi Mac”. Non sono stati forniti dettagli sulle tipologie di Mac che verranno introdotte, ma un successivo report indica che l’azienda sta testando due nuovi desktop Mac con i chip M2 Max e M2 Ultra.
Nuovi Desktop Mac con i Chip M2 Max e M2 Ultra
Secondo il report di Bloomberg, Apple sta testando internamente due nuovi modelli di Mac, denominati in codice “Mac 14,13” e “Mac 14,14”. Entrambi i Mac sono desktop e funzioneranno con il chip M2 Max, lo stesso già disponibile nelle versioni high-end del MacBook Pro introdotto quest’anno.
Ma c’è anche una nuova configurazione con il chip M2 Ultra, ancora da annunciare ufficialmente. Mentre il M2 Max ha una CPU a 12 core e una GPU a 30 core con supporto fino a 96 GB di RAM, M2 Ultra raddoppierà tutte queste specifiche. Il nuovo chip sarà disponibile con una CPU a 24 core, una GPU a 60 core e fino a 192 GB di RAM. Una versione di punta dell’M2 Ultra avrà una GPU a 76 core.
Il Chip M2 Ultra: Progettato per Mac Pro ma Destinato a Mac Studio
Gurman nota che il chip M2 Ultra è stato originariamente progettato per l’Apple Silicon Mac Pro. Tuttavia, i progressi del design di questa macchina non sono del tutto chiari, quindi l’azienda finirà per inserire il nuovo chip in Mac Studio, che attualmente ha i chip M1 Max e M1 Ultra.
Il nuovo Mac Studio sarà destinato agli utenti professionali che lavorano con compiti esigenti come il montaggio video e il rendering 3D. Ancora una volta, Apple cercherà di vendere Mac Studio come un sostituto del Mac Pro – almeno fino a quando l’azienda non deciderà sul futuro del suo desktop modulare.
E Per Quanto Riguarda M3?
Secondo 9to5Mac, Apple sta lavorando a nuovi MacBook Air da 13 e 15 pollici con il chip M3. Anche un nuovo MacBook Pro da 13 pollici alimentato da M3 è in fase di sviluppo. L’ultima volta che questi laptop sono stati aggiornati è stato a giugno dello scorso anno.
In un report di oggi, Bloomberg sembra concordare sul fatto che Apple sta sviluppando due nuovi modelli di MacBook Air, un nuovo MacBook Pro da 13 pollici e un iMac con il chip M3. Tuttavia, i primi Mac M3 non dovrebbero essere pronti fino alla fine dell’anno.
Tech
LibreELEC 12: novità e supporto per Raspberry Pi 5 e GPU AMD e Intel
Tempo di lettura: 2 minuti. Gli utenti di LibreELEC 11 su dispositivi 64-bit che utilizzano Widevine DRM dovranno reinstallarlo a seguito del cambiamento dell’architettura.
LibreELEC, il Just Enough Operating System (JeOS) basato sul software per home theatre Kodi, ha lanciato l’aggiornamento alla versione 12. Questo rilascio rappresenta un importante aggiornamento che introduce il supporto per nuovi dispositivi e diverse nuove funzionalità, a più di un anno di distanza dall’uscita di LibreELEC 11.
Novità in LibreELEC 12
La nuova versione di LibreELEC è alimentata dal kernel Linux 6.6 LTS e si basa sull’ultima versione del software media center Kodi 21 “Omega”. Una delle principali novità è l’introduzione del supporto per il Raspberry Pi 5, che estende la compatibilità del sistema a un ulteriore dispositivo popolare.
Inoltre, LibreELEC 12 ha convertito molti dei dispositivi supportati all’architettura a 64-bit, inclusi i Raspberry Pi 4 e 5. Per quanto riguarda specificamente i Raspberry Pi, è necessaria l’impostazione force_turbo=1
o core_freq_min=500
nel file config.txt per evitare problemi di sincronizzazione audio/video durante la decodifica HW H.264 a 50/60fps.
Supporto HDR e miglioramenti grafici
Un’altra importante aggiunta è il supporto HDR con le GPU AMD e Intel più recenti nel Generic image di LibreELEC, che utilizza lo stack grafico GBM/V4L2. È disponibile anche un’immagine Generic-legacy, che utilizza il vecchio stack grafico X11, pensata per gli utenti che necessitano di supporto per le GPU NVIDIA, l’add-on del browser Chrome, o che riscontrano glitch grafici su hardware più vecchio.
Supporto per dispositivi Amlogic e Audio
LibreELEC 12 ha migliorato il supporto per i dispositivi Amlogic S905, S905X/D e S912, introducendo funzionalità come la riproduzione e la ricerca di file H.264 e HEVC, il supporto HDR con media HEVC/VP9 e il supporto audio multicanale PCM e pass-through su HDMI fino a 7.1 canali.
Disponibilità e aggiornamenti
LibreELEC 12 è già disponibile per il download dal sito ufficiale e può essere installato su una vasta gamma di dispositivi, inclusi Raspberry Pi, Allwinner, Rockchip, Amlogic, NXP, e computer generici con schede grafiche AMD o Intel. Gli utenti che stanno attualmente utilizzando LibreELEC 11 dovranno effettuare un aggiornamento manuale seguendo le istruzioni fornite, mentre chi usa versioni precedenti alla 10 dovrà fare una nuova installazione a causa delle modifiche apportate con Python 3 da Kodi 19.
Smartphone
Huawei la Serie Pura 70 arriva in Europa: ecco i prezzi
Tempo di lettura: 2 minuti. Huawei lancia la sua serie Pura 70 in Europa ed emergono i prezzi per accaparrarsi l’ultimo gioiello tecnologico made in Cina
Huawei ha introdotto silenziosamente la sua nuova serie di smartphone flagship, la Pura 70, nei mercati internazionali e sono stati svelati i prezzi in Europa. Questa serie, che comprende il Pura 70, Pura 70 Pro e Pura 70 Ultra, si distingue per i nuovi sistemi di fotocamere, un’estetica rinnovata e una denominazione aggiornata.
