WhatsApp: guest chats crittografate per utenti esterni e ads non intrusive per Status e Channels

di Redazione
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WhatsApp introduce guest chats per utenti senza account e sperimenta ads nella beta Android per Status e Channels, con l’obiettivo di ampliare accessibilità e monetizzazione senza sacrificare sicurezza e semplicità d’uso. Le nuove chat ospite, basate su link crittografati, permettono comunicazioni testuali one-to-one tra utenti registrati e ospiti, mentre la versione 2.25.21.11 della beta Android presenta pubblicità mirate in formato verticale, nel rispetto della crittografia end-to-end. Queste novità segnano un passaggio strategico per WhatsApp verso l’interoperabilità UE, mantenendo un controllo rigoroso sulla privacy e offrendo strumenti di trasparenza come l’Activity Report. Meta pianifica un rollout globale graduale, raccogliendo feedback e bilanciando innovazione, compliance e esperienza utente.

Funzionamento delle guest chats su WhatsApp

La nuova funzionalità guest chats estende l’uso di WhatsApp anche a utenti senza account registrato, offrendo un’esperienza sicura, temporanea e crittografata. Un utente con profilo WhatsApp può generare un link univoco per invitare un contatto esterno alla piattaforma. Cliccando il link, il destinatario accede tramite browser web, senza necessità di installare l’app o effettuare registrazione. La chat avviene tramite interfaccia web end-to-end encrypted, con limitazioni funzionali pensate per garantire sicurezza e semplicità: sono supportati solo messaggi testuali, mentre media, file, chiamate vocali o video sono esclusi. Questo approccio riduce potenziali abusi, protegge la privacy e rende il servizio più adatto a comunicazioni rapide e occasionali. La chat è limitata a sessioni uno-a-uno, senza supporto ai gruppi, e può essere revocata in qualsiasi momento. WhatsApp prevede una scadenza automatica del link, garantendo che le conversazioni non restino accessibili indefinitamente. La feature è pensata anche per integrarsi con le richieste UE di interoperabilità, facilitando interazioni con app concorrenti come Telegram o iMessage. Meta testa la funzionalità in una beta ristretta, raccogliendo feedback per miglioramenti iterativi. Le guest chats sono compatibili con dispositivi mobili e desktop, funzionano su browser moderni e non richiedono estensioni. L’obiettivo è abbassare la soglia di accesso alla piattaforma, offrendo un’esperienza controllata ma flessibile per utenti occasionali, aziende o contesti di supporto clienti.

Introduzione degli ads in beta WhatsApp

Nella beta Android 2.25.21.11, WhatsApp avvia la sperimentazione degli ads sponsorizzati nella scheda Aggiornamenti, introducendo per la prima volta un modello di monetizzazione in linea con il design mobile-first e rispettoso della privacy. Le Status ads appaiono come clip verticali brevi, analoghi agli annunci di Instagram Stories, etichettati chiaramente con “Sponsored”. Gli utenti possono saltare l’ad con uno swipe e bloccare gli inserzionisti con un singolo tap.

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Anche i Promoted Channels emergono nella directory, consentendo ai creatori di aumentare la visibilità dei loro canali tramite sponsorizzazione. WhatsApp assicura che gli annunci non compariranno mai nelle chat private, nelle chiamate o nelle Communities, mantenendo intatta la crittografia end-to-end e la natura privata dell’esperienza core. Il targeting pubblicitario utilizza dati limitati, come la posizione geografica generica, la lingua del dispositivo e i canali seguiti, evitando completamente la scansione dei contenuti dei messaggi. Per garantire trasparenza, WhatsApp introduce anche un Activity Report, che consente agli utenti di scaricare un file ZIP con metadati sugli ads visti, inclusi timestamp e identificativo inserzionista. La beta coinvolge un numero ristretto di tester Android, con rollout più ampio previsto solo dopo affinamenti basati sul feedback ricevuto. L’obiettivo di Meta è sviluppare un sistema pubblicitario non intrusivo, coerente con l’esperienza utente, mantenendo WhatsApp gratuito per tutti.

