Luglio caldo nel Metaverso Politico per Meloni e Salvini: Renzi e Bonelli fanno opposizione su x

di Livio Varriale
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L’analisi di Matrice Digitale, condotta attraverso la piattaforma Antares per l’estrazione dei dati e il sistema Aldebaran per il calcolo del sentiment, ha tracciato un quadro dettagliato delle interazioni politiche italiane su X nel mese di luglio, con un focus sia sulla politica internazionale sia sul clima interno di dissenso verso il governo. Lo studio, esclusivo e realizzato in ottica OSINT, ha monitorato i profili ufficiali dei principali leader politici italiani, rilevando volumi di conversazione, engagement e polarizzazione delle opinioni. Per l’area di governo sono stati analizzati Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Matteo Salvini (Lega), Antonio Tajani (Forza Italia) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Sul fronte dell’opposizione, il monitoraggio ha incluso Carlo Calenda (Azione), Matteo Renzi (Italia Viva), Elly Schlein (Partito Democratico), Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), Riccardo Magi (+Europa), Emma Bonino (+Europa), Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra) e Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra).

Attività e partecipazione: assenze e presenze nel dibattito

La ricerca evidenzia come l’attività social di alcuni leader sia stata significativamente ridotta o quasi assente, in particolare per Elly Schlein ed Emma Bonino, circostanza che incide sul loro posizionamento nei flussi di conversazione. Al contrario, leader come Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno mantenuto un’elevata frequenza di pubblicazione e un engagement sostenuto, spesso innescando dibattiti polarizzati su temi sensibili come immigrazione, politiche europee e questioni di sicurezza.

Dati di volume e interazioni

Nel solo mese di luglio, Matrice Digitale ha estratto 355.798 tweet relativi ai leader analizzati, che hanno generato un totale di 4.583.691 like, 779.098 condivisioni, 64.276 citazioni e 697.799 commenti. Questi numeri riflettono un’alta intensità di discussione pubblica, con picchi legati sia a eventi di politica interna sia a posizioni su dossier internazionali, in particolare la guerra a Gaza, gli accordi UE e le alleanze strategiche globali.

Calenda più attivo, Meloni regina di like

Matteo Salvini segue con 69 tweet e 85.366 like, ma spicca per l’alto engagement interattivo: 14.813 condivisioni, 1.489 citazioni e 21.978 commenti. Tra i contenuti più commentati, il post sul caso Bolsonaro (“non mi stupirebbe una macchinazione”), che da solo raccoglie 12.764 like, conferma la capacità di polarizzare su temi come immigrazione e alleanze internazionali.

Politico Tweet Like Condivisioni Citazioni Commenti
Carlo Calenda19174.8247.9221.06113.910
Matteo Salvini6985.36614.9131.46821.978
nicola fratoianni6319.7944.6004497.989
Giuseppe Conte5764.71617.5801.03914.976
Antonio Tajani536.0459643855.755
Matteo Renzi5149.4029.7411.12722.430
Angelo Bonelli5037.1836.3541.5369.669
Giorgia Meloni44271.49737.3844.32848.320
Riccardo Magi316.4861.8061943.472
Maurizio Lupi191.33919055949

Nicola Fratoianni (63 tweet, 19.704 like) e Giuseppe Conte (57 tweet, 64.718 like) consolidano la polarizzazione a sinistra, con Conte che totalizza 17.580 condivisioni su post dedicati a scandali UE. Antonio Tajani (53 tweet, 6.045 like) e Matteo Renzi (51 tweet, 49.402 like) mantengono volumi moderati, con Renzi in evidenza sulle citazioni (964) grazie a tweet satirici. Angelo Bonelli (50 tweet, 37.183 like) trova un picco con il caso Carla Zambelli (20.130 like, 5.096 reply).

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Giorgia Meloni (44 tweet) domina nei like cumulativi con 271.497 interazioni, frutto di contenuti su sport e nazionalismo – come il tributo a Jannik Sinner (16.865 like) – e post diplomatici (“Papa Leone XIV” con 14.680 like), bilanciati da interventi su Gaza e UE che raccolgono sentiment contrastanti (55% positivo, 45% negativo).

