Truffe online
Kit Phishing AiTM open source, a rischio l’autenticazione MFA
Tempo di lettura: 3 minuti. L’allerta Microsoft: “Osservate diverse campagne di phishing ad alto volume da parte di vari attori che utilizzano lo strumento offerto da DEV-1101”
L’attore delle minacce noto come DEV-1101 dal 2022 starebbe offrendo il proprio kit open source di phishing AiTM (che automatizza la configurazione e l’avvio di attività di phishing) apportando numerose migliorie, come la capacità di gestire campagne da dispositivi mobili e funzionalità di evasione tramite pagine CAPTCHA e fornendo servizi di supporto ai propri affiliati. Tutto questo renderebbe il kit attraente per una vasta gamma di attori malevoli con motivazioni e obiettivi diversi.
Il Microsoft Threat Intelligence, avendo osservato milioni di e-mail di phishing allestite con questo kit, mette in allarme la comunità cyber.
Kit AiTM DEV-1101
I kit di phishing Adversary-in-the-middle (AiTM) rappresentano una nuova realtà che oltre a far parte dell’industrializzazione dell’economia del crimine informatico mette alla portata di tutti l’allestimento di attacchi di phishing efficaci.
DEV-1101 in particolare è un attore monitorato da tempo da Microsoft e responsabile dello sviluppo, del supporto e della pubblicità di diversi kit di questo tipo che possono essere acquistati o noleggiati.
La promozione del kit di phishing DEV-1101
DEV-1101 ha iniziato a pubblicizzare il proprio kit AiTM intorno a maggio del 2022 attraverso un canale Telegram e una pubblicità su un popolare forum “exploit[.]in”. Il kit AiTM viene pubblicizzato come un’applicazione scritta in NodeJS con funzionalità di reverse-proxy PHP, configurazione automatizzata, evasione del rilevamento tramite un database antibot o pagine CAPTCHA, gestione dell’attività tramite i bot di Telegram e un’ampia gamma di pagine di phishing già pronte che imitano form di accesso Microsoft Office e Outlook.
Una e-mail campione
Secondo Microsoft, DEV-0928 sarebbe uno dei sostenitori più importanti di DEV-1101 lanciando una campagna di phishing che ha coinvolto oltre un milione di e-mail. L’attacco iniziava con un’e-mail di phishing che invitava gli utenti a fare click su un file pdf.
Facendo click sul file pdf, gli utenti venivano poi reindirizzati a pagine di phishing che riproducevano form login Microsoft, inserendo nella sequenza di attacco come tecnica di evasione una pagina CAPTCHA.
Aggirare l’autenticazione MFA
Tra le funzionalità, il kit offre in particolare la possibilità di aggirare l’autenticazione a più fattori (MFA).
“Dopo le pagine di evasione, una pagina di landing di phishing viene presentata al target da un host controllato dall’attore attraverso la configurazione di un reverse-proxy dell’attore di phishing: A questo punto, il server dell’attore acquisisce le credenziali inserite dall’utente. Se l’utente ha abilitato MFA, il kit AiTM continua a funzionare come proxy tra l’utente e il servizio di accesso dell’utente, ovvero, quando l’utente completa un accesso MFA, il server acquisisce il cookie di sessione risultante. L’attaccante può quindi aggirare l’autenticazione a più fattori con il cookie di sessione e le credenziali rubate dell’utente“, spiega il Microsoft Threat Intelligence nel rapporto.
Consigli di mitigazione
Poiché l’autenticazione multi fattore rimane pur sempre un arma essenziale contro un’ampia varietà di minacce che minano l’identità digitale, Microsoft consiglia alle organizzazioni di integrare l’MFA con ulteriori livelli di sicurezza per garantire una protezione ancora più efficace. Ad esempio investendo in soluzioni di sicurezza anti-phishing e monitorando costantemente le attività sospette o anomale secondo un approccio proattivo.
