Settembre 2025 segna un cambio di paradigma per l’ecosistema Microsoft: la rimozione di WMIC con Windows 11 25H2 elimina un LOLBin abusato dai ransomware, Copilot Chat si integra nelle app Microsoft 365 senza costi aggiuntivi per molte licenze business, mentre Exchange Server 2016 e 2019 arrivano alla fine del supporto esteso entro 30 giorni, spingendo migrazioni verso Exchange Online o Server Subscription Edition. A corredo, Microsoft forza l’installazione dell’app Copilot 365 su Windows fuori dallo Spazio Economico Europeo, unifica le librerie gaming tra PC e handheld, estende .NET STS a 24 mesi a partire da .NET 9 e arricchisce Application Insights con Blocking Insights e integrazione OpenTelemetry per ottimizzare il codice. Amministratori e sviluppatori devono riallineare script, policy di AI, piani di migrazione e telemetrie per ridurre la superficie d’attacco, aumentare la produttività e garantire continuità nei servizi aziendali.
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Rimozione di WMIC in Windows 11 25H2: impatti e migrazione
Con Windows 11 25H2 Microsoft rimuove WMIC, l’interfaccia a riga di comando di WMI da tempo deprecata, trasformata in passato in Feature on Demand e ampiamente sfruttata come LOLBin in catene di ransomware. La scelta riduce la superficie di attacco eliminando comandi usati per cancellare Shadow Copies, interrogare antivirus, disinstallare agent o alterare esclusioni di Defender, tutte operazioni osservate in lateral movement e impatti post-exploit. Le capacità sottostanti di Windows Management Instrumentation restano disponibili attraverso PowerShell, API COM, CIM e librerie .NET, così gli script di amministrazione possono migrare senza perdita funzionale. La transizione richiede la sostituzione di chiamate wmic con Get-CimInstance, Get-WmiObject o con i cmdlet specifici dei moduli moderni; ad esempio la vecchia enumerazione dei processi tramite “wmic process list” trova corrispettivo in Get-Process o in query CIM filtrate, mentre interrogazioni su nic o servizi confluiscono in Get-NetAdapter, Get-Service e Get-CimInstance Win32_Service. Gli amministratori devono verificare script di provisioning, attività pianificate e strumenti terzi che ancora invocano WMIC, aggiornare la documentazione operativa e inserire un controllo in CI/CD per bloccare nuovi riferimenti al binario rimosso. La rimozione rompe schemi di evasion che sfruttavano wmic.exe per azioni “living-off-the-land”, costringendo gli attaccanti a strumenti più rumorosi, più facili da intercettare da EDR e SIEM. In ambienti regolati, l’allineamento a PowerShell 7 con transcript, logging avanzato e constrained language mode migliora auditabilità e responsabilizzazione rispetto al passato, senza sacrificare l’automazione.
Copilot Chat nelle app Microsoft 365: produttività, sicurezza e governance
La diffusione di Copilot Chat dentro Word, Excel, PowerPoint, Outlook e OneNote porta un’AI contestuale direttamente nel side pane delle applicazioni, eliminando copia-incolla e switch tra finestre. Per molte licenze business idonee l’uso non prevede costi aggiuntivi, con differenze nette tra Copilot Chat che accede a web data e Copilot 365 che può usare contenuti organizzativi come email, meeting e chat secondo consenso e policy. L’impatto pratico è evidente: i documenti aperti diventano contesto immediato per riassunti, riscritture, formule, grafici e estrazioni; le caselle di posta guadagnano sintesi intelligenti, azioni suggerite e bozze aderenti alla storia del thread. La privacy si riflette nella separazione tra contenuti aziendali e fonti web, nella configurazione Entra e nelle policy di DLP; la governance impone ruoli chiari, sensori di audit, e revisione dei criteri di condivisione per evitare eccessi di esposizione. La disponibilità graduale richiede change management, comunicazioni interne e formazione su prompt efficaci per massimizzare benefici e ridurre rischi.
