Sommario
Il mondo della tecnologia è in fermento con tre notizie che stanno facendo discutere: Meta affronta una nuova crisi di credibilità interna, TikTok cerca di sopravvivere tra regolamenti incerti e Apple potrebbe tornare a investire in pubblicità su X (ex Twitter), nonostante le polemiche legate alla gestione di Elon Musk.
Questi eventi evidenziano le sfide che le grandi aziende tecnologiche stanno affrontando nel 2025, tra perdita di fiducia, incertezza normativa e strategie di marketing sempre più complesse.
Meta minaccia il licenziamento dei dipendenti che trapelano informazioni… e il memo viene subito divulgato
Meta si trova nuovamente nel mirino per la gestione della trasparenza interna. Durante un recente meeting aziendale, Mark Zuckerberg ha espresso il suo disappunto per le continue fughe di notizie, affermando di voler essere più aperto con i dipendenti, ma di trovarsi costantemente tradito dalle informazioni che finiscono sui media.
Il meeting ha rivelato diversi aspetti controversi, tra cui:
- La fine dei programmi di Diversità, Equità e Inclusione (DEI).
- Modifiche alle policy sui discorsi d’odio, che permetterebbero espressioni discriminatorie precedentemente vietate.
- Licenziamenti mirati per ridurre il numero di dipendenti considerati poco produttivi.
Subito dopo la riunione, il capo della sicurezza Guy Rosen ha inviato un memo interno minacciando il licenziamento immediato per chiunque trapelasse informazioni riservate. Il risultato? Quel memo è stato immediatamente divulgato alla stampa, scatenando l’ironia dei media e l’ennesimo danno reputazionale per Meta.
Zuckerberg ha commentato la situazione con una frase lapidaria:
“Noi cerchiamo di essere trasparenti, ma tutto quello che diciamo finisce online. È frustrante.”
L’episodio dimostra come Meta stia affrontando una crescente crisi di fiducia interna, con dipendenti che evidentemente non si sentono più in dovere di mantenere riservate le informazioni aziendali.
TikTok resiste, ma il futuro è incerto per i creator
Dopo essere stato brevemente sospeso a livello globale, TikTok è tornato online e ha recuperato gran parte del traffico. Tuttavia, i dati rivelano che gli accessi sono ancora inferiori del 10% rispetto al periodo pre-crisi, segno che alcuni utenti potrebbero aver abbandonato la piattaforma.
La vera incognita riguarda il futuro dell’app: nonostante la ripresa, la legislazione statunitense e le tensioni geopolitiche continuano a mettere TikTok a rischio di divieto. Anche se l’ex presidente Donald Trump ha momentaneamente sospeso l’esecuzione del ban per 75 giorni, il rischio di chiusura rimane reale.
I content creator stanno quindi correndo ai ripari. Molti di loro stanno tentando di trasferire la loro audience su piattaforme alternative come YouTube Shorts e Instagram Reels, ma non tutti hanno avuto successo.
Ad esempio, il creator Noah Glenn Carter, con quasi 10 milioni di follower su TikTok, ha dichiarato di non riuscire a replicare lo stesso engagement su Instagram e YouTube, dove le sue visualizzazioni sono molto più basse.
Un altro influencer, Dylan Lemay, ha adottato una strategia più pragmatica:
“La prima volta che hanno minacciato di chiudere TikTok ho capito che dovevo diversificare. Ora sono preparato a qualsiasi scenario.”
Il problema principale è che TikTok ha creato un ecosistema unico, con un algoritmo che favorisce contenuti virali in modo molto più efficace rispetto alle altre piattaforme. Se dovesse chiudere, molti creator si troverebbero senza una fonte di reddito stabile, con difficoltà a spostare il loro pubblico altrove.
Nel frattempo, TikTok continua ad attirare investimenti pubblicitari e a lavorare per rassicurare utenti e inserzionisti, ma l’incertezza rimane il principale problema della piattaforma.
Apple potrebbe tornare a fare pubblicità su X, nonostante le polemiche
Secondo un nuovo report del Wall Street Journal, Apple avrebbe avviato trattative con X (ex Twitter) per tornare a investire in pubblicità sulla piattaforma di Elon Musk.
Apple aveva sospeso la pubblicità su X nel 2023, dopo che Musk aveva pubblicato contenuti antisemiti e a causa del crescente problema di contenuti estremisti accostati agli annunci pubblicitari. Tuttavia, negli ultimi mesi, Apple avrebbe rivalutato la sua posizione, insieme ad altre grandi aziende come Amazon, che starebbero aumentando il budget pubblicitario sulla piattaforma.
Questa decisione potrebbe essere motivata da due fattori principali:
- X sta lottando finanziariamente: Musk ha ammesso che la crescita degli utenti è stagnante e che la società sta a malapena raggiungendo il pareggio di bilancio. Un ritorno degli investitori pubblicitari potrebbe garantire una stabilità maggiore alla piattaforma.
- Pressioni politiche: Musk ha un forte legame con l’amministrazione Trump e con alcuni legislatori statunitensi, il che potrebbe influenzare le decisioni di aziende come Apple, che devono bilanciare interessi commerciali e considerazioni etiche.
Nonostante ciò, la possibilità che Apple torni su X è altamente controversa, soprattutto considerando le recenti polemiche su Musk. La comunità LGBTQ+ e gruppi per i diritti civili hanno già espresso preoccupazioni sul fatto che Apple possa finanziare indirettamente una piattaforma che ha permesso la diffusione di discorsi d’odio.
Apple dovrà quindi decidere se il ritorno su X vale il rischio reputazionale, specialmente considerando che le sue politiche aziendali hanno sempre promosso inclusività e responsabilità sociale.
Le ultime vicende di Meta, TikTok e Apple evidenziano quanto sia difficile per le Big Tech navigare tra scandali interni, regolamentazioni incerte e strategie pubblicitarie rischiose.
- Meta sta affrontando una crescente sfiducia interna, con fughe di notizie che mettono in discussione la trasparenza aziendale.
- TikTok è sopravvissuto alla minaccia di chiusura, ma il futuro rimane incerto per i suoi creator, che faticano a ricostruire il proprio pubblico altrove.
- Apple valuta il ritorno della pubblicità su X, ma dovrà fare i conti con il possibile danno alla sua immagine pubblica.
Questi eventi dimostrano che anche le aziende più potenti devono affrontare sfide complesse, bilanciando strategie di crescita con reputazione e responsabilità sociale. Il 2025 si preannuncia come un anno decisivo per il futuro di molte di queste piattaforme.