Notizie
Arresti in Europa per una Truffa da 645 Milioni di Euro nel Caso JuicyFields
Tempo di lettura: 2 minuti. Un’operazione coordinata ha portato all’arresto di 9 sospetti nella frode d’investimento JuicyFields da 645 milioni di euro.
Una vasta operazione di polizia, supportata da Europol e Eurojust, ha portato all’arresto di nove sospetti coinvolti nella frode d’investimento “JuicyFields”, una delle più grandi truffe di crowdsourcing legate alla coltivazione di cannabis a scopo medicinale. Gli arresti sono il risultato di un’indagine congiunta che ha coinvolto più di 400 agenti di polizia in 11 paesi.
Dettagli dell’Operazione
Il giorno dell’azione, l’11 aprile 2024, sono stati eseguiti nove mandati di arresto e 38 perquisizioni domiciliari. Durante l’indagine e l’operazione, sono stati sequestrati o congelati beni per un totale di circa 8.921.000 euro, tra cui 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobili. Sono stati inoltre sequestrati veicoli di lusso, opere d’arte, vari oggetti di lusso, nonché un gran numero di dispositivi elettronici e documenti.
Il Caso JuicyFields
JuicyFields è stata pubblicizzata come una piattaforma di crowdsourcing per la coltivazione, la raccolta e la distribuzione di piante di cannabis per uso medicinale. Gli investitori, che dovevano investire almeno 50 euro, erano stati attratti con la promessa di profitti elevati dalla vendita di marijuana a compratori autorizzati. Nonostante le promesse di rendimenti annuali del 100% o più, la piattaforma non ha mai rivelato come avrebbe raggiunto tali risultati. Alla fine, si è rivelato un classico schema Ponzi, dove i soldi degli investitori venivano usati per pagare i rendimenti agli investitori precedenti, piuttosto che per generare profitti legittimi.
Implicazioni Legali e di Sicurezza
L’intera operazione ha richiesto una coordinazione significativa a causa della complessità della frode e della vasta gamma di paesi coinvolti. Il team di investigazione congiunto, guidato dalle autorità di polizia tedesche e spagnole, dalla Gendarmerie francese e supportato da Europol, ha dovuto ricostruire una complessa rete di evidenze digitali per preparare questo ondata di arresti. Un obiettivo ad alto valore, ritenuto uno degli organizzatori principali dello schema, è stato rintracciato nella Repubblica Dominicana e arrestato con la collaborazione delle autorità locali.
Ruolo di Europol
Europol ha avuto un ruolo cruciale nell’indagine, coordinando le operazioni e fornendo supporto analitico su misura. Inoltre, ha condiviso i risultati delle indagini finanziarie e altre informazioni di intelligence con i paesi coinvolti. Il giorno dell’azione, Europol ha dispiegato ufficiali con uffici mobili in varie località globali per assistere con la coordinazione delle misure coercitive legali.
Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nel combattere le frodi online complesse e transnazionali. Inoltre, evidenzia l’importanza per gli investitori di rimanere vigili e scettici di fronte a opportunità d’investimento online che sembrano troppo belle per essere vere.
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Truffa dei buoni SHEIN da 300 euro, scopri come proteggerti
Tempo di lettura: < 1 minuto. La truffa dei buoni SHEIN da 300 euro sta facendo nuovamente vittime in Italia, con un’impennata di segnalazioni soprattutto su piattaforme come TikTok. In questo articolo, esploreremo le dinamiche di questa truffa e ti forniremo consigli utili su come difenderti.
Il ritorno della truffa SHEIN
Dopo essere stata affrontata nel corso del 2023, la truffa delle fake gift card SHEIN è tornata a far parlare di sé, con una nuova ondata di attacchi tra marzo e aprile 2024. Questa volta, i truffatori stanno sfruttando i social media per raggiungere le loro vittime.