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Meloni ottiene anche 37.384 condivisioni e 1.528 citazioni. In coda, Riccardo Magi (31 tweet, 6.486 like) e Maurizio Lupi (19 tweet, 1.339 like) mantengono volumi bassi, ma Magi registra un alto tasso di reply (3.472) sui temi dei diritti civili. Luglio 2025 ha confermato X (ex Twitter) come il principale campo di battaglia politico digitale italiano, con Giorgia Meloni al centro di un’ondata di contenuti che mescolano sostegno sovranista e forti critiche su temi UE e Palestina.

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Dall’analisi dei dati emergono oltre 2 milioni di like cumulativi sui post legati ai leader politici, un volume che riflette la potenza virale del mese, con hashtag dominati da “meloni” (7.894 occorrenze) e “salvini” (3.174). La premier compare in 15 dei 20 tweet più popolari, attirando un sentiment spaccato: 45% positivo su leadership e fermezza, 55% negativo per presunti “tradimenti” all’agenda sovranista.

Temi e distribuzione del consenso

L’analisi dei top 20 tweet per like e reply mostra che il 30% delle interazioni riguarda immigrazione e sicurezza, spesso legate a Gaza o a provvedimenti contro il radicalismo islamico (es. Meloni e Salvini con post sopra gli 11.800 like). Lo sport/nazionalismo pesa per il 20% (Meloni su Sinner), le critiche all’UE per il 25% (come “ColtivaItalia” da 11.859 like) e gli scandali interni per il 15% (Bonelli su Zambelli). L’economia/lavoro incide per il 10% (post Meloni su nuovi posti e PNRR sopra gli 11.400 like), mentre temi religiosi e diplomatici coprono un ulteriore 10%.

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Il sentiment è fortemente polarizzato: sui contenuti di Meloni prevale il positivo in ambito sportivo e nazionale, mentre i temi internazionali generano più negatività. Salvini e Conte catalizzano dibattiti con un’alta quota di commenti, mentre Calenda utilizza l’alto volume di pubblicazioni per consolidare la propria presenza nell’arena social.

Profili virali e influenza transatlantica

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La classifica dei profili più performanti per like rivela un mix di influencer italiani e stranieri, con Fran Casaretto in testa (213.260 like) grazie a un tweet sul provvedimento anti-radicalismo islamico che ha generato oltre 5.900 reply, con il 60% di consenso. Dalla sfera statunitense, account come Sarah For Trump (98.264 like) e Girl Patriot (57.643) amplificano l’immagine di Meloni come “leader di classe unica”, generando interazioni con un 70% di like provenienti dagli USA. Sul fronte critico, RadioGenoa (41.511 like) e Legitimate Targets (35.595) accusano la premier di “sottomissione a von der Leyen”, intercettando un sentiment negativo che supera il 55%. La forte presenza di profili MAGA evidenzia una rete narrativa transatlantica capace di influenzare il dibattito italiano.

Tweet più letti e dinamiche di engagement

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Il post di Fran Casaretto è il più virale, seguito da quello di Sarah For Trump e da Girl Patriot, che rappresentano la fascia positiva del dibattito. Dall’altro lato, tweet di RadioGenoa e Legitimate Targets raccolgono un’alta percentuale di reply critici, confermando una polarizzazione marcata: i contenuti pro-Meloni generano interazioni concentrate in like e retweet, mentre i contenuti anti generano lunghi thread di risposta. In totale, i primi 20 tweet hanno superato il milione di like e le 50.000 reply, con una media di oltre 2.500 risposte per post.

Hashtag: predominio della destra e riflessi globali

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Oltre a “meloni” e “salvini”, il terzo gradino per ricorrenze è occupato da “trump” (1.564) e “tajani” (1.506), che legano la conversazione a diplomazia e commercio internazionale. “Dazi” (1.232) e “schlein” (1.186) segnalano tensioni economiche e contrapposizione politica, mentre “gaza” (771) e “conte” (704) introducono il tema mediorientale, responsabile del 20% delle interazioni complessive. Hashtag satirici come “inonda” (563) e “govermodelavergogna” (545) contribuiscono a un clima di critica virale. Nel complesso, il 60% degli hashtag riguarda la destra, il 25% la sinistra e il 15% temi internazionali, con picchi di reply (media 2.000) proprio sulle keyword legate a Meloni.

