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WhatsApp lancia gli Avatar nelle videochiamate

Tempo di lettura: 2 minuti. In studio da marzo, utilizzerà al meglio le emoji, ma le prime versioni saranno scarne di quantità

Tempo di lettura: 2 minuti.

WhatsApp sta lentamente ma costantemente espandendo la frontiera di ciò che i suoi utenti possono fare con le emoji. Ha certamente dovuto recuperare terreno nei confronti delle altre app di messaggistica con gli adesivi emoji e le emoji animate, ma si tratta comunque di progressi. Ora siamo venuti a conoscenza di un’altra funzione in cantiere che sta giocando a rimpiattino con qualcosa che Apple e Samsung avevano già fatto anni fa.

WABetaInfo ha scoperto l’intenzione di consentire agli utenti di passare a un avatar personalizzato – forse nello stile di Memoji o Bitmoji – durante le videochiamate. Ciò significa che le persone potranno utilizzare avatar alternativi invece di utilizzare la visione diretta della fotocamera o l’immagine del profilo durante una chiamata. La funzione è in fase di sviluppo da marzo.

Una rappresentazione visiva dell’imminente funzione avatar nelle videochiamate di WhatsApp.
Purtroppo non si vede molto degli avatar stessi: questa schermata mostra semplicemente il pulsante che l’utente dovrà premere per passare al proprio avatar. Al momento il pulsante non funziona.

Gli avatar animati basati sulle emoji sono sicuramente un miglioramento dell’esperienza di videochiamata di WhatsApp, sia che si tratti di privacy che di un altro modo di esprimere se stessi. La domanda più grande è se i designer sceglieranno un look 2D o 3D. In ogni caso, la prima serie di avatar sarà piuttosto scarna, con una serie limitata di opzioni e una personalizzazione limitata all’inizio.

Non c’è una data precisa per l’utilizzo di questi avatar e tanto meno per l’utilizzo dell’interfaccia che li abilita, ma prima è, meglio è. Questa novità si aggiunge alle tante altre che WhatsApp ha già in serbo, tra cui la possibilità di creare ordini all’interno di un thread di chat su WhatsApp Desktop. Inoltre, la beta di Desktop potrebbe presto introdurre uno strumento di sfocatura nell’editor di immagini interno, già visto quest’anno nelle versioni beta di Android e iOS.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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