Vision Pro e Mac M5 aprono la strada al Face ID onnipresente e alle future fotocamere iPhone

di Redazione
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Apple apre una nuova fase evolutiva per il suo ecosistema introducendo il chip M5 su Vision Pro, MacBook Pro e iPad Pro, segnando un importante salto prestazionale per l’intera linea professionale. Gli aggiornamenti, accompagnati da software day-one e nuovi accessori, consolidano la posizione di Cupertino nel segmento dell’hardware di fascia alta, dove potenza di calcolo, efficienza energetica e integrazione AI diventano elementi centrali. L’azienda, che prepara anche il debutto del MacBook Air M5 nella primavera 2026, punta a un ciclo di transizione fluido, senza modifiche radicali di design ma con un incremento tangibile nelle prestazioni e nella gestione termica. Parallelamente, emergono piani di lungo termine per l’introduzione di schermi OLED touch sui MacBook Pro e di una nuova generazione di Mac Studio e Mac Mini con varianti M5 Pro e M5 Max.

Novità su Vision Pro

Il Vision Pro riceve un importante aggiornamento hardware basato sul chip M5, mantenendo 16 GB di RAM unificata, una scelta che bilancia potenza e autonomia rispetto ai 32 GB supportati dal chip nella variante Mac. Apple ha introdotto anche un nuovo caricabatterie da 40 W, disponibile in versioni differenti a seconda del mercato: 60 W negli Stati Uniti e in Canada, 30 W nel Regno Unito e in Australia. Il visore supporta una frequenza di aggiornamento a 120 Hz, riducendo sensibilmente il motion blur e migliorando l’esperienza in applicazioni immersive. La funzione Mac Virtual Display è stata ottimizzata per un rendering più fluido, mentre l’arrivo della Dual Knit Band, venduta a 91 euro, garantisce maggiore comfort grazie alla doppia banda traspirante con Fit Dial regolabile. Apple amplia anche l’ecosistema software di Vision Pro: con visionOS 26.0.1 (build 23M8340), il visore corregge bug essenziali e introduce la compatibilità con la nuova app Vision Pro per iPad, disponibile con iPadOS 26.1. L’app consente di esplorare contenuti 3D e video immersivi senza indossare il visore, tramite la pagina Discover e una sezione My Vision Pro dedicata alla gestione del dispositivo e degli utenti guest.

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Vision Pro e Mac M5 aprono la strada al Face ID onnipresente e alle future fotocamere iPhone 8

Tra i nuovi accessori, spicca la Logitech Muse, una penna spaziale da 119 euro con tracciamento a sei gradi di libertà, feedback aptico e sensibilità alla pressione, pensata per designer, architetti e sviluppatori VR. Logitech affianca Apple anche nella distribuzione del controller PlayStation VR2 Sense a 229 euro, con stazione di ricarica inclusa. Entrambi i prodotti saranno disponibili dall’11 novembre 2025.

Aggiornamenti su MacBook Pro

Il MacBook Pro da 14 pollici con chip M5 offre un SSD due volte più veloce rispetto alla generazione precedente, con capacità di storage fino a 4 TB per la configurazione standard e 8 TB per i modelli M5 Max. Apple utilizza una nuova tecnologia NAND e un controller aggiornato, migliorando i tempi di lettura e scrittura e riducendo la latenza I/O. Il prezzo base resta invariato, pari a 1467 euro negli Stati Uniti, con disponibilità dal 22 ottobre.

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Macbook Pro

La roadmap hardware di Cupertino include inoltre un MacBook Pro con schermo OLED touch, previsto tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Il design prevede un pannello hole-punch senza notch, un cardine rinforzato per stabilizzare il tocco e una riduzione complessiva di peso e spessore. Apple sta integrando i gesti tattili con l’attuale sistema di input, creando una convergenza tra touchscreen, trackpad e tastiera. Il MacBook Pro OLED touch sarà anche il primo a introdurre Face ID, segnando la transizione dal sistema Touch ID, rimasto in uso dal 2016. Apple aveva inizialmente pianificato questa funzione per iMac M1 nel 2021, ma i ritardi tecnici ne hanno posticipato l’implementazione. Nel frattempo, Apple anticipa la regolamentazione europea sui caricabatterie, escludendo l’alimentatore da alcuni modelli venduti in Regno Unito, Irlanda e Germania. La confezione include solo il cavo USB-C a MagSafe 3, mentre il caricatore da 70 W può essere acquistato separatamente a 70 euro (92 euro in meno sul prezzo complessivo del pacchetto). L’aggiornamento software macOS 26.0.1 (build 25A8364) corregge bug di sistema e ottimizza la compatibilità con i nuovi chip.

Sviluppi su iPad e iPhone

Il nuovo iPad Pro con chip M5 riceve iPadOS 26.0.1 (build 23A8464) preinstallato e ottimizzazioni per l’editing video e il rendering 3D. Il dispositivo, in uscita il 22 ottobre, rappresenta l’evoluzione naturale della linea Pro, con prestazioni migliorate e maggiore efficienza energetica. Apple introduce inoltre il Magic Keyboard nero per iPad Air, disponibile a 247 euro per la versione da 11 pollici e 293 euro per quella da 13 pollici. La tastiera, ispirata al modello per iPad Pro, presenta un top case in alluminio, retroilluminazione regolabile e un trackpad aptico di nuova generazione. Sul fronte software, iOS 26 risolve un bug che impediva l’attivazione automatica di iMessage nelle configurazioni eSIM. Gli utenti devono ora completare manualmente la procedura dalle impostazioni per evitare errori di invio (“Non consegnato”). Il fix garantisce un corretto instradamento dei messaggi via iMessage, SMS o RCS. Parallelamente, la filiera produttiva si prepara alla fotocamera di iPhone 18, con Samsung e Doosan Tesna che investono 113 milioni di euro in nuove attrezzature per wafer e test post-fabbricazione. L’obiettivo è garantire a Apple sensori d’immagine di alta qualità entro il 2027, riducendo la dipendenza da Sony e diversificando la catena di fornitura.

Un ecosistema più maturo

Gli aggiornamenti simultanei su Vision Pro, MacBook Pro e iPad Pro rappresentano una strategia coerente di rafforzamento verticale dell’ecosistema Apple. L’integrazione del chip M5 crea una piattaforma uniforme per AI locale, calcolo spaziale e produttività avanzata. Apple conferma così la propria visione di dispositivi connessi ma indipendenti dal cloud, capaci di elaborare dati in tempo reale garantendo privacy e performance. L’espansione verso display touch, accessori professionali e componenti ottimizzati prepara il terreno alla prossima ondata di innovazioni, tra cui la transizione ai Mac OLED e ai visori di seconda generazione.