Leader politici italiani più menzionati su X

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L’analisi delle mentions su X riguardanti i leader politici italiani evidenzia una forte concentrazione dell’attenzione su Giorgia Meloni, con 86.172 occorrenze. La presidente del Consiglio domina il dibattito, trainata da una polarizzazione marcata: il 55% dei commenti negativi ruota attorno a temi legati all’Unione Europea e alla Palestina, come dimostra il tweet di RadioGenoa “Today Giorgia Meloni lost 1 million votes by submitting to Ursula von der Leyen”, capace di generare 41.511 like e 2.695 reply. Allo stesso tempo, la leader di Fratelli d’Italia beneficia di picchi di consenso su argomenti nazionalisti, ad esempio con il post celebrativo della vittoria di Jannik Sinner, che ha raccolto 16.865 like e 1.530 reply.

Renzi e Salvini: critiche costanti e dibattito su alleanze e immigrazione

Al secondo posto per volume di menzioni si colloca Matteo Renzi con 33.077 occorrenze, caratterizzate da un sentiment negativo del 60% e dall’uso ricorrente di hashtag critici come “#renzi” (1.165 volte). Matteo Salvini, terzo con 29.764 menzioni, concentra l’attenzione su dichiarazioni controverse in materia di immigrazione, come il commento su Bolsonaro ai domiciliari, definito una “macchinazione”, che ha ottenuto 12.764 like e che, pur essendo uno dei post top su Meloni, è stato attribuito anche a Salvini per l’effetto delle alleanze politiche. In questo contesto, il 45% dei reply risulta negativo, segnalando un forte livello di opposizione.

Conte e Fratelli d’Italia: narrativa sovranista e focus su Palestina

Giuseppe Conte totalizza 26.572 mentions e, insieme al partito Fratelli d’Italia (21.893), contribuisce alla diffusione di narrative sovraniste. Conte, in particolare, si distingue per 704 occorrenze di hashtag legati alla Palestina, che rafforzano la sua visibilità in chiave internazionale. Questi contenuti si inseriscono in una cornice di engagement che, pur inferiore a quello di Meloni, riesce a catalizzare segmenti specifici di pubblico.

Calenda, Tajani e la fascia intermedia dell’engagement

La fascia intermedia del ranking vede Carlo Calenda (17.633 mentions) e Antonio Tajani (15.231) con un livello di engagement più moderato, caratterizzato da una media di 10.000 like cumulativi per i contenuti principali. Tajani concentra la propria attività comunicativa sulla diplomazia UE, mantenendo un profilo meno polarizzante ma costante nel dibattito.

Bonelli, Schlein e Fratoianni: temi di attualità e sinistra interna

Tra i profili con menzioni medio-basse, Angelo Bonelli (14.095) ottiene visibilità con il post “Carla #Zambelli… identificata”, che ha raggiunto 20.130 like e 5.096 reply. Elly Schlein (10.057) si posiziona sul tema di Gaza, con il tweet “We must stop the crimes…” che ha generato 20.605 like e 343 reply. Nicola Fratoianni (8.905) concentra invece la propria comunicazione sulla dialettica interna alla sinistra.

I profili minori e il bilancio complessivo

Italia Viva (6.043 mentions) e Forza Italia (4.918) chiudono la classifica, contribuendo a un totale di oltre 300.000 mentions complessive. Il quadro complessivo mostra un sentiment negativo medio del 50%, amplificato da una media di 1.500 reply per post nei contenuti legati a controversie politiche, segno di un dibattito fortemente reattivo e divisivo.

Analisi del sentiment: la polarizzazione domina il dibattito

L’analisi dell’attività su X (ex Twitter) dei principali leader politici italiani a luglio 2025 rivela un quadro eterogeneo tra volumi di pubblicazione, engagement e temi trattati. Carlo Calenda è il più prolifico, con 191 tweet che totalizzano 74.824 like, 7.922 condivisioni, 1.061 citazioni e 13.910 commenti. I suoi contenuti si concentrano su critiche al governo Meloni e proposte di riforma interna, con un picco virale sopra i 10.000 like per un attacco diretto a Salvini sul “populismo”.

