Tech
Xiaomi Redmi Note 13 Pro vs Xiaomi Poco X6 Pro: quale scegliere?
Tempo di lettura: 3 minuti. Xiaomi Redmi Note 13 Pro vs Xiaomi Poco X6 Pro: prestazioni, design, fotocamera e batteria per un confronto e decidere quale scegliere
Se stai considerando l’acquisto di un mid-ranger Xiaomi intorno ai 300 euro, probabilmente i due modelli che compariranno più spesso nelle tue ricerche sono il Xiaomi Redmi Note 13 Pro e il Xiaomi Poco X6 Pro. Entrambi offrono specifiche tecniche simili e un’esperienza d’uso generale molto paragonabile, ma presentano alcune differenze chiave che possono influenzare la tua decisione finale.
Comparazione del Design
I due smartphone condividono molte similitudini nel design, inclusi i frame in plastica con finitura metallica e angoli arrotondati. Tuttavia, il Redmi Note 13 Pro offre una leggera superiorità in termini di protezione, grazie al suo vetro Gorilla Glass Victus, rispetto al Gorilla Glass 5 del Poco X6 Pro.
Schermo e visualizzazione
Entrambi i telefoni sono dotati di un display da 6.67 pollici con una frequenza di aggiornamento di 120Hz e risoluzione FullHD+ di 1220 x 2712px. Supportano entrambi una luminosità massima di 1200 nits con picchi di 1800 nits, offrendo prestazioni di visualizzazione eccellenti per la categoria.
Prestazioni della Batteria
Il Redmi Note 13 Pro ha una batteria leggermente più grande da 5,100 mAh rispetto ai 5,000 mAh del Poco X6 Pro, ma è il Poco a dimostrarsi più efficiente nei test, ottenendo un punteggio migliore per l’uso attivo.
Velocità di Ricarica
Entrambi i modelli supportano la ricarica rapida di Xiaomi a 67W e includono un caricatore compatibile nella confezione, permettendo una ricarica veloce e efficiente.
Prestazioni Audio
I setup degli altoparlanti stereo sono molto simili, con l’altoparlante superiore che funge da secondo canale. Tuttavia, il Poco X6 Pro ha un leggero vantaggio in termini di volume e gestione delle frequenze medie e alte.
Comparazione delle Fotocamere
Specifiche | Xiaomi Redmi Note 13 Pro | Xiaomi Poco X6 Pro |
---|---|---|
Peso | 187 g | 186 g |
Dimensioni | 161.2 x 74.2 x 8.0 mm | 160.5 x 74.3 x 8.3 mm |
Display | 6.67″ AMOLED, 120Hz, 1220×2712 pixels, 446 ppi | 6.67″ AMOLED, 120Hz, 1220×2712 pixels, 446 ppi |
Batteria | 5100 mAh | 5000 mAh |
Capacità di Ricarica | 67W | 67W |
Processore | Snapdragon 7s Gen 2, 4 nm | Dimensity 8300 Ultra, 4 nm |
Configurazioni di Memoria | 128GB 8GB RAM, 256GB 8GB RAM, 512GB 12GB RAM | 256GB 8GB RAM, 512GB 12GB RAM |
Fotocamera Principale | 200 MP Samsung ISOCELL HP3 | 64 MP OmniVision OV64B |
Fotocamera Ultrawide | 8 MP Sony IMX355 | 8 MP OmniVision OV08D |
Fotocamera Macro | 2 MP OmniVision OV02B | 2 MP |
Fotocamera Frontale | 16 MP OmniVision OV16A | 16 MP OmniVision OV16A |
Connettività | Wi-Fi ac, Bluetooth 5.2, NFC | Wi-Fi 6 (ax), Bluetooth 5.4, NFC |
Il Redmi Note 13 Pro vanta una fotocamera principale superiore, con un sensore da 200MP che offre prestazioni eccezionali, particolarmente in termini di dettagli e gamma dinamica. Al contrario, il Poco X6 Pro utilizza un sensore più semplice da 64MP che tende a produrre immagini con meno dettagli e colori più saturi.
Entrambi i telefoni offrono un’ottima qualità costruttiva, display, configurazioni di altoparlanti, batterie e velocità di ricarica. La scelta tra i due dipenderà dalle tue priorità specifiche: se prediligi le prestazioni della fotocamera e la presenza di un jack audio, il Redmi Note 13 Pro potrebbe essere la scelta migliore. Se invece valuti di più la durata della batteria, le prestazioni superiori e un supporto software prolungato, il Poco X6 Pro potrebbe essere il vincitore per te.