Installazione forzata dell’app Copilot 365: gestione del rollout e dell’opt-out
Da ottobre a metà novembre 2025 Microsoft installerà automaticamente l’app Copilot 365 su Windows in aree extra-EEA, creando un hub unificato per Copilot, file recenti, agenti e scorciatoie verso le app Microsoft 365. L’icona comparirà nel menu Start e sarà abilitata by default. Gli amministratori che necessitano di controllarne la diffusione possono adottare opt-out centralizzato via Apps Admin Center, disabilitando l’installazione automatica o scaglionando il rollout per reparti pilota. È utile predisporre una comunicazione interna che spieghi scopo, benefici e policy di logging, in modo da ridurre ticket all’helpdesk, allineare le aspettative degli utenti e incanalare eventuali feedback di telemetria e prestazioni. Il controllo di versioning e diritti deve rispettare le policy di AI aziendali, con regole chiare su dati sensibili, opt-in e retention.
Fine del supporto esteso per Exchange 2016 e 2019: 30 giorni all’ora X
Il 14 ottobre 2025 Exchange Server 2016 e Exchange Server 2019 raggiungono la fine del supporto esteso: cessano patch di sicurezza, hotfix, aggiornamenti fuso orario e supporto tecnico. I server continueranno a funzionare, ma ogni nuova vulnerabilità resterà scoperta, esponendo posta, archivi e dati personali a rischi concreti. Le opzioni pratiche sono Exchange Online in modalità standalone o come parte di Microsoft 365, oppure Exchange Server Subscription Edition (SE) per chi mantiene on-premise. Le organizzazioni su 2019 possono eseguire upgrade in-place coerenti con i Cumulative Update, mentre per 2016 è consigliato un side-by-side con SE e successiva migrazione. I tenant ibridi devono pianificare cutover, coexistence, re-scansione di transport rules e connettori, insieme a test di autenticazione moderna, MFA e Conditional Access. Con soli 30 giorni residui, la priorità passa a inventario, piani di migrazione, backup collaudati e comunicazione agli stakeholder su rischi e tempistiche.
Gaming su PC e handheld Windows: libreria unificata e ripresa rapida
La nuova esperienza gaming su Windows unifica in un’unica libreria i giochi provenienti da Xbox, Game Pass, Battle.net e altri store di riferimento, sincronizzando progressi e cronologia tra PC e handheld Windows. Per l’utente esperto significa meno attrito tra launcher, ripresa istantanea delle sessioni e una gestione semplificata di aggiornamenti, salvataggi e overlay. L’integrazione con l’ecosistema Xbox normalizza login, acquisti e cloud saves, mentre i dispositivi portatili Windows traggono vantaggio da preset energetici e controlli rapidi per profili di prestazioni, essenziali in mobilità. Gli sviluppatori possono sfruttare API consolidate per telemetria e social, riducendo duplicazioni e migliorando la visibilità cross-store.
.NET STS esteso a 24 mesi: pianificazione più flessibile a partire da .NET 9
L’estensione del ciclo .NET STS da 18 a 24 mesi a partire da .NET 9 offre alle aziende sei mesi aggiuntivi per adozione, stabilizzazione e migrazione, mantenendo .NET LTS a tre anni. I team possono abbracciare STS come ramo di innovazione rapida con una finestra di supporto più confortevole, integrando feature recenti senza compromettere la compliance dei rilasci. La convergenza delle date di end-of-support tra .NET 8 (LTS) e .NET 9 (STS) semplifica roadmap, budget e allineamento con le dipendenze infrastrutturali. Per l’adozione in produzione, conviene definire criteri d’ingresso basati su telemetria, error budget e backout plan, evitando upgrade impulsivi e privilegiando in-place testing e canary.
Application Insights: dal trace alla correzione con Blocking Insights e OpenTelemetry
Application Insights evolve in motore di ottimizzazione del codice: il profiler runtime analizza trace e individua collo di bottiglia di CPU e memoria, mentre i nuovi Blocking Insights evidenziano blocchi e contention in pipeline async/await, code synchronous incastonate in percorsi asincroni e deadlock potenziali. Il supporto OpenTelemetry in preview consente adozione con .NET Profiler senza dipendenze SDK aggiuntive, favorendo telemetria standard e riducendo vendor lock-in. L’integrazione con GitHub Copilot collega segnali a suggerimenti di fix concreti, fino all’apertura guideline o work item su DevOps, creando un circuito trace → diagnosi → PR. Il beneficio pratico è una riduzione misurabile di MTTR, meno regressioni post-release e un migliore time-to-value per le iniziative di performance.
