Tor Project ha recentemente preso la decisione di rimuovere diversi relay dalla sua rete, a causa di attività considerate rischiose e a scopo di lucro, che minacciavano la sicurezza e l’integrità dell’intera rete Tor.
Relay Tor: un punto cruciale per l’anonimato
I relay della rete Tor sono punti di instradamento che aiutano a rendere anonima la fonte originale del traffico attraverso la rete Tor, ricevendo e trasmettendo dati crittografati al nodo successivo. Sono gestiti da volontari e appassionati di privacy, sicurezza, anonimato e libertà di informazione su Internet.
Attività a scopo di lucro: una minaccia per la rete
Tor Project ha scoperto che alcuni operatori di relay si erano impegnati in uno schema di criptovaluta ad alto rischio e a scopo di lucro, promettendo guadagni monetari con token di criptovaluta senza l’approvazione o l’avallo del Tor Project. “Consideriamo questi relay dannosi per la rete Tor per una serie di motivi, tra cui il fatto che alcuni dei relay non soddisfano i nostri requisiti e che tali schemi finanziari rappresentano una minaccia significativa per l’integrità della rete e la reputazione del nostro progetto, poiché possono attirare individui con intenti maliziosi, mettere a rischio gli utenti o interrompere lo spirito volontario che sostiene la Comunità Tor”, ha dichiarato il Tor Project.
Rischi e conseguenze della rimozione dei relay
Molti degli operatori i cui relay sono stati disconnessi si sono messi a rischio senza essere consapevoli del progetto a cui stavano contribuendo. Altri gestivano i relay in regioni insicure o ad alto rischio. La rimozione dei relay dalla rete ha scatenato numerose discussioni nella comunità riguardo alle politiche dei relay e a ciò che costituisce una violazione, portando il team di Tor a chiarire la propria decisione.
L’importanza del volontariato nella rete Tor
Operare relay a scopo di lucro va contro il principio nobilmente orientato dei volontari che combattono la censura su Internet e la sorveglianza pervasiva, che sostiene e alimenta la comunità. Se l’elemento “a scopo di lucro” dovesse prendere piede e consumare una grande percentuale dei relay della rete Tor, il potere della comunità cadrebbe in mani dubbie, e la sicurezza della rete sarebbe minata da una centralizzazione invasiva.