Sommario
Le distro Linux continuano a innovare nel panorama delle soluzioni leggere e performanti, con PorteuX 2.2 e 4MLinux 49.0 che introducono kernel aggiornati, supporto hardware esteso e interfacce desktop ottimizzate per l’uso su sistemi portatili e hardware modesto. PorteuX, basata su Slackware, evolve con kernel Linux 6.16, supporto a GNOME 48.3 come ambiente principale e l’integrazione di SquashFS multi-threading per migliorare velocità e responsività. 4MLinux, invece, adotta kernel 6.12 LTS, un parco software ampio e driver aggiornati per grafica, audio e connettività, mantenendo la leggerezza garantita da JWM. Entrambe le distribuzioni si focalizzano su prestazioni elevate, usabilità in ambienti live, e supporto per architetture 64-bit, consolidando il loro ruolo tra le opzioni più agili del mondo Linux.
PorteuX 2.2: ottimizzazioni kernel e ambienti
La nuova release PorteuX 2.2 porta significative ottimizzazioni nel kernel 6.16, attivando CONFIG_SQUASHFS_DECOMP_MULTI_PERCPU per decompressione multi-thread, che riduce drasticamente i tempi di caricamento dei file compressi in ambienti live. Gli sviluppatori hanno inoltre rimosso driver legacy, migliorando la stabilità e la compatibilità con hardware moderno. Sono state introdotte build flags con LTO (Link Time Optimization) che riducono la dimensione complessiva dei binari, migliorando anche l’efficienza in fase di esecuzione. Il modulo 001-core ora include btrfs per la gestione avanzata del file system, mentre libxcvt diventa una dipendenza fondamentale in 002-gui per l’uso corretto di Xorg. PorteuX adotta inoltre wlr-randr e wlrctl per il supporto a Wayland, e Wayland-utils per diagnostica grafica.

Il supporto desktop si estende oltre GNOME 48.3, con KDE Plasma 6.4.2, Xfce 4.20, Cinnamon 6.4.10, MATE 1.28.2, LXQt 2.2 e LXDE 0.11.1, offrendo esperienze utente diversificate, tutte ottimizzate per consumi ridotti e compatibilità con ambienti live. Tra le novità più tecniche spiccano: aggiornamenti a Papers per lettura PDF, nuove opzioni nel comando deactivate con parametro --force
, patch estetiche su icone e immagini di sistema, miglioramenti VSync per NVIDIA via xpresent e ottimizzazioni su KRunner, lockscreen e rendering con driver Nouveau.
4MLinux 49.0: supporto Bcachefs e nuove app
La versione 4MLinux 49.0 punta su stabilità LTS grazie al kernel 6.12 e a una serie di pacchetti aggiornati orientati all’usabilità generale. L’integrazione con Mesa 25.1 migliora la compatibilità grafica, mentre l’introduzione del file system Bcachefs consente installazioni UEFI ibride. Il supporto a Bluetooth, PTP e MTP migliora la sincronizzazione con dispositivi mobili, e l’inclusione predefinita di Intel VA-API garantisce accelerazione video hardware, fondamentale per sistemi modesti. Il corredo applicativo include tool specializzati come Stella (emulazione Atari 2600), Brutal Chess, Aqualung per gestione musicale avanzata, Goggles Music Manager, QWinFF per conversione media, Fastfetch per monitoraggio sistema, Gnuplot per visualizzazione dati e ReZound per editing audio.
Sul fronte produttività, 4MLinux propone LibreOffice 25.2, AbiWord 3.0.6, GIMP 3.1.2, Gnumeric 1.12.59, oltre a browser come Firefox 140 e Chrome 138, client email come Thunderbird 140, e player multimediali come Audacious 4.4.2, VLC 3.0.21 e SMPlayer 25.6.0. Il supporto a Wine 10.11 consente l’esecuzione di applicazioni Windows, rendendo la distro una scelta valida anche per ambienti misti. Il sistema include infine 4MServer con aggiornamento a BusyBox 1.37.0, oltre a strumenti per scripting come Perl 5.40.2, Python 3.13.3 e Ruby 3.4.3, consolidando 4MLinux come piattaforma flessibile per utenti tecnici.
Dettaglio tecnico: multi-threading SquashFS in PorteuX
Una delle innovazioni chiave in PorteuX 2.2 è l’abilitazione di CONFIG_SQUASHFS_DECOMP_MULTI_PERCPU, che consente a SquashFS di eseguire la decompressione in parallelo su CPU multi-core. Questo approccio alloca un thread per ogni core disponibile durante l’estrazione dei blocchi compressi, accelerando sensibilmente il caricamento del sistema e delle applicazioni. L’adozione di questa funzionalità comporta un incremento della memoria RAM di circa 100 MB, destinata al buffering dei thread di decompressione. Tuttavia, la scelta viene bilanciata dall’uso di Link Time Optimization nei binari, che riduce l’overhead del codice, abbassando i requisiti globali. In combinazione con il kernel 6.16, questo consente boot live estremamente rapidi su laptop moderni o dispositivi embedded, migliorando l’esperienza d’uso.