Sommario
Huawei continua a diversificare la propria offerta nel 2025, puntando su due fronti distinti del mercato: da un lato la gamma entry-level, accessibile e ricca di funzionalità essenziali, dall’altro un ritorno nella fascia premium con innovazioni fotografiche avanzate. Il Nova Y73 rappresenta la proposta economica, mentre il Pura 80 Pro promette di ridefinire la fotografia mobile con un comparto tecnico proprietario. L’azienda cinese conferma così la volontà di riposizionarsi in modo solido, nonostante le restrizioni commerciali internazionali ancora in vigore.
Huawei Nova Y73: batteria da 6.620 mAh, display 90 Hz e design collaudato
Il Nova Y73 è la versione globale dell’Huawei Enjoy 80. Pensato per utenti alla ricerca di un’esperienza fluida e autonomia estesa a un prezzo contenuto, il dispositivo adotta una batteria da 6.620 mAh con ricarica rapida a 40W, sufficiente per garantire più di un giorno di utilizzo continuo.

Il display è un pannello LCD da 6,67 pollici, risoluzione HD+ e refresh rate a 90 Hz, con luminosità di picco fino a 1.000 nit, efficace anche sotto la luce diretta del sole. Sul retro si trova una fotocamera principale da 50 MP f/1.8, accompagnata da un sensore secondario di cui non sono stati rivelati i dettagli. La fotocamera frontale è da 8 MP con foro centrale.

Il SoC utilizzato è il Kirin 710A, un chip a 14 nm introdotto nel 2018, che offre prestazioni basilari ma affidabili per le attività quotidiane. Sono disponibili 8 GB di RAM e 128/256 GB di storage, espandibili. Il telefono include una serie di funzioni extra insolite nella fascia economica: pulsante laterale “Enjoy X Key” personalizzabile, NFC, jack audio, porta IR e certificazione IP64.

Il sistema operativo è EMUI 12, privo dei servizi Google, ma compatibile con le app più comuni tramite AppGallery e soluzioni alternative.
Huawei Pura 80 Pro: tripla fotocamera RYYB da 50 MP e sensore da 1 pollice

Con il Pura 80 Pro, Huawei torna a competere nel settore premium con un focus chiaro sulla fotografia avanzata. Il dispositivo integra un sensore principale da 50 MP con architettura RYYB su dimensione 1 pollice, sviluppato internamente dall’azienda. La sostituzione dei classici filtri RGB con RYYB (Red-Yellow-Yellow-Blue) consente una maggiore sensibilità alla luce, migliorando nettamente le performance in ambienti scarsamente illuminati.

Anche il sensore ultra-grandangolare e il periscopico telefoto, entrambi da 50 MP, utilizzano lo stesso filtro RYYB, offrendo luminosità e coerenza cromatica tra le diverse ottiche. L’intero comparto è pensato per fotografi mobili esigenti, interessati a riprese notturne, panoramiche estese e zoom ottico di alta qualità.
Lo schermo è un OLED LTPO da 6,78 pollici, risoluzione 1.5K, con refresh rate dinamico che varia a seconda del contenuto, ottimizzando i consumi senza sacrificare la fluidità. Il design è curato, con materiali premium e linee eleganti che riprendono la tradizione estetica Huawei.
Ritorno alla verticalizzazione hardware-software e sensoristica proprietaria
Huawei riafferma la propria filosofia di sviluppo verticale integrando componentistica proprietaria come il sensore RYYB e il SoC Kirin, accanto a un’interfaccia ottimizzata come EMUI 12. Questo approccio permette di massimizzare l’efficienza tra hardware e software, superando le limitazioni imposte dalle sanzioni commerciali. In particolare, l’impiego di sensori interamente sviluppati in-house rappresenta una svolta nel mercato mobile, dove la dipendenza da fornitori terzi per le ottiche ha storicamente limitato l’innovazione. Huawei dimostra che è possibile riacquisire autonomia tecnologica anche in settori critici come imaging e semiconduttori, ponendosi come esempio per altri attori in contesti geopolitici complessi.