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Rootkit, individuazione e contromisure

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Tempo di lettura: 2 minuti. Un rootkit è un’applicazione, non necessariamente dannosa, che sfruttando funzioni legittime del sistema operativo, potrebbe rendere difficoltosa la sua rilevazione da parte dei controlli di sicurezza

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Con il termine rootkit si indica un qualsiasi programma che concede l’accesso privilegiato a un qualsiasi dispositivo. I rootkit non sono necessariamente dannosi, possono però costituire un pericolo se impiegati, con intenzioni malevole, come testa di ponte per la distribuzione di diverse tipologie di malware (virus, trojan, spyware, worm e ransomware), fornendo accessi amministrativi per sottrarre dati personali, diffondere malspam e sferrare attacchi DDoS.

I segni distintivi

In buona sostanza un rootkit è un’applicazione che, sfruttando funzioni legittime del sistema operativo, rende difficoltosa la sua rilevazione da parte dei controlli di sicurezza. Una volta installato, un rootkit può, infatti, avviarsi anche prima del processo di boot del sistema operativo, rendendone ancora più difficile il rilevamento. I principali segni che potrebbero indicare l’attività in corso di un rootkit, possono essere dei messaggi di errore improvvisi, continui riavvii del computer, rallentamenti delle prestazioni generali del computer o la saturazione dell’attività di rete.

Vettori d’infezione e tipologie rootkit

Lo sfruttamento di vulnerabilità, link, file e documenti infetti sono solo alcuni dei vettori comuni per la distribuzione dei rootkit, la cui installazione può avvenire secondo un approccio a doppia fase.

Il codice del rootkit malevolo può essere contenuto dentro un dropper (prima fase) che, una volta attivato (tramite l’interazione utente o sfruttando un exploit), può scaricare il payload definitivo (seconda fase).

L’installazione può essere ottenuta utilizzando programmi apparentemente legittimi o attraverso accessi abusivi ottenuti tramite tecniche di ingegneria sociale o attacchi brute force.

In base alle caratteristiche di funzionamento e alla loro implementazione i rootkit possono operare a livello del kernel del sistema operativo, del boot loader del disco o del firmware dei processori ed essere applicati anche a dispositivi mobili attraverso il download di app da store di terze parti non verificate.

Come proteggertsi dai rootkit

Molte delle strategie utili per evitare i rootkit sono le stesse che possono proteggere da tutti i tipi di minacce in genere:

  • Non aprire allegati e-mail con superficialità;
  • non fare il download di file sconosciuti;
  • controllare e installare eventuali patch rese disponibili contro le vulnerabilità note;
  • usare con cautela unità esterne e pendrive;
  • installare software e app assicurandosi che siano legittimi e originali.

In ogni caso, individuare la presenza di un rootkit non è sempre una cosa facile poichè questi malware sono studiati per eludere i sistemi di sicurezza e di controllo. Tuttavia si possono trovare diversi tool per individuare varianti rootkit note o sconosciute, che attraverso l’impiego di firme o algoritmi euristici sono in grado di rilevare e rimuoverne la presenza.

Ulteriori metodi di rilevamento possono essere:

  • il monitoraggio dell’uso della CPU o del traffico di rete;
  • i controlli di integrità confrontando i file e i dati di memoria con quelli in condizioni di prova ritenute affidabili.

A volte, però, la rimozione di un rootkit rimane un impresa talmente ardua che nel peggiore dei casi la reinstallazione ex novo del sistema operativo rimane l’unica soluzione possibile.

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Il settore sanitario è in ritardo nell’utilizzo dell’intelligence del dark web

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Tempo di lettura: < 1 minuto. Solo il 57% delle organizzazioni sanitarie ha integrato l’intelligence del dark web nelle proprie strategie di sicurezza, rispetto all’85% delle entità finanziarie.

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Il settore sanitario mostra un ritardo nell’adozione dell’intelligence del dark web per rafforzare la sicurezza informatica, con solo il 57% delle organizzazioni che ne fanno uso, a differenza dell’85% delle entità finanziarie, come riporta HealthITSecurity.

Minore fiducia e consapevolezza nel settore sanitario

A differenza di altri settori, i responsabili della sicurezza delle informazioni nel settore sanitario mostrano una minore fiducia nella loro comprensione dei profili dei potenziali avversari e un’attenzione inferiore all’impatto delle attività criminali del dark web sulle loro aziende. Inoltre, attribuiscono meno importanza all’intelligence sulle minacce per rafforzare le loro difese informatiche, come rivelato da un rapporto di Searchlight Cyber.

