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Account X della vedova di Navalny è stato sospeso

Tempo di lettura: < 1 minuto. L’account X di Yulia Navalnaya, vedova di Alexei Navalny, è stato temporaneamente sospeso dopo aver promesso di continuare la sua campagna.

Tempo di lettura: < 1 minuto.

L’account su X (precedentemente conosciuto come Twitter) di Yulia Navalnaya, vedova di Alexei Navalny, è stato temporaneamente sospeso un giorno dopo che aveva usato la piattaforma per promettere di continuare la campagna di suo marito. Lunedì, aveva pubblicato un video in cui prometteva di lottare per una “Russia libera”, pochi giorni dopo che era stata confermata la morte di Alexei Navalny in una prigione russa. Martedì pomeriggio, il suo account non era temporaneamente accessibile agli utenti.

Non è chiaro il motivo della sospensione e successiva riattivazione dell’account. Né X né il proprietario Elon Musk hanno commentato la situazione. La BBC ha contattato X per un commento.

Secondo le linee guida di X, gli account possono essere sospesi per la pubblicazione di spam o abusi, o se la sicurezza di un account è a rischio.

Yulia Navalnaya, che generalmente ha mantenuto un profilo basso durante le campagne di suo marito, ha creato un account su X lunedì. In un messaggio video pubblicato lo stesso giorno, ha accusato le autorità russe di aver atteso che le tracce dell’agente nervino mortale Novichok scomparissero dal corpo di suo marito prima di rilasciarlo alla sua famiglia. Il Cremlino ha definito l’accusa infondata e ha dichiarato che un’indagine sulla sua morte era in corso.

La dichiarazione video emozionale, in cui si poteva sentire la voce di Yulia Navalnaya tremare di dolore e rabbia, è stata ampiamente condivisa dagli altri utenti. Da quando è stato creato, il suo account ha raccolto più di 100.000 follower.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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