Limitazioni e privacy nelle nuove feature

WhatsApp impone precise limitazioni alle guest chats per garantire sicurezza e conformità alle normative, in particolare quelle europee. Le conversazioni supportano solo testo, evitando la condivisione di media o file, elemento critico per prevenire la diffusione di malware o contenuti inappropriati. L’accesso alle guest chats è temporaneo e revocabile manualmente, con link che scadono automaticamente. Gli ospiti non devono fornire dati personali per accedere, e WhatsApp evita qualsiasi forma di tracciamento o archiviazione persistente dei dati di utenti non registrati. Le guest chats rispettano pienamente i principi del GDPR, offrendo controllo esplicito agli utenti registrati che invitano altri alla conversazione. Il sistema monitora l’attività con meccanismi anti-spam, assicurando che non vengano abusate per phishing o contatti indesiderati. Per quanto riguarda gli ads, WhatsApp ribadisce che non accede mai al contenuto delle conversazioni private per fini pubblicitari. I dati utilizzati sono aggregati e minimali, con targeting basato su location approssimativa, lingua del dispositivo e interazioni pubbliche. Gli utenti possono bloccare gli ads indesiderati, scaricare un Activity Report dettagliato e disattivare i suggerimenti sponsorizzati, in attesa di una futura opzione opt-out completa. Meta bilancia così le esigenze di monetizzazione sostenibile con la fiducia degli utenti, mantenendo una piattaforma focalizzata su privacy e controllo individuale.

Disponibilità e impatti sugli utenti

La disponibilità delle guest chats è attesa nei prossimi aggiornamenti stabili per Android e iOS, con una distribuzione iniziale limitata all’Unione Europea, in risposta alle regolazioni DMA sull’interoperabilità. Una volta completata la fase di test, WhatsApp valuterà una espansione globale, concentrandosi su mercati ad alta domanda e settori d’uso specifici come il customer service. Gli utenti senza account potranno così comunicare in modo sicuro, istantaneo e protetto, senza dover scaricare l’app o registrarsi, mentre gli utenti esistenti avranno un nuovo strumento per connettersi con contatti occasionali, clienti o colleghi. L’impatto atteso è un aumento dell’adozione e della flessibilità della piattaforma, soprattutto in contesti professionali e aziendali. Per la funzione ads, la beta è attualmente limitata alla versione Android distribuita via APK, e coinvolge utenti selezionati. I primi test mostrano un impatto contenuto sull’esperienza utente, grazie alla non intrusività dei formati e alla possibilità di personalizzare il feed bloccando inserzionisti. Gli utenti beneficiano di un WhatsApp sempre gratuito, mentre Meta acquisisce un nuovo canale di revenue scalabile, utile anche per investimenti futuri. L’equilibrio tra engagement, privacy e sostenibilità sembra al centro delle strategie attuali.

Targeting ads in WhatsApp

Il sistema di targeting pubblicitario di WhatsApp si basa su modelli di machine learning che elaborano dati aggregati e non sensibili. I parametri principali includono la posizione IP a livello di città o paese, le lingue impostate sul dispositivo e le interazioni pubbliche (come i canali seguiti o i contenuti visualizzati nella scheda Updates). Gli annunci vengono generati tramite clip verticali ottimizzati per scrolling mobile, caricati dinamicamente per ridurre la latenza. Gli utenti possono bloccare singoli inserzionisti, azione che aggiorna i modelli in real-time per evitare futuri matching. Il sistema utilizza caching locale per evitare sovraccarico dei server e migliorare fluidità. L’Activity Report fornisce un file compresso contenente timestamp, ID dell’inserzionista e tipo di contenuto, aggiornabile mensilmente o su richiesta. WhatsApp prevede l’integrazione futura con interfacce opt-out globali, permettendo agli utenti di escludere completamente i contenuti sponsorizzati.

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