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Tech
WhatsApp Beta: nuova funzionalità di Gestione dello Spazio di Archiviazione
Tempo di lettura: 2 minuti. La nuova gestione dello spazio di archiviazione di WhatsApp Beta, che offre agli utenti un controllo avanzato per ottimizzare la memoria del dispositivo.
WhatsApp continua a evolversi con lo sviluppo di nuove funzionalità, puntando sempre a migliorare l’esperienza utente. L’ultima novità nella versione beta per Android riguarda un miglioramento significativo nella gestione dello spazio di archiviazione.
Dettagli della nuova funzionalità
Nella versione 2.24.10.8 della app beta di WhatsApp per Android, è stata introdotta una funzionalità di gestione dello spazio di archiviazione che permette agli utenti di filtrare le conversazioni per tipo. Questo aggiornamento offre agli utenti la possibilità di categorizzare le chat in “Tutte”, “Non lette” e “Gruppi”, facilitando la gestione e l’ottimizzazione della memoria del dispositivo.
Rivoluzione nella Gestione dello Spazio
La funzione di filtro nella sezione di gestione dello spazio di archiviazione di WhatsApp consente agli utenti di concentrarsi su tipi specifici di conversazioni, come chat individuali o canali, quando ottimizzano la memoria del dispositivo. Questo approccio mirato aiuta a identificare le chat e i canali che occupano più spazio, permettendo agli utenti di prendere decisioni informate su dove concentrare gli sforzi di pulizia dello spazio di archiviazione.
Vantaggi dell’identificazione dei Consumi di Spazio
Immagina uno scenario in cui lo spazio di archiviazione del telefono di un utente sta per esaurirsi. Con il nuovo sistema di filtri, è possibile identificare facilmente quali canali, noti per ospitare file multimediali di grandi dimensioni, sono i principali responsabili. Questa chiarezza consente agli utenti di liberare spazio prezioso eliminando selettivamente i media da canali specifici, senza dover esaminare l’intera cronologia delle chat.
Prospettive future
Attualmente in fase di beta testing, l’introduzione del filtraggio delle conversazioni nella gestione dello spazio di archiviazione rappresenta un passo significativo in avanti per WhatsApp. Questa funzionalità innovativa fornisce agli utenti un maggiore controllo sullo spazio di archiviazione del loro dispositivo, migliorando complessivamente l’esperienza utente. Guardando al futuro, è ragionevole aspettarsi che questa funzionalità venga distribuita all’intera base di utenti di WhatsApp in una futura release stabile.
Tech
Red Hat Enterprise Linux 9.4: novità e funzionalità
Tempo di lettura: 2 minuti. Nuove funzionalità e miglioramenti in Red Hat Enterprise Linux 9.4, che rafforzano la sicurezza e la gestione per ambienti aziendali.
Red Hat ha annunciato il rilascio generale di Red Hat Enterprise Linux (RHEL) 9.4, l’ultima aggiunta alla serie di sistemi operativi Red Hat Enterprise Linux 9. Questo aggiornamento introduce numerose nuove funzionalità e miglioramenti, rafforzando ulteriormente la suite di soluzioni enterprise di Red Hat per ambienti cloud ibridi.
Nuove Funzionalità in RHEL 9.4
Tra le novità più rilevanti in RHEL 9.4 ci sono:
- Supporto Personalizzato per Profili di Sicurezza SCAP: Gli utenti possono ora aggiungere file personalizzati ai profili di sicurezza SCAP all’interno di un blueprint.
- Installazione Minima RHEL: E’ possibile installare solo il pacchetto
s390utils-core
, facilitando configurazioni minimaliste per scopi specifici. - Configurazione dei Componenti del Server Keylime: I componenti del server Keylime, compresi il verificatore e il registratore, possono ora essere configurati come container.
Miglioramenti alla Sicurezza e alla Gestione
RHEL 9.4 introduce miglioramenti significativi nella gestione e sicurezza, inclusi:
- Nuove opzioni per la libreria
libkcapi
che permettono di specificare i nomi dei file target nei calcoli delle somme hash. - Controllo più granulare sui MAC in SSH con il pacchetto
crypto-policies
. - Aggiunte di servizi confinati nella politica SELinux, inclusa una nuova politica SELinux per il servizio SAP HANA.
