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Sorveglianza di massa: cosa è, cenni storici e situazione attuale nel mondo
La sorveglianza di massa è una pratica che consiste nell’utilizzo di tecnologie e metodi per raccogliere, analizzare e utilizzare grandi quantità di dati su individui e gruppi di persone. Questi dati possono essere raccolti da fonti diverse, come telecamere di sorveglianza, app di tracciamento, social media e dispositivi mobili. La sorveglianza di massa è spesso utilizzata per scopi di sicurezza pubblica, ma può anche essere utilizzata per fini commerciali e di marketing.
La sorveglianza di massa è diventata sempre più diffusa negli ultimi anni a causa dell’aumento delle tecnologie che consentono di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati. L’avvento dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati ha reso possibile l’elaborazione automatica di grandi quantità di informazioni, rendendo così più semplice e veloce la raccolta di dati su un numero sempre maggiore di individui.
La sorveglianza di massa è spesso utilizzata per scopi di sicurezza pubblica, come la prevenzione del terrorismo e la lotta contro la criminalità. Tuttavia, può anche essere utilizzata per fini commerciali e di marketing, ad esempio per raccogliere dati sui consumatori e personalizzare le pubblicità.
La sorveglianza di massa solleva preoccupazioni in merito alla privacy e alle libertà individuali. La raccolta e l’analisi di grandi quantità di dati su individui può portare a una limitazione della privacy e della libertà di espressione, e può anche creare disparità nell’accesso alle informazioni e nell’influenza sulla decisione politica.
In generale è importante considerare gli aspetti etici e legali della sorveglianza di massa, e valutare i benefici della sicurezza e della protezione contro i rischi per la privacy e le libertà individuali. E’ importante che siano adottate leggi e norme che garantiscano la trasparenza e la responsabilità nell’utilizzo dei dati raccolti, e che vengano adottate misure per proteggere i diritti e le libertà individuali.
Cenni storici
La storia della sorveglianza di massa è un argomento vasto e complesso che si estende per diversi secoli e attraversa molte nazioni. Le origini della sorveglianza di massa possono essere fatte risalire alla nascita dei sistemi di polizia moderni e all’adozione di tecnologie avanzate per raccogliere e analizzare i dati.
Nel XIX secolo, il Regno Unito ha introdotto il Penny Post, un sistema di posta economico che ha permesso la raccolta di dati sui comportamenti comunicativi dei cittadini. Questo ha portato alla prima crisi pubblica riguardante la sorveglianza di massa, la crisi dello spionaggio postale del 1844. In quel periodo, anche il sistema di polizia tedesco, denominato “Polizei” si è sviluppato con lo scopo di tenere sotto controllo la popolazione.
Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, molti paesi hanno adottato tecnologie avanzate per la sorveglianza di massa, come la decrittazione dei codici e la sorveglianza delle comunicazioni. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, molti paesi hanno continuato a sviluppare le loro capacità di sorveglianza di massa sia per scopi di sicurezza nazionale che per controllare le attività dei propri cittadini. In Europa, la guerra fredda ha portato alla creazione di servizi di intelligence e sistemi di sorveglianza per contrastare la minaccia comunista. In America, gli eventi del 11 settembre 2001 hanno portato alla creazione del Patriot Act, una legge che ha ampliato significativamente le capacità del governo degli Stati Uniti di raccogliere e analizzare i dati sui propri cittadini.
Sistemi sofisticati ed avanzati
Con l’avvento dell’era digitale, la sorveglianza di massa si è ulteriormente diffusa con l’aumento delle tecnologie che consentono di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. Oggi, la sorveglianza di massa è diventata una questione globale che coinvolge molti paesi e che solleva preoccupazioni in merito alla privacy e alle libertà individuali.
