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WhatsApp: la rivoluzione dei messaggi vocali sorprende gli utenti

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WhatsApp è pronta a stupire ancora una volta i suoi due miliardi di utenti con una novità destinata a cambiare il modo in cui utilizziamo i messaggi vocali. La funzione, che ha diviso gli utenti tra sostenitori e detrattori, si appresta a subire una rivoluzione: l’introduzione delle note audio effimere.

Un passo avanti per la privacy

L’obiettivo principale di questo aggiornamento è quello di proteggere la privacy degli utenti. Infatti, con le nuove note vocali effimere, sarà possibile inviare messaggi audio “usa e getta”, che potranno essere ascoltati solo una volta e non potranno essere salvati o registrati sul dispositivo.

Questo cambiamento porta WhatsApp a seguire l’esempio di app concorrenti come Telegram e Signal, che hanno attirato molti utenti grazie a funzionalità e sicurezza migliori. Con l’introduzione delle note audio effimere e altre novità, come il divieto di fare screenshot alle foto delle chat e i futuri nickname per nascondere il proprio numero di telefono, il team di sviluppo di Meta, la holding americana di Mark Zuckerberg, punta a riconquistare gli utenti persi negli anni.

WhatsApp si avvicina a Telegram

Un’altra novità introdotta da WhatsApp riguarda la creazione di una chat con il profilo ufficiale dell’applicazione, simile a quanto avviene con Telegram. In questo modo, gli utenti potranno essere sempre aggiornati sugli ultimi aggiornamenti e novità direttamente dalla fonte ufficiale.

In conclusione, WhatsApp continua a lavorare per migliorare la sua offerta e riconquistare la fiducia degli utenti, proponendo funzionalità all’avanguardia e puntando sulla privacy. Con l’introduzione delle note audio effimere, gli utenti dovranno prestare maggiore attenzione ai messaggi vocali ricevuti, consapevoli che non potranno ascoltarli più di una volta.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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