Esclusività e disponibilità
Il Pura 70 Pro+ rimarrà esclusivo per il mercato cinese, mentre i modelli Pura 70, Pura 70 Pro e Pura 70 Ultra sono ora disponibili a livello internazionale. Questi dispositivi implementano il nuovo chipset Kirin 9010, fabbricato con un processo a 7nm da SMIC, che promette miglioramenti nella prestazione del processore e funzionalità AI avanzate.
Caratteristiche Tecniche
Le principali caratteristiche distintive della serie Pura 70 si concentrano intorno al comparto fotografico, ospitato all’interno di un’isola triangolare sul retro:
Huawei Pura 70: dispone di una fotocamera principale da 50 MP con apertura variabile da f/1.4 a f/4.0, un teleobiettivo periscopico da 12 MP che offre uno zoom ottico 5x e una fotocamera ultra-wide da 13 MP.
Huawei Pura 70 Pro: mantiene la fotocamera principale da 50 MP, ma potenzia il teleobiettivo con un sensore da 48 MP che offre uno zoom ottico 3.5x e una fotocamera ultra-wide da 12.5 MP.
Huawei Pura 70 Ultra: il modello di punta vanta un sensore da 1” e un obiettivo retrattile che permette di catturare una maggiore quantità di luce senza compromettere il profilo sottile del dispositivo. L’apertura variabile va da f/1.6 a f/4.0, garantendo prestazioni eccezionali in condizioni di scarsa illuminazione. Il teleobiettivo mantiene lo zoom ottico 3.5x ma ora presenta un sensore da 50 MP con apertura f/2.1 e autofocus teoricamente infinito. La fotocamera ultra-wide ha un sensore da 40 MP.
Qui è possibile approfondire ulteriormente le specifiche tecniche
Software e Funzionalità Smart
Mentre la serie Pura 70 è stata lanciata in Cina con Harmony OS 4.2, la versione globale viene fornita con EMUI 14.2. I dispositivi vantano diverse funzioni intelligenti, tra cui il controllo gestuale AI, alimentato da tecnologia AI generativa. Tuttavia, le versioni internazionali non supporteranno la funzionalità di chiamata e messaggistica satellitare Beidou, che rimane esclusiva per il mercato cinese.
Prezzi e Disponibilità
Huawei Pura 70: disponibile in bianco o nero, con 12 GB di RAM e 256 GB di memoria, a un prezzo di €999.
Huawei Pura 70 Pro: offerto nelle stesse opzioni di colore e memoria a €1,199.
Huawei Pura 70 Ultra: disponibile in tre colori con retro in finta pelle (verde, nero e marrone), con 16 GB di RAM e 256 GB di memoria, a €1,499.
I preordini per tutti e tre i modelli sono già disponibili in alcuni paesi europei, con vendite regolari previste per iniziare il 22 maggio.
Smartphone
Redmi 13: imminente lancio e dettagli tecnici rivelati dalle nuove certificazioni
Tempo di lettura: 2 minuti. Redmi 13 è emerso sotto f orma di certificazioni SDPPI e NTBC che consentono di comprendere come sarà strutturato il prossimo Xiaomi
Il Redmi 13 si appresta a fare il suo ingresso nei mercati internazionali, come confermato dalle recenti certificazioni su SDPPI e NBTC.
Questo nuovo smartphone di Xiaomi promette di offrire caratteristiche interessanti e una tecnologia avanzata, consolidando ulteriormente la presenza del brand nel segmento competitivo degli smartphone.
Certificazioni e aspettative
Il modello è stato registrato con i numeri 24040RN64Y per SDPPI e 2404ARN45A per NBTC, segnalando una strategia di lancio su più fronti. Le certificazioni da siti come IMDA, EEC e FCC rivelano ulteriori dettagli, suggerendo che il Redmi 13 potrebbe essere una scelta popolare tra i consumatori alla ricerca di tecnologia accessibile ma potente.
Specifiche tecniche attese
Il Redmi 13 dovrebbe essere equipaggiato con una batteria da 5,000mAh e supporto alla ricarica veloce da 33W, caratteristiche che promettono lunga durata e rapidità di ricarica. Il sistema operativo previsto è l’HyperOS 1.0 basato su Android 14, che dovrebbe offrire un’esperienza utente fluida e responsive. Le opzioni di connettività includeranno Wi-Fi, Bluetooth 5.3 e GPS, mentre il cuore pulsante sarà il processore MediaTek Helio G88 SoC.
Confronto e concorrenza
Curiosamente, si vocifera che il Redmi 13 possa avere caratteristiche simili a un modello non ancora annunciato, il POCO M6 4G, evidenziando strategie di branding e marketing mirate di Xiaomi. Per quanto riguarda la variante 5G, il Redmi 13 5G dovrebbe includere il chipset Qualcomm Snapdragon 4 Gen 2 con GPU Adreno 613, mantenendo la stessa batteria da 5000mAh e il supporto alla ricarica veloce da 33W, posizionandosi come uno dei telefoni 5G più economici in India.
Prospettive di Mercato
La strategia di Xiaomi, scopri le attuali proposte di Amazon, potrebbe vedere il lancio simultaneo del Redmi 13 insieme al modello 5G in India, seguendo l’esempio del lancio della serie Redmi 13C. Questo approccio non solo potenzia la visibilità del brand, ma anche offre ai consumatori una varietà di opzioni a seconda delle loro esigenze tecnologiche e di budget.
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