La Cina è stato un esempio di come la sorveglianza di massa può essere utilizzata per mantenere il controllo sulla popolazione e perseguire gli obiettivi del governo. Il paese ha una vasta rete di telecamere di sorveglianza, che copre città e campagne, e utilizza tecnologie avanzate come il riconoscimento facciale per identificare i cittadini. Queste tecnologie vengono utilizzate per monitorare i comportamenti dei cittadini, prevenire la criminalità e contrastare il terrorismo. Inoltre, il governo cinese utilizza anche la sorveglianza di massa per controllare la dissidenza politica e sopprimere le voci critiche.
La Russia ha anche un sistema di sorveglianza di massa, anche se meno esteso rispetto alla Cina. Il paese ha una rete di telecamere di sorveglianza in molte città e utilizza tecnologie avanzate come il riconoscimento facciale per identificare i cittadini. Anche in Russia la sorveglianza di massa è utilizzata per monitorare i comportamenti dei cittadini, prevenire la criminalità e contrastare il terrorismo.
In molte nazioni arabe, il governo utilizza la sorveglianza di massa per mantenere il controllo sulla popolazione e sopprimere la dissidenza politica. Spesso, questi sistemi di sorveglianza vengono utilizzati per monitorare i comportamenti dei cittadini, per prevenire la criminalità e per contrastare il terrorismo. Tuttavia, in molti casi, questi sistemi vengono utilizzati anche per reprimere le voci critiche e per perseguire gli oppositori del governo. In alcuni paesi arabi, la sorveglianza di massa include anche la censura dei media e la restrizione dell’accesso a Internet per limitare la libertà di espressione e il libero accesso alle informazioni. Inoltre, alcuni paesi arabi utilizzano anche la sorveglianza di massa per discriminare e perseguire determinate comunità, come gli oppositori politici, le minoranze etniche e religiose, e le comunità LGBTQI+.
In generale, la sorveglianza di massa in Cina, Russia e paesi arabi rappresenta una minaccia significativa per le libertà individuali e per la democrazia. Le tecnologie utilizzate per la sorveglianza di massa sono in continua evoluzione e diventano sempre più sofisticate, rendendo sempre più difficile per i cittadini proteggere la propria privacy e libertà. Inoltre, la sorveglianza di massa può essere utilizzata per reprimere la dissidenza politica e limitare la libertà di espressione, minando la democrazia e i diritti umani.
In sintesi, la storia della sorveglianza di massa è un processo evolutivo che ha visto la nascita di sistemi di polizia moderni, l’adozione di tecnologie avanzate e la risposta a eventi globali come le guerre e gli attacchi terroristici. Le attuali preoccupazioni riguardo alla sorveglianza di massa sono il risultato di questo lungo processo di sviluppo e di una maggiore dipendenza dalle tecnologie digitali.
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MediaTek Dimensity 6300 è ufficiale
Tempo di lettura: 2 minuti. Il nuovo chipset MediaTek Dimensity 6300 porta miglioramenti significativi nelle prestazioni e nell’efficienza energetica
MediaTek ha lanciato il suo ultimo chipset di fascia media, il Dimensity 6300, un successore del Dimensity 6100+ dello scorso anno. Questo nuovo chipset promette miglioramenti significativi nelle prestazioni e nelle funzionalità, posizionandosi come una scelta solida per gli smartphone di fascia media del prossimo futuro.
