OpenAI fa il downgrade di GPT-5, integra Gmail in ChatGPT: confronto con Grok 4.20 di xAI

di Maria Silvano
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GPT-5

OpenAI rilascia una nuova serie di aggiornamenti che ridefiniscono l’esperienza ChatGPT: introduce modelli GPT-5 in cinque varianti, ripristina i modelli legacy o3 e o4-mini per far fronte alle brutte figure del lancio, integra Gmail, Calendar e Contacts, e lancia l’abbonamento low-cost ChatGPT Go. Nel frattempo, xAI accelera i test del modello Grok 4.20, progettato per competere con GPT-5 nei benchmark avanzati e dotato di multimodalità nativa. La coesistenza di scelte sempre più complesse, strumenti integrati e abbonamenti differenziati alimenta il dibattito su accessibilità, privacy e sostenibilità nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale.

Nuovi modelli GPT-5: flessibilità tra velocità e profondità

OpenAI espande la sua offerta con GPT-5, articolato in cinque varianti: Auto, Fast, Thinking mini, Thinking e Pro. Ogni versione risponde a esigenze diverse, bilanciando velocità di risposta, profondità di ragionamento e consumo di risorse. Auto seleziona automaticamente il miglior modello per ciascuna query, Fast privilegia la rapidità, Thinking e Thinking mini offrono riflessioni più articolate, mentre Pro è pensato per compiti di alto livello e analisi avanzate. L’utente può scegliere direttamente la modalità, ma in assenza di selezione il sistema imposta GPT-5 come default intelligente, garantendo un’esperienza più lineare. La logica di selezione automatica è guidata da algoritmi che valutano la complessità della query, riducendo errori umani e ottimizzando l’allocazione delle risorse. I modelli Fast e Thinking mini sono ideali per domande comuni e rapide, mentre Pro consuma più potenza computazionale ma offre performance paragonabili alla ricerca accademica. Gli utenti enterprise beneficiano maggiormente delle capacità estese di Pro, mentre OpenAI raccoglie feedback e dati d’uso in forma anonima per migliorare costantemente l’offerta. Nonostante la potenza, la proliferazione dei modelli genera confusione, spingendo OpenAI a pubblicare guide per aiutare nella scelta.

Ripristino dei modelli legacy: ritorno strategico di o3 e o4-mini

A seguito delle richieste della community, OpenAI ripristina i modelli o3 e o4-mini, rendendoli accessibili tramite un toggle nelle impostazioni per gli utenti Plus e Pro. Questi modelli, inizialmente disattivati per favorire l’evoluzione verso GPT-5, ritornano a garantire stabilità e compatibilità con flussi di lavoro consolidati. o3 si distingue per il ragionamento avanzato, mentre o4-mini si focalizza su latenza ridotta ed efficienza computazionale. La sezione “Legacy models” appare ora nel menu dei modelli, includendo anche GPT-4o e GPT-4.1, offrendo così una gamma ancora più ampia. Questa operazione riflette la strategia di bilanciare innovazione e continuità, mantenendo la fiducia della base utenti esistente, soprattutto tra sviluppatori e ricercatori. La riattivazione viene accompagnata da una comunicazione trasparente via blog ufficiale, in cui si spiegano motivi, benefici e condizioni di utilizzo. OpenAI integra i modelli legacy anche nelle nuove funzionalità, come le integrazioni con Google, rendendoli pienamente operativi nel nuovo ecosistema. Il ritorno dei legacy consente anche un uso più efficiente delle risorse, poiché consumano meno potenza rispetto alle varianti avanzate.

Gmail, Calendar e Contacts: Google entra in ChatGPT

Con l’integrazione dei servizi Google come Gmail, Calendar e Contacts, OpenAI trasforma ChatGPT in un assistente personale completo, specialmente per gli utenti Pro e a seguire Plus, Team, Enterprise ed Edu. Attraverso il menu Settings > Connectors, l’utente può autorizzare una connessione persistente che permette a ChatGPT di accedere, leggere e sintetizzare email, pianificare eventi e suggerire contatti in tempo reale. Questa integrazione diretta migliora la produttività, evitando passaggi tra app e garantendo accesso continuo ai dati personali autorizzati. Ad esempio, ChatGPT può riassumere una casella di posta, proporre orari per una riunione e contattare automaticamente le persone coinvolte. Il tutto avviene con controlli di privacy granulari, tra cui la possibilità di revocare i permessi in qualsiasi momento. OpenAI adotta protocolli di crittografia end-to-end per proteggere i dati in transito e pubblica report di trasparenza per tracciare l’uso dei dati. Sebbene la funzionalità aumenti la fruibilità quotidiana dell’AI, gli esperti di privacy evidenziano rischi legati all’aggregazione dei dati personali, suggerendo revisioni periodiche dei log di accesso e dell’attività AI. L’integrazione è paragonabile a quella già vista con Dropbox, ma con una profondità maggiore nel trattamento dei dati e nella loro analisi semantica.

