La redazione di Matrice Digitale è stata contattata da un utente Facebook che ha visto il suo account sparire nel giro di una settimana. La premessa è d’obbligo: la password utilizzata dall’utente era molto debole e facile da scoprire anche se non si conosceva direttamente la vittima.
Rispetto alle altre volte, in questo caso ci si è trovati dinanzi un vero e proprio atto di eliminazione di due domicili virtuali della stessa persona in occasione della stessa operazione. Andando per gradi, in primo luogo si è provato a ripristinare l’account attraverso il recupero password della piattaforma Facebook e proprio questo fattore ha mostrato l’altra verità sconvolgente: la mail pippo@live.it è stata cancellata e non risulta più negli archivi della Microsoft.
Ogni qualvolta si è provato ad accedere alla mail, utilizzata quotidianamente e di una longevità ventennale, Microsoft non ha dato l’opportunità di contattare il servizio di assistenza perché non riconosceva la mail per la quale era chiesto l’aiuto. La vittima in questione è una persona qualunque, non in possesso di requisiti di appetibilità da parte degli aggressori sia di natura economica sia contenutistica.
L’atto di entrare nel suo profilo Facebook e di chiuderlo unitamente al suo indirizzo mail live.it appartiene ad una violenza gratuita con un fine identificabile solo nella mitomania di essere riusciti a sferrare un attacco cibernetico. Il problema adesso resta in capo la vittima che abbiamo provato ad aiutare , ma non ci sono i presupposti per poter agire secondo una case history acquisita nel tempo grazie all’aiuto fornito ad altri lettori.
Al lettore possiamo fornire solo l’informazione di:
- Utilizzare una password più forte
- Utilizzare password diverse quando i profili social o account di altri siti Internet utilizzano indirizzi mail di riferimento per il recupero degli account
- Iniziare ad associare anche il numero di telefono per potenziare l’autenticazione a due fattori