Caratteristiche del Chipset
Specifiche | |
---|---|
Processore | Tipi di CPU: 2X Arm Cortex-A76 fino a 2.4GHz, 6X Arm Cortex-A55 fino a 2.0GHz Nuclei: Octa (8) Bit CPU: 64-bit Multi-Processing Eterogeneo: Sì |
Memoria e Archiviazione | Tipo di Memoria: LPDDR4x Frequenza Massima Memoria: 2133MHz Tipo di Archiviazione: UFS 2.2 |
Grafica | Tipo GPU: Arm Mali-G57 MC2 |
Camera | ISP Camera Massima: Nativa 108MP, 16MP + 16MP |
Display | Risoluzione Massima Display: 2520 x 1080 Frequenza di Aggiornamento Massima: Fino a 120Hz |
Connettività | Tecnologie Cellulari: 2G / 3G / 4G / 5G Multi-Modalità, Aggregazione Portante 4G (CA), Aggregazione Portante 5G (CA), EDGE, 4G FDD / TDD, 5G FDD / TDD, GSM, TD-SCDMA, WDCDMA Funzioni Specifiche: modi SA & NSA; SA Opzione 2, NSA Opzione 3 / 3a / 3x, Banda NR TDD, Banda NR FDD, DSS, NR DL 2CC, banda 140 MHz, 256QAM NR UL 2CC, 256QAM VoNR, Dual VoNR, Dual SIM 5G, fallback EPS Velocità di Download Massima: 3.3Gbps GNSS: GPS L1CA+L5, BeiDou B1I+ B2a, Glonass L1OF, Galileo E1 + E5a, QZSS L1CA+ L5, NavIC Antenna Wi-Fi: 1T1R Wi-Fi: Wi-Fi 5 (a/b/g/n/ac) Versione Bluetooth: 5.2 |
Il Dimensity 6300 è costruito sul processo di produzione a 6nm di TSMC e presenta un cluster CPU con due core Cortex-A76 ora overcloccati a 2.4GHz, rispetto ai 2.2GHz del modello precedente, e sei core Cortex-A55 che operano a 2GHz. Questa configurazione è progettata per offrire un aumento del 10% delle prestazioni della CPU rispetto al Dimensity 6100+.
Grafica e consumo energetico
Accanto alle migliorie della CPU, il Dimensity 6300 include una GPU Mali-G57 MC2, che dovrebbe garantire una buona esperienza grafica per i giochi e le applicazioni di media intensità. Inoltre, integra la tecnologia MediaTek UltraSave 3.0+ per il risparmio energetico, che aiuta a ottimizzare il consumo di batteria durante l’uso.
Connettività e supporto multimediale
Il chipset include un modem 5G integrato conforme allo standard 3GPP Release 16, offrendo connettività rapida e affidabile. Supporta la RAM LPDDR4x e lo storage UFS 2.2, come il suo predecessore, e può gestire display con una risoluzione fino a 1080 x 2520 pixel. Inoltre, supporta fotocamere fino a 108MP, Wi-Fi 5 dual-band e Bluetooth 5.2, garantendo una vasta compatibilità con le tecnologie wireless attuali.
Impiego pratico
Il primo smartphone previsto per montare il nuovo chipset Dimensity 6300 sarà il Realme C65 5G, che si prevede verrà lanciato più avanti nel corso del mese. Questo device segnerà l’esordio del chipset sul mercato, offrendo agli utenti un’anteprima delle sue capacità in un dispositivo reale.
Il MediaTek Dimensity 6300 si presenta come un’opzione potente e efficiente per i dispositivi di fascia media, promettendo miglioramenti nelle prestazioni, nell’efficienza energetica e nelle funzionalità di connettività. Con l’imminente lancio di dispositivi equipaggiati con questo chipset, gli utenti possono aspettarsi smartphone più veloci e capaci a prezzi accessibili.
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YouTube introduce il supporto per lo streaming in 8K su Meta Quest
Tempo di lettura: 2 minuti. YouTube ha aggiornato la sua app su Meta Quest per supportare lo streaming in 8K, migliorando notevolmente la qualità visiva per un’esperienza VR più immersiva e dettagliata.
YouTube ha recentemente aggiornato la sua app per Meta Quest, introducendo il supporto per lo streaming video in risoluzione 8K. Questo miglioramento promette di elevare significativamente la qualità visiva disponibile sui dispositivi di realtà virtuale (VR) di Meta, rendendo l’esperienza ancora più immersiva.
Dettagli dell’aggiornamento
Con la versione 1.54 dell’app YouTube per Meta Quest, gli utenti possono ora godere di contenuti in 8K, sebbene solo in formato SDR (Standard Dynamic Range). Nonostante questa limitazione, l’aggiornamento rappresenta un passo avanti importante per la piattaforma, che è nota per la sua accessibilità e la ricca libreria di contenuti VR.
