Smartphone
Apple accelera sul pieghevole e affronta critiche per le politiche sul lavoro
Apple si prepara al lancio del primo iPhone pieghevole nel 2025, mentre affronta accuse legali sull’uso di Slack e i diritti dei lavoratori.
Il futuro di Apple nel mercato con uno dispositivi pieghevoli sembra più vicino che mai, con nuove indiscrezioni che anticipano il lancio del primo iPhone pieghevole già nel 2025. Parallelamente, emergono dettagli sul design del nuovo iPhone SE 4 e Apple è coinvolta in dispute legali legate all’uso di Slack sul posto di lavoro.
iPhone pieghevole di Apple: più vicino del previsto?
Secondo fonti taiwanesi, Apple sta accelerando lo sviluppo del suo primo iPhone pieghevole, previsto ora per il 2025, molto prima rispetto alle previsioni iniziali che lo collocavano nel 2027. La crescente concorrenza da parte di brand come Samsung e Huawei, scopri su Amazon, che stanno espandendo rapidamente la loro gamma di dispositivi pieghevoli, potrebbe aver spinto Apple a muoversi più rapidamente per capitalizzare su questo nuovo segmento in crescita. Il design dovrebbe seguire lo stile degli attuali pieghevoli, ma con caratteristiche innovative tipiche del brand. Ci si aspetta che venga presentato insieme all’iPhone 17.
iPhone SE 4: design rinnovato e 5G proprietario
Il tanto atteso iPhone SE 4, previsto per il 2025, si sta delineando sempre più chiaramente grazie a nuove indiscrezioni. Un recente leak ha mostrato una custodia in silicone che svela un design piatto, simile agli ultimi modelli della serie iPhone. Nonostante le voci iniziali su una doppia fotocamera, sembra che il dispositivo avrà una singola fotocamera da 48MP con zoom in-sensor 2x. Inoltre, questo modello segnerà l’introduzione del modem 5G proprietario di Apple, insieme a un display OLED da 6.1 pollici e il chip A18.
Apple sotto accusa: violazioni dei diritti dei lavoratori
Sul fronte legale, Apple è stata accusata dalla National Labor Relations Board (NLRB) di violare i diritti dei dipendenti, limitando l’uso di Slack e dei social media per organizzare miglioramenti delle condizioni di lavoro. L’azienda avrebbe imposto regole restrittive sull’uso di Slack, richiedendo l’approvazione dei manager per la creazione di nuovi canali e monitorando le attività online dei dipendenti. La disputa si basa su un reclamo presentato da Janneke Parrish, ex dipendente licenziata nel 2021, che ha utilizzato Slack per promuovere equità salariale e politiche di lavoro a distanza.
L’NLRB ha già accusato Apple di limitare i diritti dei lavoratori con politiche di riservatezza troppo rigide e di aver interferito con tentativi di sindacalizzazione. Se le accuse verranno confermate, Apple potrebbe dover rivedere le sue politiche interne e affrontare un giudizio nel 2024.