Implicazioni operative per amministratori e sviluppatori: sicurezza, produttività, continuità
Per gli amministratori IT la rimozione di WMIC impone la revisione degli script, la migrazione a PowerShell e l’introduzione di controlli come transcript, Just Enough Administration e constrained language mode, tutti allineati a un modello zero trust. Le policy devono includere blocco di binari legacy, allowlisting di cmdlet e logging centralizzato. La fine del supporto di Exchange obbliga a piani di migrazione e hardening: segmentare ruoli, ridurre superfici esposte, rinforzare Autodiscover, e consolidare MFA e Conditional Access. Per gli sviluppatori, l’arrivo di Copilot Chat dentro le app, l’estensione STS e i nuovi insight in Application Insights accelerano refactoring, test guidati dai dati e automazione. La forzatura dell’app Copilot 365 richiede policy di adozione e misurazioni sulla produttività per documentare ROI e definire guardrail sui dati sensibili. Sul fronte gaming, l’unificazione della libreria riduce attriti utente e apre spazi a telemetrie condivise che guidano decisioni di design e live-ops.
Esempi pratici di migrazione e governance senza interruzioni
La sostituzione di wmic con Get-CimInstance può seguire una strategia in tre passaggi raccontati in runbook narrativi: rilevamento dei pattern a rischio, riscrittura con cmdlet idempotenti e verifica con test in staging che tracciano delta di output, tempi e permessi. In parallelo, i tenant che abilitano Copilot Chat definiscono criteri su etichette di sensibilità, confini di datascope e retention; un comitato di data governance revisiona i prompt “ad alto impatto” e aggiorna il catalogo dei rischi. Per Exchange, un piano ibrido con migrazione graduale dei mailbox database limita disservizi, mentre monitor e alert su retry, quarantene e limiti di throughput aiutano a modulare la cadenza. La formazione accompagnata da playbook riduce i tempi di ramp-up su Copilot e Application Insights, migliorando la qualità del codice e abbassando il costo del cambiamento.
Rischi residui e come mitigarli in modo proattivo
Anche con WMIC rimosso, le minacce adottano altri LOLBins come regsvr32, mshta o rundll32; perciò servono ASR rules, Device Control per bloccare esecuzioni non autorizzate e NTA/NDR che rilevino anomalia di beaconing. La diffusione di Copilot richiede monitoraggio del prompt leakage, controlli su condivisioni pubbliche e su permessi eccessivi; i modelli on-device e i confini cloud vanno documentati nei registro trattamenti. Con Exchange, la priorità resta patchare i sistemi finché sono in esercizio, difendere ECP/OWA con MFA e, dove possibile, geofencing e conditional access. Per .NET, la maggiore finestra STS non deve diventare alibi per rimandare security update: un calendario di servicing trimestrale e monitoraggio CVE mantiene il rischio sotto controllo. La traiettoria di settembre 2025 razionalizza componenti legacy, spinge AI produttiva e ridisegna i cicli di sviluppo e operations. La rimozione di WMIC impone la convergenza su PowerShell con telemetria profonda e controlli zero trust; l’integrazione di Copilot Chat dentro Microsoft 365 sposta il baricentro su workflow guidati dai dati con confini di sicurezza dichiarativi, mentre la fine del supporto di Exchange 2016/2019 consiglia migrazioni cloud-first o SE con hardening rinnovato. L’estensione di .NET STS a 24 mesi bilancia innovazione e stabilità, e Application Insights collega osservabilità e correzione in un ciclo chiuso che riduce MTTR. Per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi, i team devono orchestrare un programma integrato: inventario e refactor degli script WMIC, policy Copilot con DLP e sensibilità, piano Exchange con cutover misurato, adozione di STS con canary e rollback, e telemetria unificata che alimenti decisioni operative. In questa cornice, sicurezza e produttività non sono in tensione ma si rafforzano, offrendo una piattaforma più prevedibile, osservabile e resiliente per l’impresa.