Impatto della risoluzione 8K in VR
L’introduzione della risoluzione 8K è particolarmente significativa nel contesto della VR, dove ogni aumento di risoluzione può migliorare drasticamente la chiarezza visiva. Dato che gli schermi sono molto vicini agli occhi, la maggiore densità di pixel dell’8K rende i dettagli più nitidi e l’esperienza complessiva più coinvolgente. Secondo Android Central, la differenza di qualità tra i contenuti in 4K e quelli in 8K è notevole, con il formato 8K che mostra una qualità visiva superiore, particolarmente apprezzabile in ambienti VR.
Contenuti e disponibilità
Sebbene non ci sia ancora un’abbondanza di contenuti in 8K, la disponibilità di questa opzione offre agli sviluppatori e ai creatori di contenuti maggiori possibilità di esplorare formati visivi più avanzati. Inoltre, la presenza di questa tecnologia può stimolare la produzione di video di alta qualità, adattandosi alle capacità in continua evoluzione delle piattaforme di streaming e dei dispositivi VR.
Il supporto per lo streaming in 8K su Meta Quest da parte di YouTube è un aggiornamento significativo che sottolinea il continuo impegno di Google e Meta nel migliorare l’esperienza della realtà virtuale. Con questi avanzamenti, gli utenti possono aspettarsi una qualità visiva sempre migliore, che rende il contenuto VR più immersivo e realistico. Guarda offerte Meta Quest su Amazon
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Regno Unito vuole usare l’IA per proteggere minori su Internet
Tempo di lettura: 2 minuti. Ofcom del Regno Unito avvia una consultazione sull’uso dell’IA per proteggere i bambini online, rispondendo all’aumento degli utenti internet
L’aumento dell’età media degli utenti Internet e le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza online hanno spinto il Regno Unito a valutare l’uso dell’intelligenza artificiale per proteggere i minori. Di fronte alla diffusione di contenuti dannosi e all’esposizione precoce dei bambini alle tecnologie digitali, il regolatore britannico Ofcom sta esplorando nuove strategie per combattere questi problemi.
Ofcom e la protezione Online dei minori
Ofcom, l’ente regolatore delle comunicazioni nel Regno Unito, ha annunciato l’avvio di una consultazione su come l’IA e altri strumenti automatizzati vengano attualmente impiegati, e come potrebbero essere utilizzati in futuro, per rilevare e rimuovere i contenuti illegali online. Questa iniziativa mira specificamente a proteggere i bambini da contenuti nocivi e a identificare materiale relativo all’abuso sessuale sui minori, precedentemente difficile da rilevare.
Crescendo della connessione digitale tra i giovani
Recenti ricerche pubblicate da Ofcom rivelano che i bambini di età compresa tra i 3 e i 4 anni sono già online in percentuale dell’84%, e quasi un quarto dei bambini tra i 5 e i 7 anni possiede uno smartphone. Questo accesso precoce alla tecnologia pone nuove sfide in termini di sicurezza e esposizione a contenuti inappropriati.
Consultazioni e proposte per la Sicurezza Online
Ofcom propone una serie di misure di sicurezza online specificamente orientate alla protezione dei bambini. Queste consultazioni cercano di formulare proposte complesse e includeranno una sessione dedicata all’uso dell’IA, prevista per la fine dell’anno. Questi sforzi mirano a esaminare l’efficacia degli strumenti AI attuali nel filtrare contenuti dannosi e nel garantire che tali strumenti non compromettano la libertà di espressione o la privacy.
La decisione del Regno Unito di utilizzare l’intelligenza artificiale per proteggere i giovani utenti online sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza dei minori nell’era digitale. Con un numero sempre maggiore di bambini che accedono a Internet da età sempre più giovane, la necessità di strumenti efficaci e sicuri per proteggerli è diventata una priorità. Le iniziative di Ofcom rappresentano passi proattivi verso un ambiente online più sicuro per i giovani utenti.
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