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T-Mobile e SpaceX Starlink porteranno il segnale telefonico 5G nelle zone remote

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I due colossi T-Mobile e SpaceX promettono la fine delle zone morte senza segnale 5G dal prossimo anno.

Grazie a una nuova partnership con l’Internet satellitare Starlink di SpaceX, il CEO di T-Mobile Mike Sievert ed Elon Musk annunciano una partnership denominata “Coverage Above and Beyond”. Grazie a questa iniziativa i telefoni cellulari potranno connettersi direttamente ai satelliti Starlink e utilizzare parte della connessione dati, arrivando a 2-4 Megabit al secondo in determinate area di copertura.

Una connessione di questo tipo dovrebbe essere sufficiente per consentire l’invio di messaggi di testo, MMS e persino l’uso di “App di messaggistica selezionate” se si è all’aperto e con una visione chiara del cielo, il tutto senza segnale cellulare tradizionale.

Secondo un comunicato stampa di T-Mobile, il “servizio da satellite a cellulare” sarà disponibile “ovunque negli Stati Uniti continentali, alle Hawaii, in parti dell’Alaska, Porto Rico e nelle acque territoriali”. Il servizio dovrebbe essere lanciato in versione beta entro la fine del prossimo anno in “aree selezionate” e Sievert spera che un giorno sia disponibile anche la possibilità di scambio dati in volumi maggiori.

Secondo Musk, i satelliti Starlink di seconda generazione, che verranno lanciati il ​​prossimo anno, saranno in grado di trasmettere il servizio utilizzando parte dello spettro PCS di banda media di T-Mobile, spettro che era stato rafforzato l’acquisizione di Sprint alcuni anni fa. Musk ha affermato che i nuovi satelliti hanno antenne grandi con un diametro compreso tra 5 e 6 metri per consentire le nuove connessioni e che il piano è di lanciare l’attrezzatura utilizzando il suo prossimo razzo Starship.

Come descritto da Sievert, gli operatori di App di messaggistica come WhatsApp o iMessage dovranno lavorare con T-Mobile e Starlink affinché i loro servizi riconoscano la connessione satellitare e funzionino con essa. Non parliamo quindi di un servizio automaticamente attivo proprio per la tipologia di scambio dati e le necessarie autorizzazioni di accesso.

Musk ha fornito un po’ più di dettagli dicendo che, a differenza del normale servizio Internet, potrebbe funzionare senza l’accesso alla costellazione di satelliti completa di Starlink e sarebbe limitato a determinati messaggi e servizi, nonché solo in luoghi che attualmente non dispongono di connettività cellulare, Musk specifica inoltre che anche i tempi di scambio dati semplici come un messaggio potrebbero richiedere 30 minuti.

I due dirigenti hanno affermato che stanno cercando partnership con operatori di telefonia mobile in tutto il mondo che sarebbero interessati ad accordi di condivisione dello spettro reciproco in modo che i loro clienti possano collegarsi con SpaceX. I clienti di T-Mobile possono utilizzare tali collegamenti anche quando arrivano in altri paesi.

Musk ha anche affermato su Twitter che una delle sue altre società, Tesla, utilizzerà la tecnologia per la funzionalità di connettività premium nei suoi veicoli elettrici. Attualmente, Tesla utilizza la rete di AT&T per cose come la visualizzazione del traffico in tempo reale, le mappe satellitari e lo streaming musicale.

Sievert afferma che quando verrà lanciato ufficialmente il servizio, T-Mobile prevede che la funzionalità venga inclusa gratuitamente nei “piani più popolari” dell’operatore mobile. Ha anche affermato che T-Mobile vuole rendere disponibile il servizio con piani “low cost” per un “costo di servizio mensile” inferiore agli attuali servizi di connettività satellitare.

T-Mobile conferma che i telefoni attuali degli abbonati saranno in grado di utilizzare la nuova rete, senza bisogno di apparecchiature speciali e Musk conferma che “il telefono che hai attualmente funzionerà”.

L’utilizzo dello spettro cellulare tradizionale non è però tutto rose e fiori, infatti T-Mobile non possiede i diritti su quello spettro in tutto il mondo. Quindi, mentre i satelliti di SpaceX potrebbero tecnicamente comunicare con i telefoni a livello internazionale, T-Mobile potrebbe non avere diritti sulle stesse bande utilizzate dal suo sistema quando il ​​telefono è in un altro paese o in acque internazionali.

Non è questo il caso delle tradizionali reti di comunicazione satellitare, come il sistema Iridium utilizzato da Garmin. Se i produttori di telefoni volessero introdurre la propria versione di questa funzione, e forse Apple lavora già su questo argomento, la collaborazione con altri fornitori di servizi satellitari potrebbe garantirgli una copertura maggiore di quella che T-Mobile prevede di offrire con Starlink. Possiamo quindi affermare che una nuova era delle comunicazioni satellitari alla portata di tutti è iniziata, possiamo immaginare già scenari di contese varie sui diritti di utilizzo delle varie tecnologie, frequenze sfruttabili o meno nei vari paesi, insomma ne vedremo delle belle.

Già da diversi mesi è sul tavolo un piano simile a quello annunciato da T_Mobile e Starlink, si tratta di quello di Verizon in collaborazione con il progetto Internet satellitare Kuiper di Amazon. In quel caso a mancare è ancora il supporto dei satelliti visto che Amazon è molto indietro rispetto a Starlink, anche se si tratta di tecnologie simili ma diverse.

Vedremo nei prossimi mesi come e se si concretizzerà l’idea presentata e se già il prossimo 7 settembre, durante il Keynote, Apple fornirà qualche elemento su questa tecnologia, come alcuni ipotizzano.


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