Cambiamenti nel panorama della sicurezza informatica

Secondo Ben Jones, co-fondatore e CEO di Searchlight Cyber, il panorama della sicurezza informatica è cambiato notevolmente negli ultimi anni. Gli attori delle minacce non si concentrano più solo su organizzazioni ricche di risorse come banche e compagnie assicurative, ma colpiscono sempre più settori come la sanità, il petrolio e il gas e la produzione, sfruttando la natura critica di queste aziende per estorcere riscatti.

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PlayStation VR2: vendite deludenti, necessario un taglio di prezzo?

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Tempo di lettura: < 1 minuto. Il visore VR di Sony fatica a decollare, con vendite al di sotto delle aspettative. Sarà necessario un taglio di prezzo per rilanciare le sorti di PlayStation VR2?

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Le vendite del visore PlayStation VR2 di Sony sembrano non decollare come previsto. Secondo un report di Bloomberg, dal lancio avvenuto il 22 febbraio, sono stati venduti solamente 270.000 visori in tutto il mondo. Le stime iniziali di Sony prevedevano la distribuzione di almeno due milioni di unità nel periodo di lancio, ma quest’obiettivo appare ora lontano da raggiungere.

Le cause del mancato successo di PlayStation VR2

Diversi fattori potrebbero aver contribuito al mancato successo del PlayStation VR2. In primo luogo, il visore è stato lanciato in un momento in cui la console PlayStation 5 è diventata più facilmente reperibile sul mercato, spingendo i consumatori a investire i propri soldi nella console piuttosto che nel visore.

Inoltre, il prezzo di ingresso elevato di 599 euro in Europa, escludendo il costo del software e degli eventuali accessori, potrebbe aver scoraggiato molti potenziali acquirenti. Anche la lineup di lancio, con titoli come Horizon Call of the Mountain che non hanno riscosso il successo sperato, e la mancanza di compatibilità con i giochi PSVR della precedente generazione, potrebbero aver limitato l’appeal del dispositivo.

Un taglio di prezzo per rilanciare le vendite?

Di fronte a queste difficoltà, secondo Bloomberg, Sony dovrebbe valutare un taglio di prezzo del visore e puntare su una campagna di marketing più aggressiva per aumentare la base installata del PlayStation VR2. Un prezzo più accessibile e una maggiore promozione potrebbero infatti stimolare l’interesse dei consumatori e dare nuova linfa alle vendite del dispositivo.

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Lista completa dei dispositivi compatibili con iOS 17: sorprese e delusioni

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Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri se il tuo iPhone sarà compatibile con il prossimo iOS 17 e quali sono le novità attese

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Apple ha annunciato ufficialmente che la conferenza WWDC 2023 si terrà dal 6 al 10 giugno, con la possibilità di svelare dettagli sul tanto atteso headset MR. Tuttavia, il vero protagonista dell’evento sarà senza dubbio il sistema operativo iOS 17, che dovrebbe includere numerose funzionalità richieste dagli utenti.

Le novità di iOS 17

Secondo le indiscrezioni, iOS 17 manterrà un’interfaccia utente simile a quella attuale, ma si concentrerà maggiormente sullo sviluppo della funzione Dynamic Island, a causa della presenza di un foro per la fotocamera sullo schermo dell’iPhone 15.

Dispositivi compatibili con iOS 17

Purtroppo, come di consueto, Apple potrebbe abbandonare il supporto per alcuni modelli di iPhone meno recenti. Si vocifera che l’iPhone 8 e l’iPhone X potrebbero non essere compatibili con iOS 17, anche se queste informazioni non sono ancora del tutto confermate.

L’importanza dell’iPhone X

L’iPhone X rappresenta un punto di svolta per Apple e il mercato degli smartphone in generale, grazie all’introduzione dello schermo full screen e della tecnologia Face ID. Molti esperti ritenevano che quest’ultima sarebbe durata circa dieci anni, ma al momento non si sono verificati cambiamenti significativi. La possibile esclusione dell’iPhone X dall’aggiornamento a iOS 17 potrebbe rappresentare una grande delusione per molti utenti.

Ecco la lista completa:

  • iPhone SE (2nd Gen or later)
  • iPhone XR
  • iPhoneXs Max
  • iPhone Xs
  • iPhone 11 Pro Max
  • iPhone 11 Pro
  • iPhone 11
  • iPhone 12 Pro Max
  • iPhone 12 Pro
  • iPhone 12
  • iPhone 12 mini
  • iPhone 13 Pro Max
  • iPhone 13 Pro
  • iPhone 13
  • iPhone 13 mini
  • iPhone 14 Pro Max
  • iPhone 14 Pro
  • iPhone 14 Plus
  • iPhone 14

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