Sommario
Il Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU) ha pubblicato la relazione annuale 2024, un documento che illustra le attività svolte e le linee programmatiche per la tutela dei cittadini nell’ecosistema digitale. La presidente Sandra Cioffi, alla guida dell’organo collegiale istituito presso Agcom, ha coordinato i contributi di consiglieri ed esperti per delineare un quadro che abbraccia sinergie istituzionali, evoluzione normativa europea e priorità operative. La relazione consolida il ruolo del CNU come attore centrale nella protezione dei diritti digitali, riconosciuto dal rinnovo quadriennale deliberato da Agcom con la delibera n. 394/24/CONS. Il documento mette in evidenza temi chiave come la protezione dei minori, i diritti delle persone con disabilità e delle donne, l’educazione digitale e l’etica nell’uso delle nuove tecnologie, con un’attenzione particolare all’IA generativa. Centrale anche il confronto con l’Unione Europea su AI Act, DSA, DMA, Data Act e Media Freedom Act, regolamenti che rafforzano trasparenza, pluralismo e sicurezza digitale. Le attività 2024 si sono estese anche a reti, audiovisivo, consumatori e innovazione normativa, in un contesto di cooperazione crescente con istituzioni nazionali ed estere.
Ruolo istituzionale del CNU
Il CNU opera come organo consultivo e propositivo presso Agcom sin dal 1997, con il compito di difendere i diritti dei cittadini nei processi comunicativi. Nel 2024 ha intensificato il dialogo con la Commissione Europea sulla Digital Decade, focalizzandosi su competenze digitali e lotta alla disinformazione. Importanti i rapporti internazionali, come quello con l’ambasciata irlandese per avviare collaborazioni con il Coimisiún na Meán, e le interlocuzioni con la Francia sul tema dei baby influencer. La delibera n. 394/24/CONS ha rinnovato i componenti del CNU per un quadriennio, riconoscendo l’impegno su minori, disabili, donne, IA e influencer. Questo atto rafforza la legittimazione istituzionale e garantisce continuità operativa, con il supporto di personale Agcom dedicato.
Evoluzione giuridica europea
Il 2024 segna l’entrata in vigore di normative fondamentali per l’ecosistema digitale europeo. L’AI Act introduce una classificazione dei sistemi di intelligenza artificiale in base al rischio, con obblighi stringenti per quelli ad alto impatto. Il DSA impone alle piattaforme responsabilità dirette sulla rimozione di contenuti illegali, mentre il DMA stabilisce regole per i gatekeeper, imponendo trasparenza algoritmica e maggiore libertà di scelta agli utenti. Il Data Act, entrato in vigore a gennaio e applicabile dal 2025, rafforza i diritti di accesso e utilizzo dei dati, mentre il Media Freedom Act tutela il pluralismo informativo vietando interferenze editoriali e sorveglianza abusiva sui giornalisti. Il CNU sottolinea come questo impianto normativo innalzi gli standard europei e rafforzi la leadership UE nel digitale, auspicando un impatto positivo anche a livello globale.
Protezione dei minori
Uno dei pilastri dell’attività del CNU riguarda la tutela dei minori. Le nuove normative europee e nazionali hanno rafforzato gli strumenti contro abusi online, cyberbullismo e sfruttamento economico dei baby influencer. In Italia, la legge n. 159/2023 ha esteso il parental control alla telefonia mobile, mentre la legge n. 70/2024 ha introdotto innovazioni contro bullismo e cyberbullismo, inserendo il CNU nel tavolo tecnico dedicato. Il CNU ha partecipato attivamente a consultazioni Agcom su age verification e parental control, sostenendo la necessità di strumenti rispettosi della privacy e accessibili anche a utenti con disabilità. Inoltre, ha promosso il Patentino Digitale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, percorsi di alfabetizzazione per studenti e famiglie e convegni con la Polizia Postale per contrastare l’abuso online. Particolare attenzione è stata rivolta al rischio legato all’uso improprio dell’IA generativa nella creazione di CSAM.
Regolamentazione degli influencer
Il 2024 ha visto l’approvazione delle linee guida Agcom sugli influencer, con la delibera n. 7/24/CONS, che estende il quadro normativo del Testo unico audiovisivi anche ai content creator. Il CNU ha accolto positivamente queste regole, sottolineando l’importanza della trasparenza e della tutela dei minori. Ha inoltre proposto di abbassare la soglia di follower per includere anche i micro-influencer e ha dedicato attenzione al tema dei baby influencer e dello sharenting, richiedendo tutele specifiche sui guadagni e sul diritto all’oblio delle immagini dei minori.
Inclusione digitale e disabilità
Il CNU ha posto particolare attenzione al tema delle persone con disabilità, promuovendo accessibilità, inclusione e universal design. Nel 2024 ha contribuito alla definizione delle agevolazioni economiche per i servizi di comunicazione elettronica e ha partecipato a eventi come l’Italia Accessibility Act, sottolineando l’importanza di garantire l’accesso universale alle tecnologie digitali. Parallelamente, ha sostenuto campagne per facilitare l’uso del parental control da parte di minori con disabilità e ha promosso soluzioni di accessibilità per telecomandi e dispositivi audiovisivi, ribadendo l’allineamento con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Donne e media digitali
Un altro focus rilevante è la tutela delle donne nell’ecosistema digitale. Secondo i dati EIGE, il 93% delle vittime di cyberviolenza è di sesso femminile. Il CNU ha denunciato la correlazione tra violenza domestica e violenza online, chiedendo un approccio multidisciplinare alla prevenzione. Ha inoltre partecipato a convegni dedicati al ruolo delle donne nei media e alla necessità di strategie di contrasto più efficaci.
Tutela dei consumatori
Il CNU ha ribadito l’impegno nella difesa dei consumatori digitali, concentrandosi su fake news, truffe e telemarketing illegale. Tra i risultati del 2024 vi è il supporto alla delibera n. 457/24/CONS, che obbliga al blocco delle chiamate internazionali con CLI spoofing, e la partecipazione agli organismi di vigilanza dei principali operatori di telecomunicazioni. Il CNU ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio algoretico alla regolamentazione delle piattaforme, ponendo attenzione a trasparenza e correttezza degli algoritmi che influenzano la vita quotidiana degli utenti.
Intelligenza artificiale ed etica digitale
L’intelligenza artificiale rappresenta uno dei campi di maggiore interesse per il CNU. La relazione annuale richiama l’importanza dell’uso etico e trasparente delle tecnologie, ribadendo i principi di human-in-command previsti dall’AI Act. Il CNU promuove l’algoretica, ovvero l’adozione di algoritmi giusti e comprensibili, capaci di bilanciare innovazione e tutela dei diritti. L’etica digitale rimane un tema trasversale, volto a garantire inclusività, protezione dei dati e contrasto alle discriminazioni. Il CNU si propone come osservatorio permanente su come le nuove tecnologie influenzano la società e i comportamenti online.