WhatsApp ha annunciato che consentirà agli utenti di modificare i messaggi, in un movimento che la porterà ad equiparare una funzione già offerta da competitor come Telegram e Signal.
Caratteristiche della nuova funzione
L’azienda afferma che i messaggi potranno essere modificati fino a 15 minuti dopo l’invio. Questo servizio di messaggistica istantanea fa parte del colosso tecnologico statunitense Meta, che possiede anche Facebook e Instagram.
La funzione sarà resa disponibile per i 2 miliardi di utenti di WhatsApp nelle prossime settimane. La piattaforma conta il suo mercato più grande in India, con 487 milioni di utenti.
“Dal correggere un semplice errore di battitura all’aggiungere ulteriore contesto a un messaggio, siamo entusiasti di offrirti un maggiore controllo sulle tue chat”, ha dichiarato il servizio di messaggistica in un post sul blog lunedì.
“Tutto quello che devi fare è premere a lungo su un messaggio inviato e scegliere ‘Modifica’ dal menu fino a quindici minuti dopo”, ha aggiunto.
I messaggi modificati saranno contrassegnati come “modificati”, così i destinatari saranno consapevoli che il contenuto è stato cambiato. Tuttavia, non verrà mostrato come il messaggio è stato modificato nel tempo.
WhatsApp segue le orme di altri servizi di messaggistica e social media
L’annuncio di WhatsApp arriva dopo che la funzione è stata offerta da servizi di messaggistica come Telegram e Signal.
La funzione di modifica è stata introdotta dalla piattaforma di social media Facebook quasi un decennio fa. In quel periodo, Facebook rivelò che più della metà dei suoi utenti accedevano al sito tramite dispositivi mobili, che sono più inclini agli errori di battitura.
Su Facebook, gli aggiornamenti modificati sono contrassegnati come modificati. È anche disponibile uno storico delle modifiche per gli utenti.
L’anno scorso, la piattaforma di social media di Elon Musk, Twitter, ha annunciato che stava dando ai suoi abbonati paganti la possibilità di modificare i loro tweet.
I tweet possono essere modificati alcune volte nei 30 minuti successivi alla pubblicazione.