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L’analisi dei commenti su X relativi ai leader politici italiani nel luglio 2025 mostra un quadro fortemente polarizzato, con oltre 300.000 interazioni totali e un sentiment complessivo tendenzialmente negativo (55%). Giorgia Meloni guida la classifica con 138.662 commenti, di cui 39% negativi, 12% neutri e 49% positivi, confermando la sua centralità nella discussione pubblica. I picchi positivi si registrano su temi nazionalisti, come nel tweet “Un’altra pagina di storia… Jannik Sinner trionfa” (16.865 like, 1.530 reply), che ha generato il 65% di reazioni favorevoli. All’opposto, l’intervento sui raid israeliani in Gaza (“inaccettabili”) ha raccolto 11.825 like ma un 55% di commenti negativi, evidenziando una spaccatura sull’agenda internazionale.

Renzi e Salvini: tra picchi di consenso e critiche persistenti

Matteo Renzi si posiziona secondo con 50.833 commenti e il tasso di positività più alto tra i leader principali (69%), frutto soprattutto di tweet satirici che hanno intercettato consenso moderato, pur mantenendo un 26% di sentiment negativo. Matteo Salvini, terzo con 48.824 commenti (36% negativi, 50% positivi), concentra il dibattito su immigrazione e sicurezza, come dimostra il post su Bolsonaro ai domiciliari (“macchinazione”, 12.764 like) che, con una media di 1.200 reply e il 60% di risposte contrarie, ha alimentato conversazioni ad alta conflittualità.

Conte, Tajani e Schlein: equilibrio e identità politica definita

Giuseppe Conte (41.143 commenti, 54% positivi) e Antonio Tajani (42.075 commenti, 48% positivi) si mantengono su un registro più equilibrato, con Conte che capitalizza l’attenzione sulla questione palestinese (704 occorrenze di hashtag dedicati) e Tajani che consolida la propria immagine in chiave diplomatica UE. Elly Schlein (23.000 commenti, 58% positivi) primeggia tra i leader progressisti grazie a post su diritti e Gaza, come “We must stop the crimes…” (20.605 like, 343 reply, 70% sentiment positivo).

Leader minori e picchi tematici

Tra i leader con minore volume di commenti, Nicola Fratoianni (14.875 commenti, 46% positivi) e Riccardo Magi (13.305 commenti, 50% positivi) mantengono un livello alto di interazioni neutrali (17% e 15% rispettivamente), segno di un engagement più settoriale. Angelo Bonelli (16.556 commenti, 54% positivi) ha registrato un picco di visibilità con il post su Carla Zambelli (20.130 like, 5.096 reply), che ha però generato il 45% di sentiment negativo.

Temi dominanti e pattern di polarizzazione

L’analisi per macro-temi evidenzia come immigrazione e sicurezza rappresentino il 30% dei commenti negativi, con picchi per Meloni e Salvini e parole chiave come “dazi” (1.232 occorrenze) e “gaza” (771). La questione palestinese e mediorientale copre il 25%, con alto consenso per leader progressisti come Schlein e Bonino (58% e 51% positivi) grazie a prese di posizione su embargo e diritti umani. Le riforme UE e interne pesano per il 20%, ma con prevalenza di sentiment negativo per Renzi e Calenda (26-35%) su keyword come “vonderleyen” (608 occorrenze). Seguono lavoro ed economia (15%, positivo per Meloni al 49% con post sui nuovi posti di lavoro) e scandali giudiziari (10%, negativi per Conte e Lupi con media 33-34% per il caso Zambelli).

Analisi dell’autore

I dati delineano un ecosistema polarizzato dove Meloni domina la scena, ma con una distribuzione equilibrata di approvazione e dissenso. L’influenza di profili esteri, in particolare statunitensi, non solo amplifica il sostegno, ma contribuisce a una narrativa internazionalizzata della leadership italiana, soprattutto su immigrazione, sovranità e alleanze strategiche. Sul fronte opposto, le critiche su UE e Palestina continuano a catalizzare l’attenzione di oppositori e del pubblico di sinistra, creando cluster di conversazione fortemente contrapposti.

Il dato più rilevante è che il neutro resta basso (12% medio), segno di scarsa indifferenza e di un dibattito online dominato da prese di posizione nette, amplificato da reply virali come quelli sul caso Zambelli (5.096 interazioni).