Categorie
Tech

Sette mesi di prigione per disinformazione su Twitter ad un troll

Tempo di lettura: 2 minuti. Douglass Mackey, noto come “Ricky Vaughn” su Twitter, è stato condannato a sette mesi di prigione per aver diffuso disinformazione durante le elezioni del 2016.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Douglass Mackey, noto per aver diffuso meme e disinformazione su Twitter durante le elezioni del 2016, è stato condannato questa settimana a sette mesi di prigione. Mackey era stato inizialmente accusato all’inizio del 2021 e condannato a marzo per cospirazione volta a privare altri del loro diritto di voto, rischiando fino a 10 anni di carcere.

Attività di Mackey su Twitter

Conosciuto come “Ricky Vaughn” su Twitter, Mackey ha trascorso i mesi precedenti le elezioni del 2016 postando disinformazione ai suoi oltre 58.000 seguaci e collaborando con altri utenti di Twitter per cercare di influenzare le elezioni a favore di Donald Trump. Gran parte di ciò che Vaughn e altri hanno postato erano semplici meme, e la maggior parte delle attività rientrava nella libertà di espressione garantita dal Primo Emendamento.

Tattiche di disinformazione

Una delle tattiche di Mackey ha superato un limite diverso. Una settimana prima delle elezioni, Mackey e altri hanno iniziato a incoraggiare i sostenitori di Hillary Clinton a evitare le file per votare e a votare via SMS. Hanno anche postato foto, fatte sembrare come se fossero state pagate dalla campagna di Clinton, di persone con cartelli con lo stesso messaggio e numero di telefono. Mackey ha dichiarato ai suoi complici che l’obiettivo era sopprimere la partecipazione tra gli elettori neri e altri gruppi di minoranza. Circa 4.900 persone hanno inviato un messaggio ai numeri forniti da Mackey per votare.

Difesa e processo

I pubblici ministeri avevano chiesto una pena tra sei mesi e un anno per Mackey. Durante il processo, alcuni dei co-conspiratori di Mackey hanno testimoniato contro di lui, rivelando come i gruppi coordinassero e pianificassero i loro post e meme per avere il massimo impatto su Twitter e altrove. Mackey, che ha testimoniato in sua difesa, ha dichiarato di essere solo uno dei tanti membri di questi gruppi e che postava senza riflettere troppo, piuttosto che come parte di un grande piano.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version