Apple si prepara a introdurre la nuova generazione di chip M5 nei MacBook Pro, iPad Pro e Vision Pro, mentre amplia le funzioni satellite per iPhone e sospende lo sviluppo dei futuri visori, lasciando in sospeso il destino del Vision Pro. Una strategia che mira a rafforzare la continuità dell’ecosistema hardware e software, ma che riflette anche un profondo ripensamento sulla direzione del computing spaziale. Apple avvia i test interni di iOS 26.0.2 e pianifica nuove release di manutenzione per i propri sistemi operativi, mentre emergono rumor su iPhone 18 Pro e termina ufficialmente i programmi di assistenza dedicati ai problemi audio di AirPods Pro di prima generazione e iPhone 12. Le mosse segnano un nuovo ciclo di consolidamento per l’ecosistema, con focus su stabilità, sicurezza e innovazione fotografica.
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MacBook Pro con chip M5: prestazioni e rollout scaglionato

Il nuovo MacBook Pro con chip M5 entra in fase di test avanzato con macOS 26.0.2, come confermano documenti FCC che menzionano un unico modello inedito. Il primo dispositivo a essere lanciato sarà la versione base da 14 pollici, seguita nel 2026 dalle varianti Pro e Max, in linea con la strategia di rilascio scaglionato tipica di Apple. Il chip M5, prodotto sul processo 3nm di terza generazione TSMC, offre un incremento del 12% nelle prestazioni multi-core e un miglioramento del 36% nella grafica rispetto all’M4. Mantiene una CPU a 9 core e un’architettura bilanciata tra efficienza e potenza, ideale per flussi di lavoro professionali e creativi. Apple punta così a stimolare le vendite nel periodo festivo, offrendo agli utenti con Mac dotati di M1 o M3 Pro un motivo concreto per l’upgrade. Le versioni di fascia alta, previste tra gennaio e marzo 2026, saranno invece destinate a sostituire completamente la gamma M4 Pro e Max. Il trend segue il ciclo avviato nel 2020: M1 sui modelli base, M1 Pro e Max sui 14 e 16 pollici, e successivamente l’espansione su Air e Studio. L’obiettivo resta la continuità prestazionale fino al salto generazionale dell’M6, previsto con design ridisegnato, schermo OLED e architettura 2nm.
iPad Pro e Vision Pro: aggiornamento M5 e nuova strategia hardware
Parallelamente, Apple prepara il lancio dell’iPad Pro M5, apparso in un video di unboxing trapelato online. Il nuovo tablet professionale conserverà l’estetica attuale, ma beneficerà di un aumento sostanziale nelle prestazioni e nella gestione energetica. Il debutto è atteso per la fine del 2025, con una versione iPadOS 26 ottimizzata per elaborazioni AI locali. Il Vision Pro, lanciato nel 2023 come primo visore di “spatial computing”, riceverà un aggiornamento minore con chip M5 e coprocessore R2, ma senza una nuova generazione hardware. Il modello aggiornato introdurrà una banda Dual Knit per migliorare il comfort e riutilizzerà componenti già esistenti per contenere i costi. Questo refresh serve da ponte temporaneo: Apple intende mantenere il prodotto sul mercato ancora per alcuni anni, pur avendo sospeso tutti i progetti legati ai futuri visori Vision Air e Vision Pro 2.
Il futuro incerto del Vision Pro e la svolta verso gli smart glasses
Il capitolo Vision Pro rappresenta oggi uno dei punti più controversi della strategia Apple. Dopo il lancio nel 2023, accolto con entusiasmo iniziale ma seguito da vendite deboli e un rapido calo d’interesse, Apple ha progressivamente ridotto gli investimenti nel progetto. Il piano originale prevedeva due linee di prodotti: un modello “Air” più leggero ed economico, e un Vision Pro 2 premium con display e batterie migliorati. Tuttavia, la complessità produttiva, i costi elevati e l’assenza di un prototipo definitivo hanno portato alla sospensione di entrambi i progetti nel 2024.

