Apple prepara una rivoluzione nella propria strategia commerciale con un lancio diviso per la serie iPhone 18, che secondo fonti vicine alla supply chain avverrà tra l’autunno 2026 e la primavera 2027. Parallelamente, il design di iOS 26 — già in fase beta — ispira copie dirette da parte di Vivo, mentre cresce l’attesa per l’evento Apple di ottobre 2025, dove potrebbero essere annunciati i nuovi MacBook Pro con chip M5. Le mosse della casa di Cupertino riflettono una fase di transizione strategica: Apple intende mantenere l’hype costante tra due cicli annuali, bilanciando l’innovazione hardware con il consolidamento dell’ecosistema software e la crescente integrazione di intelligenza artificiale nei propri prodotti.
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Rumors sul lancio di iPhone 18
Secondo indiscrezioni industriali, Apple pianifica di suddividere il lancio della gamma iPhone 18 in due momenti distinti. I modelli iPhone 18 Air 2, Pro e Pro Max dovrebbero essere presentati in autunno 2026, mentre la versione base arriverebbe solo nella primavera 2027, rompendo con la tradizione consolidata di un’unica finestra autunnale. La decisione avrebbe motivazioni di tipo commerciale: posticipare il modello standard permetterebbe di spalmare la domanda nel tempo e mantenere alta la visibilità del brand per oltre un semestre, contrastando la stagionalità dei lanci Samsung Galaxy S27, previsti a gennaio 2027.

Il modello iPhone 18 Air 2 segnerà inoltre il ritorno di un dispositivo “light” con design premium, mentre il modello base integrerà per la prima volta un chip A19 Pro — fino ad ora riservato alle versioni top di gamma — per ridurre la frammentazione e uniformare le prestazioni su tutta la lineup.

Non è esclusa la comparsa del primo iPhone foldable, ancora in fase prototipale, che potrebbe essere svelato in una seconda conferenza primaverile dedicata al design sperimentale. Le fonti indicano che Apple punta a ottimizzare i tempi di produzione e a testare il nuovo ciclo di rilascio su mercati mirati, partendo da Stati Uniti e Cina.
Design iOS 26 e copie da parte di Vivo
Il nuovo iOS 26, atteso in versione stabile entro l’autunno, continua a influenzare l’intero settore mobile. Il produttore cinese Vivo ha adottato nel suo OriginOS 6 una serie di elementi che riprendono chiaramente il linguaggio visivo del sistema operativo Apple. L’interfaccia, definita “Liquid Glass”, propone trasparenze dinamiche, icone squadrate, dock vetrato e cartelle semi-traslucide, richiamando in modo quasi identico la grafica di iOS 26. Il Control Center utilizza pulsanti arrotondati e texture fluide che imitano l’effetto vetro, mentre le notifiche fluttuanti e i wallpaper tridimensionali adattivi riprendono l’approccio minimalista di Apple.
La somiglianza ha scatenato ironie e polemiche sui social: molti utenti definiscono OriginOS 6 una “shameless copy”, mentre altri riconoscono una convergenza estetica inevitabile tra i due ecosistemi. Vivo giustifica le scelte come un’evoluzione “ispirata alla fluidità naturale dell’acqua”, ma gli analisti leggono l’operazione come una mossa commerciale per attrarre utenti Apple nei mercati asiatici, dove l’iPhone resta un prodotto premium. Apple, dal canto suo, continua a rafforzare l’identità del proprio design, puntando su animazioni reattive, trasparenze intelligenti e maggiore integrazione tra UI e AI, soprattutto nelle app di sistema. Gli esperti sottolineano che, nonostante le imitazioni, Cupertino conserva una coerenza visiva e funzionale ineguagliata, fondata su anni di ottimizzazione hardware-software.
Evento Apple di ottobre 2025
Tutti gli occhi ora sono puntati sull’evento Apple previsto per ottobre 2025, che potrebbe chiudere l’anno con il debutto dei MacBook Pro equipaggiati con chip M5 Pro e M5 Max. Secondo i leaker più affidabili, l’annuncio avverrà tra il 28 e il 30 ottobre, in linea con il tradizionale calendario autunnale di Apple. L’azienda potrebbe utilizzare un formato simile agli eventi “Scary Fast” e “Mac Your Calendars” degli anni precedenti, con una presentazione digitale focalizzata sulle prestazioni grafiche e sull’efficienza energetica della nuova architettura M5, prodotta con processo a 2 nanometri. I nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici entreranno in produzione tra ottobre e novembre, con disponibilità limitata iniziale per i modelli configurati. Alcune indiscrezioni parlano anche di un MacBook low-cost con chip A18 Pro, destinato al mercato educativo e previsto per fine 2025 tramite comunicato stampa, senza evento dedicato. Durante la stessa conferenza, Apple potrebbe rilasciare la beta pubblica di iOS 26.1, che introduce nuove gesture per la gestione degli allarmi, miglioramenti al multitasking su iPad e l’espansione di Apple Intelligence con nuove lingue supportate, tra cui italiano e coreano. Secondo Mark Gurman, l’evento non includerà nuovi iPad o AirPods, ma sarà focalizzato su hardware Mac e aggiornamenti software, confermando la strategia modulare di Apple, che alterna innovazioni di prodotto e ottimizzazioni di sistema per mantenere l’attenzione mediatica costante.
Strategie e impatto sul mercato
Il lancio frazionato di iPhone 18, l’adozione di design ispirati ad iOS 26 da parte dei competitor e l’arrivo dei Mac M5 tracciano la direzione del prossimo biennio Apple. L’azienda bilancia innovazione tecnologica e marketing programmato, mantenendo il vantaggio competitivo in un contesto di crescente convergenza tra AI, design e hardware. Il focus su intelligenza artificiale distribuita — dalla fotocamera smart alle funzioni linguistiche integrate — definisce la prossima fase dell’ecosistema Apple, che si prepara a competere non solo con Samsung e Google, ma anche con nuovi attori cinesi sempre più aggressivi sul fronte software.