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WhatsApp: nuova funzione per scoprire le chiamate perse

Tempo di lettura: < 1 minuto. Funzionerà se l’utente ha attivato la funzione “Non disturbare”

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WhatsApp starebbe lavorando all’introduzione di una nuova API che consentirà agli utenti di sapere quando hanno perso delle chiamate e funzionerà se l’utente ha attivato la funzione “Non disturbare“.

Questa nuova funzione di notifica sarà disponibile prima per gli utenti di WhatsApp Business su iOS e, se tutto andrà bene, la piattaforma di proprietà di Meta la distribuirà a tutti gli utenti. La funzione è stata individuata per la prima volta da WABetaInfo, che ha spiegato nel suo rapporto che WhatsApp sta per lanciare una funzione che aiuterà gli utenti a capire perché hanno perso le chiamate e rileverà le chiamate anche quando la modalità “non disturbare” è stata attivata su WhatsApp beta per iOS.

Secondo quanto riportato, se gli utenti di WhatsApp beta vedono che una chiamata è stata silenziata dalla modalità “non disturbare“, è possibile che si trovino su una versione di iOS non compatibile o che la funzione non sia ancora stata attivata sul loro account.

WABetaInfo ha spiegato che una volta che la funzione è attivata/disponibile per il proprio account e si riceve una chiamata WhatsApp mentre le notifiche sono disattivate a causa dell’attivazione della modalità non disturbare, ci sarà una nuova etichetta disponibile nella cronologia delle chiamate che indicherà che si è persa una chiamata perché è stata silenziata dalla modalità non disturbare.

Inoltre, questa informazione non verrà condivisa con WhatsApp o con la persona che ha chiamato. Verranno salvate solo nel database locale dell’app. Affinché questa funzione funzioni, gli utenti devono utilizzare iOS 15poiché si tratta di un’API iOS 15“.

Al momento WhatsApp sta distribuendo questa funzione ad alcuni utenti beta, ma presto dovrebbe arrivare sull’App Store un nuovo aggiornamento che la renderà più diffusa.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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