Nel 2025 Samsung si muove lungo una linea sottile che separa le grandi promesse hardware da un’esecuzione software non sempre all’altezza. Tra i numerosi dispositivi in uscita – dal pieghevole Galaxy Z Fold 7 al futuro Galaxy S28 – emergono segnali chiari di progresso nell’ingegneria dei componenti, affiancati però da ritardi nell’integrazione AI e limiti nelle specifiche energetiche. Le indiscrezioni confermano l’avvicinamento della ricarica wireless Qi2.2, l’uso di SoC Snapdragon 8 Elite e un’espansione delle ambizioni di Samsung nel settore automobilistico. Ma a tutto ciò si contrappongono criticità nella UI e nella gestione strategica dell’ecosistema.
Galaxy Z Fold 7: display maggiori ma batteria invariata
Il Galaxy Z Fold 7 sarà dotato di un display esterno da 6,49 pollici e di uno schermo pieghevole da 8,00 pollici, confermando le dimensioni del modello Special Edition. Si tratta di un incremento rispetto ai 6,3 e 7,6 pollici del Fold 6. Tuttavia, la batteria rimane da 4400 mAh, sollevando dubbi sulla durata effettiva, mitigati solo parzialmente dall’introduzione del SoC Snapdragon 8 Elite, più efficiente del Gen 3.

Le capacità di ricarica non subiscono invece miglioramenti sostanziali: 25W cablato e 15W wireless, identici al modello precedente. È confermata però la compatibilità con lo standard Qi 2.1.0, che introduce magneti per l’allineamento della ricarica wireless, funzionalità già attiva anche sul Galaxy Z Flip 7.
Galaxy Z Flip 7 FE: pieghevole “economico” a 750 dollari

Accanto ai flagship, Samsung introdurrà una variante “Fan Edition” del Flip 7, con prezzo previsto intorno ai 750 dollari (~687 euro). Anche questa versione supporterà il protocollo Qi2 per la ricarica wireless e dovrebbe mantenere la cerniera Flex e lo schermo esterno interattivo, pur sacrificando componenti come il vetro Ultra Thin Glass o fotocamere flagship. Il posizionamento aggressivo mira a democratizzare l’accesso al form factor pieghevole, consolidando la leadership di Samsung nel segmento foldable.
Galaxy S28: le vere innovazioni fotografiche posticipate al 2026
Secondo informazioni interne trapelate in Corea, le principali novità hardware nella fotografia mobile arriveranno solo con la serie Galaxy S28. Al contrario, la gamma Galaxy S26 non presenterà modifiche sostanziali nei sensori rispetto ai modelli S24. Il salto di qualità sarà affidato al nuovo sensore ISOCELL HP9 da 200MP, accompagnato da una lente in vetro da 1 mm sviluppata in collaborazione con Corning per aumentare la trasmissione luminosa e la nitidezza ottica.
Samsung adotterà inoltre un nuovo algoritmo per la multi-frame fusion nei sensori teleobiettivo, con l’obiettivo di ridurre il rumore e aumentare la precisione del dettaglio a lungo raggio, probabilmente sfruttando le capacità computazionali del futuro Snapdragon 8 Gen 4 o Exynos 2500+.
Samsung e l’automotive: chip di nuova generazione per guida autonoma e infotainment
Parallelamente allo sviluppo mobile, Samsung starebbe progettando una nuova serie di semiconduttori automotive, destinati a processori per l’infotainment e per la guida assistita avanzata (ADAS). Questi chip sarebbero realizzati su nodo a 5nm e competerebbero direttamente con soluzioni Qualcomm e MediaTek. La divisione Samsung Foundry e System LSI è coinvolta nel design, mentre i chip sarebbero destinati a produttori cinesi come BYD e Geely, consolidando la presenza di Samsung nel comparto auto connessa.
Galaxy S25 e Starlink: messaggistica satellitare attiva in Australia

In collaborazione con Telstra e Starlink, Samsung ha attivato il supporto alla messaggistica via satellite sulla serie Galaxy S25, a partire dal mercato australiano. Il sistema utilizza i satelliti Starlink V2 per inviare SMS e dati leggeri anche in assenza totale di rete cellulare. Il servizio è accessibile dal pannello SOS del sistema e rientra nella strategia Samsung per incrementare la resilienza e l’autonomia dei propri dispositivi in contesti outdoor o emergenziali.
AI e software: l’integrazione mancata con Google e l’occasione persa
In un editoriale critico pubblicato su SamMobile, si evidenzia come Samsung e Google abbiano fallito nel coordinamento delle proprie piattaforme AI. In particolare, il rollout delle nuove funzionalità Galaxy AI, come la trascrizione intelligente o il riconoscimento contestuale, risulta frammentato tra modelli, regioni e versioni di Android.
Molti utenti lamentano assenza di coerenza tra dispositivi Pixel e Galaxy nella disponibilità delle feature promesse a gennaio 2025. Alcune dipendono da aggiornamenti di app Google, altre da patch Samsung, rendendo il tutto confuso e dispersivo per l’utenza finale. Una mancanza che contrasta con il marketing congiunto delle due aziende e che, a pochi mesi dal lancio di Android 16 e One UI 8, richiede una correzione strategica nell’approccio all’intelligenza artificiale distribuita.