Truffe online
Sospetto arrestato in relazione a una frode di investimento da un milione di euro
Tempo di lettura: 2 minuti. L’azione ha portato l’Europol a rilasciare consigli in tal senso.
Il 6 ottobre, un prolifico truffatore è stato arrestato a Tenerife, in Spagna, dalla Polizia Nazionale (Policía Nacional), a seguito di una complessa indagine che ha coinvolto quattro Paesi. Si ritiene che il sospetto – un cittadino croato di 50 anni – abbia gestito uno schema di frode di investimento su larga scala e su più livelli, che ha sottratto almeno 5 milioni di euro a ignari investitori. Finora sono state identificate oltre 70 vittime tedesche. L’arresto fa seguito a una complessa indagine avviata nel dicembre 2019 dal quartier generale della polizia tedesca di Ludwigsburg (Polizeipräsidium Ludwigsburg) con il supporto del Centro europeo per la criminalità finanziaria ed economica di Europol.
La giornata d’azione ha portato a:
- L’arresto di un individuo considerato un obiettivo di alto valore da Europol per il suo coinvolgimento in numerosi casi di alto profilo in tutta Europa.
- 37 perquisizioni immobiliari in Germania (18), Paesi Bassi (12), Spagna (4) e Ungheria (3).
- Dare alle vittime un falso senso di legittimità
- L’indagine ha portato alla luce come questo criminale si spacciasse per un dipendente di una vera società di investimento con sede a Ginevra e contattasse le ignare vittime per convincerle a mettere mano ai loro risparmi, promettendo loro redditizie società di investimento.
Per creare un senso di legittimità, il truffatore aveva creato un sito web “spoofed” che sembrava quasi identico a quello della società reale. Per ingannare le potenziali vittime sono stati forniti anche documenti di investimento che sembravano prodotti da banche e compagnie assicurative riconoscibili. Agli investitori veniva chiesto di inviare i fondi tramite bonifico bancario a conti bancari controllati dal criminale. Una volta effettuati i pagamenti, il truffatore spariva con il denaro, spostando i fondi rubati da una giurisdizione all’altra per nasconderne l’origine illegale. Gli investigatori sono riusciti a rintracciare i fondi rubati fino in Turchia.
Coordinamento europeo
La cooperazione internazionale tra le forze di polizia è stata fondamentale per assicurare il criminale alla giustizia, in quanto il criminale aveva creato una sofisticata infrastruttura distribuita in diversi Paesi per ostacolare le capacità delle forze dell’ordine di rintracciarlo. Il Centro europeo per la criminalità finanziaria ed economica di Europol ha sostenuto le indagini riunendo gli investigatori nazionali per stabilire una strategia comune e organizzando l’intenso scambio di prove necessario per preparare la fase finale dell’indagine. Gli esperti di Europol del Centro europeo per la criminalità finanziaria ed economica sono stati inviati in Spagna per assistere le autorità nazionali spagnole durante la giornata d’azione.
All’indagine hanno partecipato le seguenti autorità:
- Germania: Quartier Generale della Polizia di Ludwigsburg (Polizeipräsidium Ludwigsburg)
- Paesi Bassi: Politica nazionale (Politie)
- Spagna: Polizia nazionale (Policía Nacional)
- Ungheria: Direzione della polizia nazionale di Budapest
- Questa indagine è stata condotta con il sostegno finanziario della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT).
Meglio prevenire che curare ecco cosa consiglia Europol ai potenziali investitori:
- Non affidarsi a materiale di marketing/chiamate/email non richieste o a contatti diretti sui social media: Effettuare una ricerca su Internet del nome della società e verificare le informazioni di contatto direttamente con l’istituto finanziario o la società.
- Confrontate e confermate i siti web: Verificare che non vi siano errori di ortografia nel sito web, il nome completo del sito (URL) e l’indirizzo e-mail. Inoltre, molte autorità di tutela dei consumatori e di vigilanza dei mercati finanziari pubblicano elenchi di siti web abusati e avvisi sulle frodi in corso.