ChatGPT Go: un nuovo piano per i mercati emergenti

Con il nuovo piano ChatGPT Go, OpenAI mira a democratizzare l’accesso all’intelligenza artificiale nei paesi in via di sviluppo. Il piano costa 399 rupie indiane al mese, equivalenti a circa 4,38 euro, ed è disponibile inizialmente solo in India, nascosto dietro una feature flag in attivazione graduale. ChatGPT Go include tutte le funzionalità del piano gratuito ma estende i limiti di messaggi, upload, memoria e contesto. Permette inoltre analisi dati avanzata e generazione immagini, sebbene con capacità ridotte rispetto ai piani superiori. Tuttavia, non include i modelli Pro o le integrazioni premium, mantenendo un bilanciamento tra costo contenuto e utilità elevata. L’obiettivo è intercettare nuovi utenti, offrendo un’esperienza arricchita che favorisca futuri upgrade. OpenAI raccoglie dati d’uso per valutare l’espansione del piano ad altre regioni emergenti, escludendo per ora i paesi ad alto reddito come gli Stati Uniti. La mossa viene letta come strategia commerciale inclusiva, sebbene alcuni critici segnalino il rischio di frammentazione e disuguaglianze d’accesso a seconda dell’area geografica.

Grok 4.20: xAI accelera per sfidare OpenAI

Elon Musk e il suo team xAI introducono Grok 4.20, la nuova versione del modello Grok, progettata per sfidare direttamente GPT-5 sia in coding sia in benchmark come ARC-AGI 2. Il modello è attualmente in fase di test interni, con lancio previsto entro fine agosto. Le principali novità riguardano la multimodalità nativa, ovvero la capacità di processare input video e audio in tempo reale, comprendendo sfumature vocali e contesto emozionale. Grok 4.20 utilizza il foundation model V7 di xAI, basato su reti neurali ottimizzate per flussi di dati paralleli. L’architettura impiega embedding avanzati per immagini e audio, oltre a transformer temporali per gestire sequenze complesse. Le sessioni sono identificate da nonce crittografici unici, prevenendo replay e assicurando robustezza contro attacchi. Nel confronto diretto, Grok punta alla semplicità d’uso e a una maggiore creatività nei task reali, integrando risposte ironiche e tono witty come elemento distintivo rispetto a ChatGPT. Musk sottolinea l’ambizione di Grok come strumento full-stack, capace di creare app, comprendere emozioni e rispondere in linguaggio naturale con umorismo calibrato. La piattaforma utilizza cluster proprietari per l’elaborazione, garantendo maggiore indipendenza dai fornitori cloud.

Confronto strategico tra GPT-5 e Grok 4.20

Il panorama vede due filosofie opposte: OpenAI punta alla diversificazione e integrazione nei workflow, mentre xAI valorizza la velocità, la multimodalità e l’indipendenza infrastrutturale. GPT-5 è disponibile in varianti selezionabili manualmente o automaticamente, integrate con servizi Google e pensate per flessibilità ed enterprise. Al contrario, Grok 4.20 punta su un’unica esperienza ottimizzata, con feature native come mood detection e bitstream processing. OpenAI propone abbonamenti scalabili, da Free a Pro, passando per il nuovo Go, mentre xAI mantiene un singolo modello universale, aggiornato mensilmente. Entrambe le aziende partecipano agli stessi benchmark, ma xAI mostra risultati promettenti nei test di coding e interazione vocale. Inoltre, Grok offre un’interfaccia che enfatizza la narrazione e la costruzione creativa, riducendo la curva di apprendimento.

Strategie future nel mercato AI

Le strategie evolutive di OpenAI includono il rollout di ulteriori connettori, l’ottimizzazione computazionale del backend, il rafforzamento delle offerte Enterprise e un’espansione mirata del piano Go. L’obiettivo rimane una democratizzazione intelligente e scalabile dell’AI. Dall’altro lato, xAI continua a sviluppare il modello V7, accelera il rilascio mensile delle versioni successive di Grok e investe pesantemente in hardware proprietario, mantenendo il controllo completo della catena produttiva. Le comunicazioni dirette di Musk su X servono a mantenere alto l’engagement e a posizionare Grok come l’anti-GPT per eccellenza, in un contesto dove la narrativa e la fiducia nell’AI giocano un ruolo chiave.

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