Secondo fonti interne, le risorse sono ora dirottate verso smart glasses AR più compatti, sviluppati per competere direttamente con Meta e altri player nel segmento wearable. Questi occhiali intelligenti, attesi nel 2026, rappresenteranno il nuovo punto di convergenza tra AI, realtà aumentata e integrazione iOS. Nonostante il ridimensionamento, Apple non abbandona del tutto il “spatial computing”: la combinazione di visionOS 26 e chip M5 mantiene viva la piattaforma, anche se con un ruolo secondario fino al 2027-2028, quando potrebbero riaffiorare nuovi modelli.
Espansione globale delle funzioni satellite su iPhone
Sul fronte dei servizi, Apple amplia la copertura del sistema Emergency SOS via satellite, che sarà attivo in Messico entro la fine del 2025. La funzione, basata sulla rete Globalstar in orbita bassa, consente agli utenti di inviare messaggi di emergenza, condividere la posizione e contattare i soccorsi anche in assenza di connessione cellulare. Gli utenti potranno accedere alle funzioni satellitari dal Control Center, tramite la sezione dedicata “Satellite”, che avvierà l’assistente di connessione. Apple estende inoltre l’accesso gratuito per un ulteriore anno a tutti i possessori di iPhone 14 e 15, ampliando il supporto a 18 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Nuova Zelanda. Le funzioni Find My via satellite, Messages e Roadside Assistance continuano a espandersi, anche se restano limitate geograficamente. La società possiede circa il 20% di Globalstar e prevede di estendere la tecnologia a nuovi servizi, come previsioni meteo via satellite e assistenza AI offline.
Nuovi prodotti e aggiornamenti software imminenti
Secondo fonti vicine a Cupertino, Apple annuncerà i nuovi dispositivi tramite comunicati stampa a partire dalla prossima settimana, senza eventi dedicati. Tra i prodotti attesi figurano:
- MacBook Pro 14” con chip M5,
- iPad Pro M5,
- Vision Pro M5,
- Apple TV 4K con chip A17 Pro e Siri potenziata da Apple Intelligence,
- HomePod mini 2 con chip S9 o superiore,
- AirTags 2 con raggio ampliato e localizzazione più precisa.
L’azienda potrebbe scegliere ottobre come mese di lancio, in linea con la tradizione dei refresh Mac e iPad. In parallelo, Apple aggiorna il firmware AirPods (build 8A358), migliorando la qualità audio, e modifica gli stand MagSafe negli Apple Store per proteggere gli schermi dei nuovi iPhone 17.
iOS 26.0.2: stabilità, sicurezza e rollout imminente
Secondo i log interni analizzati da MacRumors, Apple sta ultimando i test di iOS 26.0.2, un aggiornamento minore pensato per risolvere bug residui e correggere vulnerabilità non coperte dal recente iOS 26.0.1. Il rilascio dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, in contemporanea con macOS 26.0.2, già testato su un inedito MacBook Pro da 14 pollici con chip M5. Il precedente iOS 26.0.1, distribuito a settembre, aveva risolto problemi di disconnessione Wi-Fi e Bluetooth, migliorato la stabilità cellulare, corretto artefatti fotografici in condizioni di luce artificiale e ripristinato VoiceOver per gli utenti non vedenti dopo l’update iniziale di iOS 26. La nuova build continuerà su questa linea, migliorando ulteriormente la compatibilità tra modelli di iPhone 17, iPhone Air e iPhone 17 Pro. Come da tradizione, Apple non ha diffuso note dettagliate, ma la numerazione suggerisce un aggiornamento “di servizio” mirato a rafforzare la sicurezza del sistema, correggere vulnerabilità di tipo kernel e ottimizzare la gestione della connettività. Gli utenti riceveranno la notifica over-the-air, con installazione automatica o manuale dal menu Impostazioni, mentre il team di ingegneria continuerà il monitoraggio post-release per interventi rapidi su eventuali bug emergenti.
