Sommario
Il comparto fotografico resta uno degli elementi centrali nel posizionamento dei flagship smartphone di Apple, Google e Oppo. Tutti e tre i brand si preparano a un aggiornamento significativo delle fotocamere nei modelli di fascia alta del 2025, con strategie che puntano su alta risoluzione, ottiche più versatili e integrazione con intelligenza artificiale grazie a nuovi sensori fotografici. Tra i protagonisti tecnologici, spicca il nome di Samsung, i cui sensori ISOCELL sono sempre più richiesti anche da competitor diretti come Oppo e Google.
iPhone 17 Pro: Apple introduce il sensore tele da 48MP con ottica 3.5x
Apple prepara una novità importante per l’iPhone 17 Pro: l’introduzione di un nuovo sensore tele da 48 MP, in sostituzione dell’attuale modulo da 12 MP con zoom ottico 5x. La scelta di passare a 3.5x di zoom ottico (equivalente a 85 mm) potrebbe sembrare un passo indietro, ma in realtà ottimizza la resa nei ritratti e la versatilità nell’uso quotidiano.

L’aumento della risoluzione consente un crop digitale più preciso e meno distruttivo in termini di qualità immagine. Apple potrebbe quindi applicare una tecnica simile a quella già impiegata sul sensore principale Fusion da 48 MP, dove un crop a 2x mantiene un output a 12 MP praticamente indistinguibile da uno zoom ottico reale.

Se confermata, questa scelta porterà l’iPhone 17 Pro a montare tre fotocamere da 48 MP, un unicum nella storia della gamma Pro, con un livello di coerenza cromatica e qualità complessiva superiore a ogni generazione precedente. La mossa rafforza l’approccio Apple alla fotografia computazionale: meno ottiche complesse, più potenza di elaborazione per compensare i limiti fisici dell’hardware.
Oppo Find X9: addio a Sony, benvenuto ISOCELL HP9 da 200 MP
Oppo si appresta a sostituire il sensore Sony IMX890 da 50 MP con un ISOCELL HP9 da 200 MP di Samsung nella prossima serie Find X9, in particolare per il modulo teleobiettivo. Si tratta di un passaggio cruciale, perché riflette la tendenza crescente tra i produttori Android ad adottare sensori ad altissima risoluzione per migliorare lo zoom attraverso il crop in-sensor.

Il sensore ISOCELL HP9 è grande 1/1.4 pollici, e garantisce una maggiore quantità di dettagli rispetto ai moduli Sony utilizzati fino ad ora. La scelta di Oppo suggerisce una configurazione con ottica zoom 6x abbinata a un crop digitale che permetterà uno zoom lossless fino a 10x, senza perdita di definizione.

Parallelamente, Oppo ha presentato la propria piattaforma Lumio, un motore di elaborazione proprietario per immagini e video, che verrà integrato a partire dalla serie Find X8s e poi anche nei Find X9. Il debutto del nuovo flagship è previsto per il terzo o quarto trimestre del 2025.
Google Pixel 10: triple cam con ISOCELL e downgrade nel sensore principale
Anche Google aggiornerà il comparto fotografico della serie Pixel 10, con una scelta peculiare: la versione base riceverà una tripla fotocamera con tre sensori ISOCELL Samsung, ma con un downgrade del sensore principale rispetto al Pixel 9.

Il Pixel 10 standard integrerà un 50 MP ISOCELL GN8 come sensore primario, affiancato da un 11 MP ISOCELL 3J1 per la telecamera frontale e teleobiettivo. La dimensione del sensore principale sarà inferiore (1/1.95 pollici) rispetto al GN1 usato nel Pixel 9 (1/1.31 pollici), ma l’ottimizzazione software e la nuova architettura interna promettono di compensare la perdita di superficie con miglioramenti nell’elaborazione.

Il Pixel 10 Pro e il Pro XL utilizzeranno invece un solo sensore ISOCELL GNV da 50 MP per la fotocamera principale, mentre per ultrawide, selfie e teleobiettivo Google adotterà componenti Sony da 48 MP. Anche il pieghevole Pixel 10 Pro Fold userà un setup misto, ma sarà più orientato alla fotografia computazionale avanzata e all’integrazione con i nuovi strumenti Gemini.
Samsung vince sul fronte sensori, ma cede terreno sui chip
Nonostante non sia protagonista diretta di questi dispositivi, Samsung Electronics gioca un ruolo chiave come fornitore di sensori ISOCELL, ormai utilizzati da una fetta crescente del mercato premium Android. Tuttavia, Google ha deciso di abbandonare i modem e SoC Samsung Foundry per il Tensor G5, affidandone la produzione a TSMC. Questo spostamento conferma la poca fiducia nella resa produttiva di Samsung a 3 nm, ma non compromette la collaborazione nel segmento imaging, dove l’ISOCELL mantiene la leadership.

Samsung si prepara intanto a rilanciare i propri sensori da 200 MP anche nei flagship interni, come il prossimo Galaxy S26 Ultra, che potrebbe finalmente abbinare un HP9 al modulo zoom per offrire qualità da reflex anche in modalità 10x.
L’equilibrio tra ottica e software guida il futuro della fotografia mobile
L’approccio delle tre aziende evidenzia una convergenza nei principi progettuali: alta risoluzione per il crop digitale, sensori con capacità in-sensor zoom e maggiore attenzione all’usabilità quotidiana. Apple punta sulla coerenza tra sensori e versatilità nei ritratti, Google investe nell’equilibrio tra qualità e AI, mentre Oppo spinge sulla massima definizione combinata con il suo motore Lumio.
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In tutti i casi, la centralità della fotografia resta inalterata, ma si trasforma in una questione di sinergia tra hardware e software, piuttosto che di sola corsa ai megapixel.