Miglioramenti Specifici del Pacchetto e Politiche SELinux:
- Il modulo SELinux
glusterd
è stato spostato in un pacchetto separatoglusterfs-selinux
. - La libreria
fips.so
per OpenSSL è ora disponibile come pacchetto separato. - Il servizio
chronyd-restricted
è confinato nella politica SELinux.
Altri cambiamenti degni di nota:
- Supporto per la creazione di utenti e gruppi in OpenSSH nel formato
sysusers.d
. - Nuove opzioni per ridurre le capacità in Rsyslog.
- Supporto per la creazione di immagini RHEL FIPS-enabled per Edge.
- Aggiornamento dell’utilità
nft
per resettare gli stati contenuti nelle regole dinftables
.
Supporto hardware e driver aggiornati
RHEL 9.4 aggiunge pieno supporto per il driver dell’acceleratore di streaming dati di Intel e la tecnologia Intel SGX per la protezione del codice e dei dati software. Inoltre, aggiorna il servizio firewalld
per evitare flush inutili delle regole del firewall.
Red Hat Enterprise Linux 9.4 rappresenta un passo avanti significativo per gli utenti aziendali, offrendo nuove funzionalità e miglioramenti che rafforzano la sicurezza, la gestione e l’efficienza operativa. Disponibile per tutti i clienti esistenti tramite il portale clienti di Red Hat, questo aggiornamento sottolinea l’impegno continuo di Red Hat nel fornire soluzioni robuste e affidabili per ambienti aziendali complessi.
Robotica
Robot con sensibilità tattile umana: nasce la e-skin
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come la nuova pelle elettronica estensibile sviluppata all’Università del Texas potrebbe rivoluzionare la robotica con sensibilità tattile umana.
Ricercatori dell’Università del Texas ad Austin hanno sviluppato una pelle elettronica estensibile (e-skin) che potrebbe dotare i robot e altri dispositivi della stessa morbidezza e sensibilità tattile della pelle umana. Questo sviluppo apre nuove possibilità per l’esecuzione di compiti che richiedono una grande precisione e controllo della forza.
Caratteristiche dell’E-Skin
La nuova e-skin estensibile supera un importante ostacolo nelle tecnologie emergenti. A differenza delle tecnologie e-skin esistenti che perdono accuratezza di rilevamento quando il materiale si allunga, questa nuova versione mantiene una risposta costante alla pressione indipendentemente dall’estensione. Questo rappresenta un notevole successo, come sottolineato da Nanshu Lu, professore presso la Cockrell School of Engineering, che ha guidato il progetto.
Applicazioni potenziali
Lu immagina l’e-skin estensibile come componente critico per una mano robotica capace della stessa morbidezza e sensibilità tattile di una mano umana. Questo potrebbe essere applicato nell’assistenza medica, dove i robot potrebbero controllare il polso di un paziente, pulire il corpo o massaggiare una parte del corpo. L’e-skin può trovare impiego anche in scenari di disastro, dove i robot potrebbero cercare persone ferite o intrappolate, ad esempio in un terremoto o in un edificio crollato, e applicare cure immediate, come la rianimazione cardiopolmonare.
Innovazione tecnologica
Il cuore di questa scoperta è un sensore di pressione a risposta ibrida innovativo su cui Lu e i collaboratori hanno lavorato per anni. A differenza delle e-skins convenzionali, che sono o capacitive o resistive, l’e-skin a risposta ibrida impiega entrambe le risposte alla pressione. Perfezionare questi sensori e combinarli con materiali isolanti e elettrodi estensibili ha reso possibile questa innovazione nell’e-skin.
Prospettive future
Lu e il suo team stanno ora lavorando sulle potenziali applicazioni e collaborano con Roberto Martin-Martin, professore assistente presso il Dipartimento di Informatica del College of Natural Sciences, per costruire un braccio robotico dotato dell’e-skin. Gli ricercatori e l’Università del Texas hanno presentato una domanda di brevetto provvisorio per la tecnologia e-skin e Lu è aperta a collaborazioni con aziende di robotica per commercializzarla.
Con la sua capacità di emulare la sensibilità tattile umana e la sua applicabilità in una varietà di contesti, dalla medicina alla ricerca e soccorso, l’e-skin estensibile potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i robot, rendendoli strumenti più sensibili e adattabili per affrontare sfide complesse.
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