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Xiaomi ha annunciato una serie di novità che definiscono la strategia 2025 dell’azienda, spaziando tra dispositivi flagship, aggiornamenti software e rinnovamento del comparto laptop. Il marchio prosegue nel posizionarsi come riferimento per utenti esigenti ma attenti al prezzo, con prodotti capaci di sfidare i top di gamma e un sistema operativo proprietario – HyperOS – sempre più maturo e orientato alla stabilità. In Cina, l’arrivo del nuovo Redmi K80 Ultra, del Redmi Book 14 Ryzen Edition 2025, e dei primi test su HyperOS 2.3 basato su Android 16, rappresentano una direzione chiara verso prestazioni elevate, personalizzazione avanzata e ottimizzazione AI.
Redmi K80 Ultra: specifiche da flagship, prezzo da medio gamma
Redmi ha confermato l’imminente lancio del K80 Ultra, posizionato nella fascia dei ¥3.000 (circa 380 euro). Si tratta di un dispositivo pensato per utenti power user, con caratteristiche tipiche dei top di gamma ma a un prezzo significativamente più basso.

Le specifiche tecniche attese includono:
- Display OLED LTPS da 6,8″, risoluzione 1.5K e lettore d’impronte ultrasonico
- MediaTek Dimensity 9400 Plus, chip di punta per il secondo semestre 2025
- Batteria da 7.500 mAh con ricarica cablata a 120W
- Telaio in metallo, per migliore dissipazione termica e qualità percepita
- Tripla fotocamera da 50 MP, altoparlanti stereo simmetrici, motore di vibrazione gaming custom
La presenza di certificazione IP68 e la possibile distribuzione globale con il nome Xiaomi 15T Pro fanno del K80 Ultra uno dei dispositivi più completi della fascia alta, capace di contrastare rivali ben più costosi. Il device resta, per ora, un’esclusiva del mercato cinese.
Redmi Book 14 Ryzen 2025: ultraportatile economico con AMD Ryzen 7000

Accanto agli smartphone, Xiaomi rinnova anche la sua linea di notebook, annunciando il Redmi Book 14 Ryzen Edition 2025. Si tratta di un laptop compatto e bilanciato, pensato per studenti, professionisti e utenti quotidiani, con configurazioni basate su Ryzen 5 7535H (6 core) o Ryzen 7 7735H (8 core, fino a 4.75 GHz).

I punti salienti:
- Peso 1,35 kg, spessore 15,9 mm, struttura con cerniere metalliche CNC
- Display da 14” 1920×1200 con copertura 100% sRGB
- 16 GB LPDDR5 RAM (6400 MT/s), SSD 512 GB con slot M.2 libero
- Batteria da 56 Wh, autonomia fino a 20 ore e ricarica rapida 68W via USB-C
- Ampia connettività: USB-C, USB-A, HDMI 2.1, jack audio

Disponibile solo in Cina, il prezzo varia da circa 315 euro (Ryzen 5) a 376 euro (Ryzen 7), rendendolo competitivo rispetto a ultrabook simili.
HyperOS 2.2: personalizzazione avanzata, nuova UI camera e AI potenziata
L’aggiornamento HyperOS 2.2, previsto entro un mese per i top di gamma Xiaomi, introduce funzionalità avanzate di personalizzazione, una nuova interfaccia fotocamera e una gestione più intelligente delle notifiche e dei dati personali grazie a Super XiaoAi Memory.
Novità principali:
- Personalizzazione dei collegamenti rapidi nella schermata di blocco (torcia, calcolatrice, note, sveglia, ecc.)
- Maggiore controllo sulla barra di stato: visibilità selettiva di Bluetooth, sveglia, batteria di accessori, ecc.
- Super XiaoAi Memory consente di salvare indirizzi, eventi, ID e pagine web tramite comandi vocali o testo
- Modalità notte automatica in fotocamera e cambio colore UI per modelli recenti
- Temi compatibili per funzioni avanzate: solo Classic e Borderless per ora
Queste aggiunte indicano un salto qualitativo nel dialogo tra utente e sistema, con maggiore attenzione all’ergonomia, alle abitudini personali e alla privacy.
HyperOS 2.3: primo test su Android 16 e focus su performance
Mentre la versione 2.2 si concentra su funzionalità visibili e personalizzazione, HyperOS 2.3 rappresenta una transizione silenziosa ma significativa verso Android 16. Xiaomi ha iniziato i test interni in Europa e mercati globali sui dispositivi Xiaomi 15, spingendo firmware con tag regionali differenziati per Cina, Europa e versione internazionale.

A differenza degli aggiornamenti precedenti, HyperOS 2.3 non introduce nuove funzionalità personalizzate, almeno nella fase iniziale. Al contrario, si tratta di una versione focalizzata sull’integrazione piena di Android 16, con particolare attenzione a stabilità, fluidità e ottimizzazione energetica. Gli utenti che hanno già ricevuto le prime build confermano una maggiore reattività del sistema, animazioni più fluide e minore latenza nelle transizioni.
Questa strategia, meno vistosa ma più solida, rappresenta una svolta nel rapporto tra Xiaomi e il codice base Android. Invece di sovrascrivere l’esperienza stock con modifiche invasive, HyperOS 2.3 sposa un approccio modulare, lasciando spazio a personalizzazioni progressive. È una scelta in controtendenza rispetto alla corsa al “branding AI”, ma che sottolinea la maturazione del sistema operativo proprietario di Xiaomi.
Differenze strategiche tra HyperOS 2.2 e 2.3: maturità contro innovazione visiva
Il confronto tra HyperOS 2.2 e 2.3 evidenzia due traiettorie complementari nella roadmap Xiaomi. La prima release si rivolge all’utente finale, con nuove interfacce, funzioni visibili e strumenti basati su AI. La seconda, più tecnica, poggia le fondamenta per il salto generazionale Android 16, garantendo compatibilità, fluidità e una base uniforme per futuri aggiornamenti.
Non si tratta di una dicotomia tra estetica e sostanza, ma di una distribuzione temporale degli aggiornamenti, in cui prima si introduce il livello visivo e funzionale, poi si consolida il motore sottostante. In questo senso, Xiaomi si avvicina al modello a doppio binario già adottato da altri grandi produttori Android.
Xiaomi adotta un modello stratificato di sviluppo OS
Il ciclo di aggiornamento 2025 di HyperOS segna una svolta metodologica. L’azienda abbandona il rilascio monolitico per adottare un modello stratificato, che separa il layer UX/UI (HyperOS 2.2) da quello sistemico (HyperOS 2.3). Questo approccio offre numerosi vantaggi: maggiore controllo sulla compatibilità hardware, aggiornamenti più frequenti e una migliore capacità di adattamento al codice base Android. Inoltre, evita frammentazioni, specialmente nelle fasce medio-alte del catalogo Xiaomi, dove la standardizzazione è essenziale per garantire supporto a lungo termine.