Il Nothing Phone 1 riceve nuova linfa vitale grazie a un port non ufficiale di Nothing OS 4.0, basato su Android 16, che estende la vita del dispositivo oltre il supporto ufficiale concluso. Lo sviluppatore indipendente TechiBoy ha adattato la più recente versione del sistema operativo, originariamente riservata ai modelli Nothing Phone 2 e 3, rendendola compatibile con il primo smartphone del brand fondato da Carl Pei. L’iniziativa, diffusa su X (ex Twitter) con immagini e dettagli tecnici, dimostra come l’hardware del Nothing Phone 1 sia ancora pienamente in grado di gestire software moderno, grazie alla potenza del chip Snapdragon 778G+ e a una community di sviluppatori che continua a sostenerlo.
Cosa leggere
Un aggiornamento non ufficiale che sfida l’obsolescenza
L’aggiornamento a Nothing OS 4.0 non proviene dai canali ufficiali Nothing, che ha dichiarato il fine supporto del dispositivo nel 2025, cessando la distribuzione di patch di sicurezza e versioni Android. Tuttavia, la community ha deciso di prolungare la vita dello smartphone creando un port compatibile con Android 16, installabile tramite recovery personalizzata. Il processo, documentato in modo dettagliato da TechiBoy, prevede l’adattamento dei driver e del kernel per garantire compatibilità con i componenti hardware originali. La build consente di utilizzare la nuova app fotocamera, completa di preset aggiornati, oltre alle gesture dinamiche e alle animazioni fluide introdotte dalla nuova interfaccia. Il port si configura come una prova di forza della community Android, che ancora una volta dimostra la capacità di mantenere vivi dispositivi abbandonati dal supporto ufficiale. Tuttavia, lo sviluppatore avverte che la versione attuale non è adatta all’uso quotidiano, raccomandando cautela e backup completi prima dell’installazione.
Le nuove funzionalità introdotte
Il port di Nothing OS 4.0 porta sul Phone 1 molte delle feature della generazione successiva. La nuova app fotocamera introduce modalità di scatto rapide e preset automatici che migliorano la resa cromatica e la gestione della luce. L’interfaccia aggiornata offre widget dinamici, un tema scuro ottimizzato, transizioni più fluide e una gestione più efficiente delle notifiche tramite stack intelligenti.

La build integra anche gesture personalizzabili, modalità split-screen per multitasking e nuovi controlli di privacy che permettono di gestire i permessi app in modo granulare. Le ottimizzazioni sul consumo energetico migliorano l’autonomia, mentre il supporto alla ricarica rapida e alla connettività 5G resta pienamente funzionante. Secondo i primi tester, il Nothing Phone 1 con Nothing OS 4.0 mostra prestazioni fluide e responsive, riuscendo a gestire applicazioni complesse e sessioni multitasking senza lag evidenti. L’esperienza generale risulta moderna e coerente con la filosofia “clean Android” che ha reso celebre il marchio.
Bug e problemi ancora da risolvere
Nonostante l’entusiasmo della community, la versione non ufficiale presenta ancora numerosi bug. Tra i più rilevanti figurano il disallineamento dell’orologio nella barra di stato e la vista fotocamera parzialmente coperta dal foro punch-hole, che rende difficile inquadrare correttamente. Sono segnalati anche lag occasionali durante il multitasking, consumi energetici superiori alla norma e crash sporadici di app di sistema, in particolare durante l’uso prolungato della fotocamera o di funzionalità AI integrate.

L’assenza di patch di sicurezza ufficiali rappresenta un ulteriore rischio, poiché la build dipende da aggiornamenti manuali della community. Alcuni utenti hanno notato anche instabilità Bluetooth, notifiche ritardate e localizzazione incompleta, con traduzioni parziali in inglese.
Una vittoria simbolica per la community
Nonostante le imperfezioni, il port di Nothing OS 4.0 rappresenta una vittoria simbolica contro l’obsolescenza programmata. In un’epoca in cui i cicli di aggiornamento si accorciano e i produttori spingono verso modelli più nuovi, la community dimostra che la longevità di uno smartphone può superare i limiti imposti dal marketing. Il Nothing Phone 1, con il suo design trasparente e le luci Glyph, continua a essere un oggetto di culto tra gli appassionati. Grazie agli sviluppatori indipendenti, il dispositivo riesce a mantenere rilevanza e funzionalità moderne, anche dopo la fine del supporto ufficiale. Gli utenti che decidono di provare il port sono invitati a procedere con cautela, consapevoli dei rischi di instabilità, ma anche del valore sperimentale dell’iniziativa. Il progetto evolve costantemente attraverso feedback della community su X e forum specializzati, con versioni più stabili previste nei prossimi mesi.
Un esempio di resilienza digitale
L’esperienza del Nothing Phone 1 evidenzia un tema più ampio: il contrasto tra la filosofia open-source di Android e la politica di aggiornamenti limitati dei produttori. Mentre Nothing concentra risorse sui nuovi modelli, la community ne amplia i confini, prolungando la vita di un prodotto che ha ancora molto da offrire. Il port di Nothing OS 4.0, pur non ufficiale, incarna la resilienza dell’ecosistema Android: un sistema che, nelle mani giuste, continua a evolversi indipendentemente dai cicli commerciali.