- Evitate metodi di pagamento insoliti: Siate cauti se vi viene chiesto di inviare fondi tramite bonifico bancario a una località off-shore, o se vi viene chiesto di pagare con criptovalute o altri metodi di pagamento insoliti.
Notizie
Arresti in Europa per una Truffa da 645 Milioni di Euro nel Caso JuicyFields
Tempo di lettura: 2 minuti. Un’operazione coordinata ha portato all’arresto di 9 sospetti nella frode d’investimento JuicyFields da 645 milioni di euro.
Una vasta operazione di polizia, supportata da Europol e Eurojust, ha portato all’arresto di nove sospetti coinvolti nella frode d’investimento “JuicyFields”, una delle più grandi truffe di crowdsourcing legate alla coltivazione di cannabis a scopo medicinale. Gli arresti sono il risultato di un’indagine congiunta che ha coinvolto più di 400 agenti di polizia in 11 paesi.
Dettagli dell’Operazione
Il giorno dell’azione, l’11 aprile 2024, sono stati eseguiti nove mandati di arresto e 38 perquisizioni domiciliari. Durante l’indagine e l’operazione, sono stati sequestrati o congelati beni per un totale di circa 8.921.000 euro, tra cui 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobili. Sono stati inoltre sequestrati veicoli di lusso, opere d’arte, vari oggetti di lusso, nonché un gran numero di dispositivi elettronici e documenti.
Il Caso JuicyFields
JuicyFields è stata pubblicizzata come una piattaforma di crowdsourcing per la coltivazione, la raccolta e la distribuzione di piante di cannabis per uso medicinale. Gli investitori, che dovevano investire almeno 50 euro, erano stati attratti con la promessa di profitti elevati dalla vendita di marijuana a compratori autorizzati. Nonostante le promesse di rendimenti annuali del 100% o più, la piattaforma non ha mai rivelato come avrebbe raggiunto tali risultati. Alla fine, si è rivelato un classico schema Ponzi, dove i soldi degli investitori venivano usati per pagare i rendimenti agli investitori precedenti, piuttosto che per generare profitti legittimi.
Implicazioni Legali e di Sicurezza
L’intera operazione ha richiesto una coordinazione significativa a causa della complessità della frode e della vasta gamma di paesi coinvolti. Il team di investigazione congiunto, guidato dalle autorità di polizia tedesche e spagnole, dalla Gendarmerie francese e supportato da Europol, ha dovuto ricostruire una complessa rete di evidenze digitali per preparare questo ondata di arresti. Un obiettivo ad alto valore, ritenuto uno degli organizzatori principali dello schema, è stato rintracciato nella Repubblica Dominicana e arrestato con la collaborazione delle autorità locali.
Ruolo di Europol
Europol ha avuto un ruolo cruciale nell’indagine, coordinando le operazioni e fornendo supporto analitico su misura. Inoltre, ha condiviso i risultati delle indagini finanziarie e altre informazioni di intelligence con i paesi coinvolti. Il giorno dell’azione, Europol ha dispiegato ufficiali con uffici mobili in varie località globali per assistere con la coordinazione delle misure coercitive legali.
Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nel combattere le frodi online complesse e transnazionali. Inoltre, evidenzia l’importanza per gli investitori di rimanere vigili e scettici di fronte a opportunità d’investimento online che sembrano troppo belle per essere vere.
Truffe online
Truffa dei buoni SHEIN da 300 euro, scopri come proteggerti
Tempo di lettura: < 1 minuto. La truffa dei buoni SHEIN da 300 euro sta facendo nuovamente vittime in Italia, con un’impennata di segnalazioni soprattutto su piattaforme come TikTok. In questo articolo, esploreremo le dinamiche di questa truffa e ti forniremo consigli utili su come difenderti.
Il ritorno della truffa SHEIN
Dopo essere stata affrontata nel corso del 2023, la truffa delle fake gift card SHEIN è tornata a far parlare di sé, con una nuova ondata di attacchi tra marzo e aprile 2024. Questa volta, i truffatori stanno sfruttando i social media per raggiungere le loro vittime.
