Google introduce una nuova funzione di revoca automatica delle notifiche in Chrome, lancia l’aggiornamento LTS di ChromeOS con fix di sicurezza critici e, parallelamente, Brave espande il programma Rewards 3.0 con nuovi partner che ampliano l’uso del token BAT. Le novità, diverse ma complementari, convergono verso un obiettivo comune: migliorare privacy, sicurezza e controllo dell’esperienza utente nel panorama web contemporaneo.
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Chrome: revoca automatica delle notifiche sui siti inattivi
La nuova funzione di revoca automatica dei permessi di notifica in Google Chrome rappresenta un’evoluzione del sistema di sicurezza Safety Check, già utilizzato per revocare autorizzazioni sensibili come fotocamera, microfono e posizione. L’aggiornamento introduce un algoritmo che analizza livello di engagement e volume di notifiche di ciascun sito. I domini che inviano un numero elevato di avvisi ma generano meno dell’1% di interazioni reali vengono contrassegnati come “a basso valore” e perdono automaticamente il permesso di inviare notifiche push. La funzione è attiva sia su Android che su desktop e punta a ridurre l’“inquinamento informativo” che affligge molti utenti.

Nei test condotti da Google, la revoca selettiva ha portato a una diminuzione sensibile del sovraccarico di alert, migliorando contemporaneamente il tasso di interazione per i siti legittimi. Ogni volta che un permesso viene revocato, l’utente riceve un avviso in Chrome, con la possibilità di ripristinarlo manualmente tramite Safety Check o visitando direttamente il sito. La funzione può essere disattivata completamente per chi preferisce mantenere il controllo manuale. Questa innovazione conferma l’impegno di Google per una navigazione più silenziosa, sicura e focalizzata, riducendo il rumore digitale che distrae e abbassa la qualità dell’esperienza web.
ChromeOS LTS 138.0.7204.293: patch di sicurezza mirate
Parallelamente, Google distribuisce un aggiornamento LTS (Long Term Support) per ChromeOS, portandolo alla versione 138.0.7204.293. Il rilascio, pensato per ambienti aziendali e istituzionali, include una serie di fix di sicurezza critici che chiudono vulnerabilità segnalate nel motore V8, in WebRTC e in altre componenti di sistema.
Tra le patch più rilevanti figurano:
- CVE-2025-10201 – Implementazione impropria in Mojo.
- CVE-2025-10501 – Use-after-free in WebRTC.
- CVE-2025-10585 – Type confusion in V8.
- CVE-2025-8576 – Use-after-free in Extensions.
Il pacchetto include anche fix per vulnerabilità meno documentate come CVE-2025-21700, 21702, 21971 e 37756, tutte classificate a impatto alto. Queste correzioni garantiscono maggiore stabilità nei dispositivi gestiti tramite canale LTS, estendendo la finestra di supporto di sicurezza fino a 36 mesi. Il rollout procede gradualmente, con priorità ai Chromebook in uso nel settore educativo e nella pubblica amministrazione. Google sottolinea come la strategia LTS sia diventata parte integrante della sua politica di “sicurezza sostenibile”, bilanciando aggiornamenti frequenti per gli utenti consumer con stabilità prolungata per le infrastrutture enterprise.
Brave Rewards 3.0: nuovi partner e crescita dell’ecosistema BAT
Sul fronte Web3, Brave amplia il programma Rewards 3.0, coinvolgendo nuovi partner che estendono l’utilizzo del token BAT (Basic Attention Token) oltre la pubblicità. La piattaforma, che conta oltre 100 milioni di utenti mensili attivi, introduce integrazioni in settori come gaming, viaggi e finanza decentralizzata.

Tra i nuovi partner figurano:
- Fomo, app mobile che integra swap BAT direttamente nell’interfaccia, offrendo bonus e sconti sulle fee di trading.
- Jupiter, super app DeFi basata su Solana, che esplora sconti dedicati agli utenti Rewards.
- Orange Cap Games, produttore di carte collezionabili fisiche e digitali legate all’universo Brave.
- TravelSwap, che consente prenotazioni alberghiere con BAT, offrendo fino al 5% di sconto esclusivo.
Queste collaborazioni espandono la rete d’uso del token BAT, rafforzandone la presenza nel mercato delle utilità crypto reali. Brave aggiorna inoltre il proprio Offer Wall, introducendo campagne promozionali personalizzate, e annuncia risultati positivi dai partner esistenti:
- Bandit’s Badchain ha completato una quest interattiva con oltre 650 partecipanti e 1,5 milioni di GUANO distribuiti.
- GolfN ha lanciato merchandising a tema Brave acquistabile in BAT.
- Unstoppable Domains ha superato i 14.000 domini .brave attivi, ora risolvibili nativamente nel Brave Wallet.
L’obiettivo è trasformare Rewards 3.0 in un ecosistema di engagement Web3 dove privacy, valore e partecipazione coincidono.
Privacy e sicurezza convergono nel browser moderno
Le mosse parallele di Google e Brave delineano due percorsi convergenti nel mondo della navigazione: minore invasività pubblicitaria e maggiore trasparenza nei dati. Da un lato, Google riduce la pressione informativa con strumenti di controllo automatico e un rafforzamento della sicurezza dei propri sistemi operativi; dall’altro, Brave ridefinisce il rapporto tra utente e pubblicità attraverso un modello crypto-rewarded e opt-in, in cui l’attenzione stessa diventa moneta. Entrambi i browser perseguono la stessa visione: un web più sicuro, silenzioso e centrato sull’utente, dove la tecnologia lavora per semplificare, non per invadere.