Sommario
Ispirati all’arte dell’origami, ingegneri della North Carolina State University hanno scoperto un modo per far trasformare una singola struttura cubica di plastica in oltre 1.000 configurazioni diverse utilizzando solo tre motori attivi grazie a dei bot. Questa innovazione potrebbe aprire la strada a sistemi artificiali che possono assumere molteplici funzioni e persino trasportare carichi, come le strutture robotiche versatili utilizzate nello spazio.
Dettagli del Trasformatore Bot
I ricercatori di NC State hanno assemblato cubi di plastica cavi utilizzando una stampante 3D e li hanno uniti con cerniere rotanti; alcune cerniere erano fissate con perni metallici, mentre altre erano attivate in modalità wireless con un motore. Con solo tre motori attivi, i ricercatori sono riusciti a muovere i cubi in oltre 1.000 forme diverse, comprese strutture simili a tunnel, ponti e architetture a più piani.
Questi bot trasformatori possono muoversi avanti, indietro e lateralmente senza piedi, semplicemente controllando il modo in cui la forma della struttura cambia. Possono anche trasformarsi rapidamente da piatti, o completamente aperti, a cubi più grandi o completamente chiusi, e possono trasportare un carico pari a circa tre volte il loro peso.
Applicazioni e sviluppi futuri
Il prossimo passo per i ricercatori sarà rendere le strutture dei bot trasformatori più robuste e capaci di sopportare carichi maggiori. Ad esempio, i ricercatori stanno cercando di progettare una struttura che possa trasformarsi in una forma di automobile. Inoltre, vogliono testare le loro strutture in applicazioni reali come i robot spaziali.
Questi bot potrebbero essere utilizzati come robot spaziali configurabili e habitat dispiegabili. Grazie alla loro modularità, possono essere inviati nello spazio in forma piatta e poi assemblati come rifugi o habitat. Inoltre, devono essere facili da assemblare e controllare per gli utenti.
Collaborazione e finanziamenti
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra diversi ricercatori della NC State University. L’articolo che descrive il lavoro è stato pubblicato su Nature Communications, e il finanziamento per la ricerca è stato fornito dalla National Science Foundation.
L’innovazione dei bot trasformatori ispirati all’origami rappresenta un importante passo avanti nella robotica modulare e nelle strutture configurabili. Questi robot non solo possono trasformarsi in molteplici forme, ma hanno anche il potenziale di essere utilizzati in applicazioni reali, come habitat spaziali e robot dispiegabili. La ricerca continua a esplorare nuove possibilità e migliorare la robustezza e la funzionalità di queste strutture innovative.