Come funziona la truffa
I malintenzionati contattano le persone tramite social media, email e WhatsApp, proponendo la possibilità di vincere buoni del valore di 200, 300 o 500 euro spendibili su SHEIN. Tuttavia, dietro queste promesse si cela un inganno: i link forniti reindirizzano a siti falsi che imitano il vero sito di SHEIN. Una volta lì, viene chiesto agli utenti di compilare sondaggi o fornire dati sensibili, con la falsa promessa di ricevere i premi promessi. In realtà, gli hacker possono accedere ai dati delle carte di credito o di debito degli utenti, utilizzandoli per effettuare transazioni non autorizzate.
Come proteggerti
Per evitare di cadere vittima di questa truffa, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo, ricorda che SHEIN non richiede mai pagamenti tramite email, ma solo attraverso la sua applicazione ufficiale. Inoltre, controlla sempre che i contatti da parte di SHEIN avvengano tramite account ufficiali, identificabili dai domini di posta elettronica @shein.com o @sheingroup.com. Infine, evita di cliccare su link inviati da mittenti sospetti e non fornire mai dati sensibili a siti web non affidabili.
Consigli
La truffa dei buoni SHEIN continua a rappresentare una minaccia per gli utenti di internet, ma seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile proteggersi efficacemente. Ricorda sempre di prestare attenzione ai segnali di allarme e di verificare l’autenticità delle comunicazioni prima di fornire qualsiasi tipo di informazione personale online.
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CERT-AgID scopre campagna di Phishing mirata alle PA tramite Email di Outlook
Tempo di lettura: 2 minuti. Il CERT-AgID avverte di una campagna di phishing che prende di mira le PA italiane, cercando di rubare credenziali di Outlook tramite email ingannevoli.
Il CERT-AgID (Centro di Certificazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale) ha rivelato dettagli su una campagna di phishing attualmente in corso, mirata specificamente alle Pubbliche Amministrazioni italiane. L’obiettivo degli aggressori è di sottrarre credenziali di accesso agli account di posta elettronica MS Outlook, camuffando le loro email fraudolente da comunicazioni ufficiali di reparti HR o contabilità.
Metodologia dell’attacco
Le email di phishing inviate fingono di informare i destinatari su presunti aggiustamenti salariali o accessi a buste paga elettroniche. Questo approccio è calcolato per attrarre l’attenzione dei destinatari e convincerli ad agire, aprendo gli allegati o seguendo link dannosi.
Oggetto dell’email: “Avviso di adeguamento delle buste paga di marzo” Allegato: presenta una doppia estensione .pdf.html, indicando un tentativo di mascherare un file HTML come un innocuo PDF.
Indicatori di Phishing
Per riconoscere questi tentativi fraudolenti, il CERT-AgID mette in evidenza alcuni campanelli d’allarme:
- Sollecitazioni all’azione urgente.
- Allegati sospetti con doppie estensioni.
- Richieste di inserimento credenziali.
- Uso di un linguaggio generico e presenza di errori grammaticali.
Meccanismo dell’Allegato
Una volta aperto l’allegato, l’utente viene indirizzato a una pagina di phishing che simula l’aspetto di una legittima richiesta di login, tentando di catturare le credenziali inserite.
Tecniche di Abuso
Gli aggressori hanno abusato dei servizi di Form builder online, come il sito gratuito formester.com, per creare e gestire le pagine di phishing, rendendo più semplice la raccolta delle informazioni inserite dalle vittime.
Indicatori di Compromissione (IoC)
Per assistere le Pubbliche Amministrazioni nella difesa contro queste minacce, il CERT-AgID ha condiviso gli Indicatori di Compromissione rilevati, facilitando l’identificazione e il blocco di ulteriori tentativi di phishing.
Raccomandazioni
Il CERT-AgID sottolinea l’importanza della vigilanza e dell’adozione di buone pratiche di sicurezza, come il controllo accurato di email e allegati, la verifica dell’attendibilità delle richieste di login e l’uso di soluzioni anti-phishing, per proteggere le infrastrutture delle Pubbliche Amministrazioni da questi attacchi.
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