Sommario
Google introduce un toggle per impostare l’AI mode come default in Search, mentre ChatGPT rende gratuita la funzione Projects e aggiunge un’opzione per dividere le conversazioni in rami paralleli. Le due innovazioni segnano un passaggio chiave nel 2025, accelerando l’integrazione dell’AI nella vita quotidiana. Da un lato, Google punta a trasformare la ricerca online con riassunti generati da modelli linguistici, dall’altro OpenAI amplia le capacità organizzative e produttive di ChatGPT. Questi aggiornamenti migliorano l’esperienza utente, ma sollevano interrogativi su tracciabilità delle informazioni, dipendenza dall’AI e impatti sull’ecosistema editoriale.
Aggiornamenti in Google Search
Google evolve Search con l’introduzione del toggle che consente di impostare AI mode come opzione predefinita. Robby Stein, VP di Product per Google Search, ha chiarito che non ci sono piani per imporre un default universale: ogni utente potrà scegliere se attivarlo. L’AI mode sfrutta large language models per sintetizzare informazioni dal web, rispondere a query complesse, processare immagini e generare tabelle e grafici. Attualmente l’AI mode è accessibile accanto al tab “All”, ma con il toggle potrà sostituire i tradizionali blue links, relegando i risultati web al tab secondario. Google, che detiene circa il 90% del mercato globale delle ricerche, sta testando anche l’integrazione di ads nell’AI mode, presentando agli inserzionisti nuove pratiche pubblicitarie. Le implicazioni sono significative: secondo dati Pew Research, i riassunti AI riducono il traffico verso i publisher, mentre Google sostiene che la qualità dei click generati sia superiore. L’impatto resta incerto, ma alcuni editori parlano di una “crisi esistenziale” e discutono alleanze come la proposta NATO for News per fronteggiare lo squilibrio. Le speculazioni puntano a un possibile default universale nel 2026, anche se non ci sono conferme ufficiali.
Novità in ChatGPT con Projects e toggle
OpenAI democratizza l’accesso a Projects, rendendoli disponibili anche agli utenti free. Questa funzionalità permette di creare workspace dedicati in cui organizzare chat, file e istruzioni personalizzate con memoria indipendente, ottimizzando attività come scrittura, ricerca e pianificazione. In parallelo, viene introdotto il toggle Branch, che consente di aprire nuove conversazioni parallele a partire da un messaggio scelto, mantenendo il contesto fino a quel punto. Questo strumento migliora il brainstorming e la gestione di topic multipli senza dover riavviare la conversazione, aumentando l’efficienza e riducendo la frammentazione. Queste novità segnano una maturazione di ChatGPT come hub organizzativo e creativo, ampliandone l’utilità sia per professionisti sia per utenti occasionali. Con Projects gratuiti e il Branch toggle, OpenAI rafforza la propria leadership nella conversational AI, offrendo un’interfaccia sempre più intuitiva e produttiva.
Implicazioni per utenti e publisher
Le innovazioni di Google e OpenAI presentano vantaggi evidenti per gli utenti, che ottengono risultati più rapidi, organizzazione migliore e maggiore efficienza. Tuttavia, emergono rischi strutturali: i riassunti AI di Google riducono la navigazione verso i siti, minando i modelli economici dei publisher e aumentando la dipendenza da una piattaforma centrale. Per ChatGPT, la gratuità dei Projects amplia la base d’uso, ma accresce la centralità dell’AI nelle pratiche quotidiane, con conseguenti dubbi sulla privacy e sull’impatto etico. Entrambe le evoluzioni confermano che il 2025 segna una fase di svolta nel rapporto tra AI, informazione e produttività, imponendo una riflessione più ampia su regolazioni e governance globale.
Evoluzione tecnica di AI mode e Projects
Dal punto di vista tecnico, l’AI mode di Google sfrutta modelli linguistici di grandi dimensioni capaci di sintetizzare testi, generare visualizzazioni e assistere in attività complesse come il coding. L’integrazione nella UI di Search rende questa funzionalità sempre più centrale, con la possibilità di spostare l’attenzione degli utenti dai risultati web tradizionali ai riassunti AI. Per OpenAI, i Projects introducono memorie isolate e strumenti contestuali flessibili, mentre il Branch toggle aggiunge un meccanismo di gestione multi-thread delle conversazioni, un approccio innovativo che migliora la produttività in scenari di lavoro complessi. Entrambe le innovazioni consolidano l’AI come infrastruttura di base per il futuro del digitale.
Rischi etici e regolatori in AI updates
L’espansione di AI mode e Projects amplifica i rischi legati al black box problem, riducendo la trasparenza e complicando la tracciabilità delle decisioni algoritmiche. L’erosione del traffico verso i publisher solleva questioni economiche e democratiche, mentre la crescente dipendenza dagli strumenti AI impone una riflessione sulle regolazioni necessarie per preservare privacy, diritti e pluralismo informativo. L’approccio human-centric europeo resta il modello più citato come punto di equilibrio, ma la rapidità dell’evoluzione tecnologica richiede un impegno coordinato globale per garantire che l’AI migliori la condizione umana invece di ridurla a meri dati elaborabili.