iPhone 18 Pro: fotocamera con apertura variabile e design evolutivo
Le prime indiscrezioni su iPhone 18 Pro anticipano un’evoluzione contenuta ma significativa rispetto alla generazione attuale. I modelli manterranno un design quasi identico a iPhone 17 Pro, con display da 6,3 pollici per la versione standard e 6,9 pollici per il Pro Max, ma introdurranno un pannello Ceramic Shield posteriore semitrasparente, caratterizzato da una finitura opaca e frostata che rivela lievi dettagli interni. La novità principale riguarda la fotocamera principale da 48 megapixel, che secondo l’analista Ming-Chi Kuo disporrà di apertura variabile, una tecnologia che consente di regolare la profondità di campo e il controllo della luce come nelle DSLR. Questa soluzione permetterà di passare dinamicamente da f/1.78 a valori più chiusi, migliorando lo sfocato nei ritratti e la nitidezza negli scatti macro. La Dynamic Island dovrebbe ridursi leggermente, mentre il Face ID sotto schermo è previsto solo con iPhone 19 Pro, quando Apple completerà la transizione verso un design completamente in vetro. Il sistema fotografico manterrà la disposizione triangolare delle lenti e continuerà a essere il principale elemento distintivo della gamma Pro. Dal punto di vista hardware, i rumor non specificano ancora il nome del chip A-series, ma si parla di un processore A20 Pro costruito con processo 2nm TSMC, capace di offrire maggiore efficienza energetica e un salto prestazionale nell’elaborazione AI integrata.
Fine dei programmi di servizio per AirPods Pro e iPhone 12

Dopo oltre tre anni, Apple chiude i programmi di assistenza gratuita dedicati a due note problematiche audio: i crepitii sugli AirPods Pro originali e l’assenza di suono durante le chiamate su iPhone 12 e iPhone 12 Pro. Il programma per AirPods Pro di prima generazione, lanciato nell’ottobre 2020, copriva unità prodotte prima di ottobre 2020 affette da rumori statici o da un malfunzionamento della cancellazione attiva del rumore (ANC). Inizialmente previsto per due anni, era stato esteso a tre nel 2021. Con la maggior parte dei dispositivi ormai fuori copertura, Apple rimuove ora il riferimento dal proprio portale di supporto, mantenendo solo l’assistenza standard a pagamento. Anche il programma per iPhone 12 e iPhone 12 Pro, avviato nell’agosto 2021, giunge al termine. Copriva un difetto del modulo ricevitore che impediva l’audio durante le chiamate. Il servizio gratuito è stato progressivamente ridotto con l’arrivo delle serie successive, che hanno risolto definitivamente il problema a livello hardware. La chiusura di questi programmi coincide con la maturità dell’ecosistema audio Apple, oggi rappresentato da AirPods Pro di seconda generazione e AirPods 4, privi di difetti strutturali noti e compatibili con Apple Intelligence per la gestione vocale intelligente.
Visione di lungo periodo: hardware e AI convergenti
Il 2025 segna dunque un momento di transizione per Apple. L’introduzione dei chip M5 e l’espansione dei servizi satellitari consolidano l’infrastruttura tecnologica dell’azienda, mentre la sospensione del progetto Vision Pro 2 apre la strada a una nuova generazione di smart glasses basati su AI e visione artificiale. Apple si muove verso un ecosistema sempre più interconnesso, dove hardware, software e servizi intelligenti convergono in una piattaforma unificata, capace di adattarsi tanto al lavoro quanto all’ambiente fisico e digitale dell’utente.
Continuità di ecosistema e compatibilità software
Con iOS 26.0.2, Apple prosegue la politica di aggiornamenti frequenti e compatibilità estesa. Tutti i modelli iPhone 17 restano pienamente supportati, mentre le versioni più datate come iPhone 12 continuano a ricevere patch di sicurezza, pur essendo esclusi dai programmi di servizio dedicati. Questa strategia consente di mantenere un equilibrio tra supporto legacy e innovazione, garantendo agli utenti aggiornamenti di sistema regolari anche sui dispositivi più vecchi. La casa di Cupertino rafforza così la percezione di affidabilità a lungo termine, un elemento centrale del proprio ecosistema.
Un anno di transizione verso l’iPhone del futuro
Le novità di iOS 26.0.2 e i primi dettagli su iPhone 18 Pro indicano che Apple sta preparando un ciclo evolutivo prudente ma costante: il perfezionamento del software, la stabilità hardware e un’attenzione crescente all’esperienza fotografica. Con l’arrivo del Ceramic Shield trasparente, l’apertura variabile e il ridimensionamento della Dynamic Island, la linea Pro proseguirà nel perfezionare l’estetica e la funzionalità, mentre iOS 26 continuerà a fare da ponte verso l’adozione di funzionalità AI-driven su tutti i dispositivi della prossima generazione.