Sommario
Windows 11 si evolve con nuove build Insider Preview che introducono funzionalità avanzate nei canali Dev e Beta, mentre Bing migliora l’indicizzazione grazie all’uso intelligente di sitemaps e del protocollo IndexNow per garantire contenuti sempre aggiornati nelle ricerche basate su AI-powered search. Le build 26200.5733 (Dev) e 26120.5733 (Beta), rilasciate il 1 agosto 2025, integrano correzioni critiche, nuovi toggle di accesso e feature visive in File Explorer, mentre Bing rafforza la propria architettura semantica e crawling AI mediante metadati precisi nei file XML. Questa convergenza tra sistema operativo e search engine rappresenta una strategia Microsoft sempre più unificata.
Novità principali nella build Dev 26200.5733
La build 26200.5733 per il Dev Channel introduce numerose migliorie visive e funzionali. Basata su Windows 11 versione 25H2, questa release attiva nuove feature tramite pacchetto di abilitazione, con rollout controllati via toggle in Settings. Le novità includono l’apparizione di icone persona accanto ai file recenti nella colonna Activity per utenti con account Entra ID, e l’apertura della Live Persona Card di Microsoft 365 al click o hover.

Tra i bugfix principali, Microsoft ha corretto crash del menu Start, problemi con le anteprime della taskbar, errori nei widget nella schermata di blocco, e malfunzionamenti nei gesti multi-finger del touchpad. Rimossi inoltre i riferimenti alla cronologia Bing in Privacy & Security, ora gestiti da link esterni. Problemi ancora noti includono rollback con errore 0x80070005, crash associati a dao360.dll, categorie alfabetiche vuote nel menu Start e malfunzionamenti nei colori di File Explorer in dark mode. Alcune funzionalità risultano instabili su ARM64 e richiedono reinstallazioni da ISO.
Novità principali nella build Beta 26120.5733
La build 26120.5733 per il Beta Channel replica molte delle funzionalità presenti nella Dev, ma si basa su Windows 11 versione 24H2. Anche qui le icone persona in File Explorer e la rimozione della voce cronologia Bing sono operative, così come i fix per Start menu, anteprime della taskbar e widget bloccati. Il rollout segue una logica di Controlled Feature Rollout, partendo da un sottoinsieme di utenti e ampliandosi su base progressiva. Toggle in Settings consente di abilitare l’accesso anticipato, ma alcune funzionalità possono essere rimosse prima del rilascio stabile. Anche in questo canale persistono problemi legati a rollback, bug dei controller Xbox via Bluetooth, crash nelle live captions e latenze su Copilot+ PC.
Confronto Dev vs Beta Channel
Feature/Fix | Dev Channel (26200.5733) | Beta Channel (26120.5733) |
---|---|---|
File Explorer icone persona | Attivo (Entra ID + Live Persona Card) | Attivo (Entra ID + Live Persona Card) |
Cronologia Bing in Settings | Rimossa | Rimossa |
Fix Start menu | Applicato | Applicato |
Fix anteprime taskbar | Corretto slide mouse | Corretto slide mouse |
Fix widget lock screen | Risolto | Risolto |
Fix touchpad multi-finger | Funziona | Funziona |
Bug rollback 0x80070005 | Presente | Presente |
Bug dao360.dll | Crash app | Crash app |
Colori File Explorer dark mode | Errati | Errati |
Live captions su Copilot+ | Crash in traduzione | Crash in traduzione |
Bug controller Xbox | Bugcheck via Bluetooth | Bugcheck via Bluetooth |
Versione base | 25H2 | 24H2 |
Evoluzione delle sitemap in AI-powered search su Bing
Contemporaneamente, Microsoft ha aggiornato il supporto alle sitemaps nel contesto dell’indicizzazione tramite AI-powered search. Bing sfrutta ora i tag lastmod nei file XML per determinare la freshness del contenuto e prioritarizzare il recrawling. I webmaster devono fornire timestamp precisi nel formato ISO 8601, come 2004-10-01T18:23:17+00:00
. Le sitemap possono contenere fino a 50.000 URL per file, essere compresse in formato .gz e referenziate nel robots.txt
tramite Sitemap: https://example.com/sitemap.xml
. In alternativa, un file sitemapindex
può aggregare fino a 50.000 sitemaps secondarie, per una copertura teorica fino a 2,5 miliardi di URL e scalabilità a 2,5 trilioni di URL per dominio. Bing ignora tag opzionali come changefreq e priority, concentrandosi esclusivamente su loc
e lastmod
. Il motore valuta se l’URL è stato aggiornato rispetto all’ultimo crawling, attivando l’indicizzazione intelligente. Errori nei file sitemap vengono evidenziati in Bing Webmaster Tools, insieme a strumenti per la validazione semantica, stato delle submissioni e tempo dell’ultima lettura.
Best practices per l’uso delle sitemap nel contesto AI
Per ottenere una maggiore visibilità su Bing Copilot e nei risultati AI-generated, i webmaster devono seguire precise best practices. La chiave è fornire un lastmod affidabile che rifletta la modifica reale del contenuto e non semplicemente la generazione automatica del file sitemap. L’uso di IndexNow in combinazione alle sitemaps consente la notifica in tempo reale dei cambiamenti, accelerando il recrawling da parte di Bing. La compressione dei file sitemap (.gz), la referenziazione da robots.txt e la suddivisione in più file per grandi siti aiutano a ottimizzare la banda, garantendo al tempo stesso copertura completa. La sezione “Sitemaps” in Bing Webmaster Tools consente un monitoraggio preciso e rapido. L’aggiornamento di luglio 2025 ha rafforzato l’enfasi su queste tecniche, rendendo le sitemap una componente fondamentale della discoverability in ambienti AI-driven.
Implicazioni per webmaster e Insider Microsoft
Da una parte, gli Insider testano le build 24H2 e 25H2 contribuendo alla stabilità del sistema operativo, segnalando bug tramite il Feedback Hub e provando funzioni come il Live Persona Card. Dall’altra, i webmaster ottimizzano i propri siti per la nuova logica AI di Bing, adottando sitemap strutturate, aggiornamenti frequenti e notifiche IndexNow. Questa convergenza rafforza l’ecosistema Microsoft: mentre Windows 11 evolve con build parallele, Bing definisce nuovi standard per l’indicizzazione basata su AI. I webmaster devono adattarsi a questi cambiamenti per mantenere la visibilità nelle risposte Copilot. Gli Insider, invece, abilitano feature instabili via toggle, aiutando a identificare regressioni, crash e vulnerabilità ancora aperte.
Dettaglio tecnico: implementazione del tag lastmod
Il campo lastmod
, parte integrante del protocollo sitemaps.org, rappresenta un timestamp ISO 8601 che Bing utilizza per decidere se un URL necessita di essere recrawled. Il formato richiede l’inclusione dell’orario UTC con offset, ad esempio 2025-08-01T14:12:00+00:00
. Bing confronta questo valore con la data dell’ultimo crawling memorizzata nel proprio index: se lastmod
risulta più recente, l’URL viene selezionato per aggiornamento prioritario. Il motore ignora eventuali valori inconsistenti, ma raccomanda precisione assoluta per evitare penalizzazioni nel ranking AI. Il campo lastmod
non deve riflettere la rigenerazione della sitemap, ma la reale modifica semantica del contenuto.