Come funziona la truffa
I malintenzionati contattano le persone tramite social media, email e WhatsApp, proponendo la possibilità di vincere buoni del valore di 200, 300 o 500 euro spendibili su SHEIN. Tuttavia, dietro queste promesse si cela un inganno: i link forniti reindirizzano a siti falsi che imitano il vero sito di SHEIN. Una volta lì, viene chiesto agli utenti di compilare sondaggi o fornire dati sensibili, con la falsa promessa di ricevere i premi promessi. In realtà, gli hacker possono accedere ai dati delle carte di credito o di debito degli utenti, utilizzandoli per effettuare transazioni non autorizzate.
Come proteggerti
Per evitare di cadere vittima di questa truffa, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo, ricorda che SHEIN non richiede mai pagamenti tramite email, ma solo attraverso la sua applicazione ufficiale. Inoltre, controlla sempre che i contatti da parte di SHEIN avvengano tramite account ufficiali, identificabili dai domini di posta elettronica @shein.com o @sheingroup.com. Infine, evita di cliccare su link inviati da mittenti sospetti e non fornire mai dati sensibili a siti web non affidabili.
Consigli
La truffa dei buoni SHEIN continua a rappresentare una minaccia per gli utenti di internet, ma seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile proteggersi efficacemente. Ricorda sempre di prestare attenzione ai segnali di allarme e di verificare l’autenticità delle comunicazioni prima di fornire qualsiasi tipo di informazione personale online.
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CERT-AgID scopre campagna di Phishing mirata alle PA tramite Email di Outlook
Tempo di lettura: 2 minuti. Il CERT-AgID avverte di una campagna di phishing che prende di mira le PA italiane, cercando di rubare credenziali di Outlook tramite email ingannevoli.
Il CERT-AgID (Centro di Certificazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale) ha rivelato dettagli su una campagna di phishing attualmente in corso, mirata specificamente alle Pubbliche Amministrazioni italiane. L’obiettivo degli aggressori è di sottrarre credenziali di accesso agli account di posta elettronica MS Outlook, camuffando le loro email fraudolente da comunicazioni ufficiali di reparti HR o contabilità.
Metodologia dell’attacco
Le email di phishing inviate fingono di informare i destinatari su presunti aggiustamenti salariali o accessi a buste paga elettroniche. Questo approccio è calcolato per attrarre l’attenzione dei destinatari e convincerli ad agire, aprendo gli allegati o seguendo link dannosi.
Oggetto dell’email: “Avviso di adeguamento delle buste paga di marzo” Allegato: presenta una doppia estensione .pdf.html, indicando un tentativo di mascherare un file HTML come un innocuo PDF.
Indicatori di Phishing
Per riconoscere questi tentativi fraudolenti, il CERT-AgID mette in evidenza alcuni campanelli d’allarme:
- Sollecitazioni all’azione urgente.
- Allegati sospetti con doppie estensioni.
- Richieste di inserimento credenziali.
- Uso di un linguaggio generico e presenza di errori grammaticali.
Meccanismo dell’Allegato
Una volta aperto l’allegato, l’utente viene indirizzato a una pagina di phishing che simula l’aspetto di una legittima richiesta di login, tentando di catturare le credenziali inserite.
Tecniche di Abuso
Gli aggressori hanno abusato dei servizi di Form builder online, come il sito gratuito formester.com, per creare e gestire le pagine di phishing, rendendo più semplice la raccolta delle informazioni inserite dalle vittime.
Indicatori di Compromissione (IoC)
Per assistere le Pubbliche Amministrazioni nella difesa contro queste minacce, il CERT-AgID ha condiviso gli Indicatori di Compromissione rilevati, facilitando l’identificazione e il blocco di ulteriori tentativi di phishing.
Raccomandazioni
Il CERT-AgID sottolinea l’importanza della vigilanza e dell’adozione di buone pratiche di sicurezza, come il controllo accurato di email e allegati, la verifica dell’attendibilità delle richieste di login e l’uso di soluzioni anti-phishing, per proteggere le infrastrutture delle Pubbliche Amministrazioni da questi attacchi.
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