Aggiornamenti Linux: kernel 6.16, GNU Linux-libre e Plasma 6.4.3

di Michele Sesti matricedigitale.it
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Il Linux kernel 6.16 introduce innovazioni significative, mentre il GNU Linux-libre 6.16 elimina componenti proprietari e KDE Plasma 6.4.3 ottimizza l’ambiente desktop su Wayland. Gli sviluppatori del kernel principale aggiungono supporto per hardware avanzato e migliorano le prestazioni dei filesystem. Linus Torvalds guida il rilascio con enfasi su stabilità e nuove funzionalità. Il progetto GNU Linux-libre adatta il kernel per garantire completa libertà software, rimuovendo blob binari e driver non liberi. Gli utenti più esperti apprezzano queste versioni per l’adozione in sistemi puri. KDE Plasma 6.4.3 corregge bug e raffina l’interfaccia grafica con miglioramenti mirati alla scalatura automatica. Queste release rappresentano progressi importanti per l’ecosistema open source.

Novità nel Linux kernel 6.16

Il team di sviluppo rilascia il Linux kernel 6.16 con il supporto iniziale per le Intel Trusted Domain Extensions, rafforzando così la sicurezza su piattaforme Intel. Tra le novità più tecniche spiccano l’integrazione di Intel APX per estensioni avanzate di performance, il supporto per USB offload su dispositivi audio e l’introduzione dell’invio di coredump via socket AF_UNIX. La nuova allocazione memoria con interleaving ponderato automatico migliora la gestione delle risorse, mentre il supporto per path TCP TX e zero-copy nelle trasmissioni di rete riduce l’overhead. Sul fronte grafico, il driver nouveau ora supporta GPU NVIDIA Hopper e Blackwell, e il controllo HD-audio via ACPI è migliorato per dispositivi NVIDIA. Il kernel include il supporto a Intel Auto Counter Reload, chiavi hardware-wrapped per fscrypt, e acceleratori Intel QAT per decompressione DEFLATE nel filesystem EROFS. Altri aggiornamenti hardware includono AMD ACP 7.x, Intel AVS esteso, e il driver Tegra264 in ADMA. Nel contesto CPU, viene introdotto un servizio systemd per cpupower e il supporto al filesystem XFS per scritture atomiche large. Il filesystem EXT4 include ora large folio per file regolari, migliorando l’I/O. Il system call futex ora utilizza hash locale per processi, ottimizzando la sincronizzazione. Nessun componente è stato deprecato in questa release. Le prestazioni aumentano grazie a Intel APX e alle nuove strategie di allocazione. La sicurezza beneficia di estensioni hardware crittografiche, mentre i miglioramenti sui filesystem garantiscono maggiore efficienza e integrità. Gli utenti scaricano il kernel da kernel.org, con l’integrazione nelle distribuzioni prevista a breve. Il merge window per la 6.17 è aperto, mentre la release candidate è attesa per agosto 2025. Il rilascio stabile è previsto per settembre.

Dettagli su GNU Linux-libre 6.16

Il progetto GNU Linux-libre annuncia la versione 6.16 derivata dal Linux kernel 6.16, ripulita da tutti i blob binari. Gli sviluppatori eliminano driver non liberi e riferimenti a firmware proprietari, mantenendo un sistema coerente con i principi della libertà software. Tra i componenti ripuliti vi sono driver per Intel QAT 6xxx crypto, sensori ST vd55g1, Wi-Fi ath12k AHB, Aeonsemi AS21xxx, e driver Ethernet per MediaTek. Vengono rimossi blob inline nei file devicetree ARM64 Qualcomm e MediaTek, e documenti per il caricamento microcode Intel vengono adattati. Anche il supporto grafico, attraverso driver Nouveau e AMD GPU, riceve aggiornamenti deblob. Altri driver come Realtek r8169, Qualcomm Iris/Venus, Mediatek mt7996, Texas Instruments tas2781, e Renesas R-Car gen4 PCIe sono stati puliti. Fix per build con Rust e firmware loader vengono inclusi. Il kernel GNU Linux-libre mantiene tutte le funzionalità del mainline compatibili con il rispetto delle licenze libere. Gli utenti possono installare il kernel accanto alla versione standard. I pacchetti .deb e .rpm sono disponibili tramite progetti come Freesh e RPM Freedom. Il codice sorgente viene fornito in tarball compressi. La community coordina lo sviluppo con l’upstream principale, mentre le mailing list discutono novità e problemi tecnici. L’assenza di blob limita alcuni dispositivi ma garantisce un ambiente completamente libero. Documentazione, tool di compilazione e script GRUB facilitano la configurazione multi-kernel. Il progetto è sostenuto dalla FSFLA e continua a crescere tra utenti attenti alla purezza del software.

Miglioramenti in KDE Plasma 6.4.3

Il progetto KDE rilascia Plasma 6.4.3 come aggiornamento maintenance, due settimane dopo la versione 6.4.2. I miglioramenti si concentrano principalmente sull’ambiente Wayland, con particolare attenzione alla scalatura automatica dello schermo, che ora viene arrotondata verso il basso al 100% per garantire coerenza visiva. L’app Welcome Center guadagna in accessibilità, mentre l’effetto magnifier KWin permette un ingrandimento massimo più flessibile. Le notifiche ora mostrano byte raw nei trasferimenti file, e il widget Minimize All Windows torna a funzionare correttamente su X11. L’opzione “Activate and Raise” su Wayland ora ignora il clic quando è visibile un tooltip. Il codice del lock screen è stato adattato per i cambiamenti Qt, migliorando la gestione dell’interfaccia e dei prompt. Diversi bug vengono risolti: finestre create in modalità speciale ora appaiono correttamente, il focus viene mantenuto dopo lo switch di attività, e il ridimensionamento con scalatura frazionale risulta più preciso. Crash noti legati a Alt+Tab su giochi, uso della penna tablet e gestione RDP sono stati eliminati. Il supporto a Orca screen reader migliora, mentre i pop-up Plasma sono ora più compatibili con app GTK 4. Il rilascio fa parte della serie 6.4, con la versione 6.4.4 attesa per agosto 2025. La stabilità cresce, l’accessibilità viene migliorata e l’integrazione con Wayland si rafforza. Gli utenti possono aggiornare tramite i repository delle principali distribuzioni GNU/Linux. Le configurazioni personalizzate beneficiano dei fix, mentre la community contribuisce al test delle release candidate. KDE Plasma continua a distinguersi per innovazione e usabilità, mantenendo compatibilità con X11 e affinando l’esperienza su Wayland. Il processo di deblobbing in GNU Linux-libre 6.16 implica la rimozione sistematica di richieste a firmware binari dai driver del kernel. Attraverso script automatici, vengono individuati e sostituiti i riferimenti proprietari con alternative libere o con la rimozione completa del codice. Per driver come ath12k, le sequenze di caricamento firmware vengono modificate per mantenere la funzionalità base senza infrangere la libertà dell’utente. Nel caso del Intel QAT, i blob inline vengono identificati ed eliminati, mentre i documenti relativi al microcode vengono riscritti per rimuovere ogni dipendenza. Questo consente la compilazione di un kernel libero senza componenti non trasparenti. Gli utenti possono verificare l’integrità con strumenti forniti dalla FSFLA. Le conseguenze tecniche includono maggiore purezza del software, minore compatibilità hardware ma prestazioni equivalenti laddove le componenti siano supportate.

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