Il team di ricerca di Project CETI, guidato dalla professoressa Stephanie Gil dell’Università di Harvard, ha sviluppato un sistema innovativo per il tracciamento delle balene e l’incontro preciso con droni autonomi. Utilizzando la tecnologia a sensori avanzati, l’obiettivo è raccogliere un’enorme quantità di vocalizzazioni delle balene per studiarne la comunicazione, contribuendo così alla protezione e comprensione di queste specie.
Il Sistema AVATARS per l’incontro con le Balene
Il sistema, chiamato AVATARS (Autonomous Vehicles for whAle Tracking And Rendezvous by remote Sensing), combina l’autonomia dei robot e il rilevamento tramite sensori VHF, consentendo ai droni di rilevare segnali dai tag posti sulle balene e prevedere i punti di emersione. Con l’uso del machine learning e del reinforcement learning, i droni possono muoversi rapidamente verso le balene in superficie, aumentando l’efficienza degli incontri e migliorando la qualità della raccolta dati.
Un’innovazione per la conservazione delle Balene
Questa tecnologia può anche aiutare le navi a evitare collisioni con le balene durante la navigazione. Il progetto rappresenta un passo importante per Project CETI nella creazione di un archivio massivo di vocalizzazioni delle balene, avanzando nella comprensione della loro complessa comunicazione e contribuendo alla protezione del loro habitat marino.