Ricercatori scoprono magnetismo in nuovo materiale esotico per computer quantistici

di Redazione
0 commenti 4 minuti di lettura

Un team internazionale guidato da Chalmers University of Technology, Aalto University e University of Helsinki ha sviluppato un materiale esotico che sfrutta il magnetismo per creare computer quantistici più resistenti alle interferenze esterne. La scoperta rappresenta una svolta nel campo della computazione quantistica, poiché il materiale mantiene le proprie proprietà anche in presenza di variazioni termiche, campi magnetici o vibrazioni microscopiche. Gli scienziati hanno dimostrato che le interazioni magnetiche possono generare eccitazioni topologiche robuste in grado di proteggere i qubit dai disturbi ambientali, superando uno dei limiti principali dei sistemi quantistici tradizionali. Lo studio, pubblicato su Physical Review Letters, segna un passaggio decisivo verso piattaforme quantistiche più pratiche e scalabili.

Il ruolo del magnetismo nella stabilità quantistica

image 266
Ricercatori scoprono magnetismo in nuovo materiale esotico per computer quantistici 7

Il metodo introdotto dagli scienziati si distingue perché sostituisce il coupling spin-orbita, fenomeno raro e difficile da realizzare nei materiali naturali, con il magnetismo, un elemento comune e diffuso in molti composti. Questo approccio, definito dallo stesso Guangze Chen come “cucinare con ingredienti comuni”, amplia il panorama dei materiali candidati per la computazione quantistica. Attraverso simulazioni computazionali, il team ha dimostrato come le interazioni magnetiche possano generare stati quantistici protetti, rendendo il sistema intrinsecamente più robusto. L’utilizzo di reticoli Kondo ingegnerizzati consente la creazione di modi zero topologici, fondamentali per la protezione dei qubit, che resistono anche a condizioni ambientali avverse.

Proprietà topologiche e resistenza ai disturbi

Il nuovo materiale integra ordini magnetici complessi, combinando ferromagnetismo e antiferromagnetismo per generare texture robuste come gli skyrmioni, quasiparticelle magnetiche che si comportano come vortici topologici e resistono a deformazioni. Questa caratteristica rende i qubit protetti dalle tipiche cause di decoerenza, come calore, vibrazioni o campi esterni. Il bulk del materiale resta isolante, mentre i bordi conducono elettroni in modo protetto dalla topologia, analogamente agli isolanti topologici. Le proprietà meccaniche e termiche del composto garantiscono inoltre durezza, resistenza e capacità di dissipazione del calore, aprendo la strada a future applicazioni sia nei quantum computer sia in memorie magnetiche innovative.

Meccanismi scientifici dietro magnetismo e topologia

Il funzionamento del materiale si basa su principi di magnetismo e topologia. Lo spin elettronico genera momenti magnetici che, attraverso interazioni di scambio, formano domini magnetici complessi. La topologia, intesa come proprietà che rimane invariata sotto deformazioni continue, garantisce che gli stati quantistici restino protetti anche in presenza di difetti o perturbazioni locali. Questo meccanismo riduce drasticamente la dissipazione e consente una conduzione elettronica unidirezionale sui bordi del materiale. Simulazioni numeriche basate su density functional theory, Monte Carlo e altre tecniche hanno confermato la robustezza degli stati topologici, validando la possibilità di sfruttare tali proprietà per la correzione degli errori quantistici e la realizzazione di logiche quantistiche topologiche.

Implicazioni per la computazione quantistica

Secondo Guangze Chen, il vantaggio di questa scoperta risiede nel fatto che il magnetismo è abbondante e accessibile, rendendo lo sviluppo di materiali quantistici più pratico e scalabile. Altri ricercatori coinvolti, tra cui Zina Lippo, Elizabeth Louis Pereira e Jose L. Lado, sottolineano le implicazioni di lungo termine: computer quantistici capaci di operare a temperatura ambiente, più economici e meno complessi rispetto agli attuali sistemi criogenici. Le possibili applicazioni spaziano dalla crittografia sicura alle simulazioni molecolari per la scoperta di farmaci, fino all’ottimizzazione logistica e industriale. La robustezza topologica dei qubit riduce l’overhead per la correzione degli errori, favorendo la creazione di architetture con milioni di qubit, essenziali per l’elaborazione su larga scala.

Dettagli tecnici sul reticolo Kondo

Il cuore del nuovo materiale è un reticolo Kondo ingegnerizzato, in cui impurità magnetiche interagiscono con elettroni itineranti producendo entanglement e stabilità. Le equazioni di Hamiltonian con termini di scambio descrivono il fenomeno, mentre i numeri topologici come il winding number quantificano la protezione degli stati. Simulazioni numeriche e metodi di diagonalizzazione esatta hanno dimostrato la presenza di modi zero robusti, anche in presenza di perturbazioni. Questa struttura rappresenta una piattaforma ideale per implementare fenomeni avanzati come il braiding degli anyon e la creazione di fermioni di Majorana, considerati un passo decisivo verso il quantum computing topologico.

Verso una nuova era del quantum computing

La ricerca, pubblicata in open access, fornisce alla comunità scientifica strumenti e dati per riprodurre e ampliare lo studio. In futuro, la sintesi sperimentale del materiale, tramite tecniche come CVD ed epitassia, sarà fondamentale per testare empiricamente le proprietà previste dalle simulazioni. Se confermati, questi risultati potrebbero segnare una milestone nella tecnologia quantistica, accelerando la transizione da prototipi fragili a piattaforme operative in ambienti reali. Con il supporto di programmi europei come il Quantum Flagship e la collaborazione con aziende del settore, i computer quantistici robusti basati su materiali magnetici topologici potrebbero diventare una realtà nei prossimi anni.

Articoli correlati

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies