La Cina segna un doppio traguardo tecnologico con progressi straordinari nel campo del supercomputing quantistico e dei semiconduttori, consolidando la sua corsa verso l’autosufficienza tecnologica. Da un lato, il supercomputer Oceanlite, sviluppato da Sunway, raggiunge la simulazione di chimica quantistica a scala molecolare grazie all’integrazione di intelligenza artificiale multimodale e calcolo ad alte prestazioni. Dall’altro, le aziende Amies Technologies e SiCarrier presentano al WeSemiBay Semiconductor Ecosystem Expo di Shenzhen una nuova generazione di strumenti per la litografia, il design dei chip e i materiali EUV, spingendo la Cina verso una filiera dei semiconduttori autonoma.
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Supercomputer Oceanlite e la fusione tra AI e scienza quantistica
Il supercomputer Oceanlite rappresenta un salto epocale nella modellazione della chimica quantistica. Con oltre 37 milioni di core di processore, il sistema supera i limiti dei supercomputer classici nella simulazione dei fenomeni molecolari, un dominio finora riservato ai computer quantistici sperimentali. Il team di Sunway, che guida il progetto, ha creato un modello basato su AI ibrida, capace di apprendere e replicare comportamenti quantistici complessi. L’obiettivo è descrivere con precisione la wavefunction Ψ, ossia la funzione d’onda che determina la probabilità delle configurazioni molecolari, degli spin e delle energie elettroniche. La sfida risiede nella crescita esponenziale dello spazio degli stati quantistici con l’aumentare delle particelle coinvolte, che rende i calcoli tradizionali impraticabili. Con Oceanlite, gli scienziati cinesi hanno trovato un equilibrio tra approssimazione e accuratezza, mantenendo la fedeltà necessaria per modellare reazioni chimiche reali, strutture molecolari e dinamiche energetiche. Questo breakthrough consente di esplorare materiali e processi finora impossibili da simulare, con implicazioni dirette nella ricerca sui catalizzatori, la fisica dei materiali e la farmacologia computazionale. Oceanlite si distingue anche per l’efficienza: i 37 milioni di core lavorano in parallelo grazie a un’architettura ottimizzata per throughput elevato e calcoli iterativi. Il sistema fonde AI e fisica quantistica, riducendo la necessità di hardware quantistico dedicato e posizionando la Cina tra i leader mondiali nella convergenza tra calcolo classico, quantistico e intelligenza artificiale.
Innovazioni nella chimica quantistica
La fusione AI-quantistica introdotta dal team di Sunway apre un nuovo paradigma nella modellazione molecolare. Le simulazioni di Oceanlite non si limitano più a molecole semplici, ma estendono la portata a sistemi complessi di interesse industriale e scientifico. La capacità di calcolare con precisione energie, spin e probabilità di transizione consente di prevedere il comportamento chimico di materiali avanzati, accelerando la scoperta di leghe, semiconduttori composti e biomolecole. Grazie a questo approccio, la Cina riduce la dipendenza da software e infrastrutture occidentali per la simulazione quantistica, ponendosi come potenza emergente anche nel campo della scienza computazionale ibrida.
WeSemiBay Expo e la nuova era del chipmaking cinese
Parallelamente ai progressi nel supercomputing, la WeSemiBay Semiconductor Ecosystem Expo di Shenzhen ha mostrato la determinazione del Paese nel raggiungere autonomia produttiva nei semiconduttori. L’evento, sostenuto da Huawei e dal governo cinese, ha visto la presentazione di strumenti di litografia, software EDA e materiali fotoresistenti per litografia EUV, segnando una fase di maturità tecnologica per l’industria nazionale. Amies Technologies, spinoff di SMEE (Shanghai Micro Electronics Equipment), ha svelato una gamma di tool litografici avanzati destinati ai semiconduttori composti, con capacità su materiali come arseniuro di gallio (GaAs), nitruro di gallio (GaN) e fosfuro di indio (InP). L’azienda, fondata nel 2025, ha già spedito oltre 500 stepper litografici e punta a espandere la produzione con sistemi di annealing laser, strumenti di ispezione e soluzioni di wafer bonding per migliorare resa e qualità dei chip. In parallelo, le sussidiarie di SiCarrier hanno presentato tool EDA (Electronic Design Automation) e photoresist di nuova generazione compatibili con la litografia EUV, riducendo la dipendenza dalla tecnologia importata da Giappone e Paesi Bassi. I tool EDA sviluppati da SiCarrier ottimizzano la progettazione dei chip complessi, mentre i nuovi photoresist garantiscono risoluzioni più elevate e resistenza ai processi di fabbricazione estremi. Huawei fornisce il supporto tecnico e infrastrutturale, mentre il governo cinese finanzia le aziende strategiche per costruire un ecosistema integrato di produzione nazionale, che abbraccia design, materiali e attrezzature di produzione.
Strumenti e tecnologie di Amies
La linea di prodotti di Amies Technologies testimonia l’ambizione cinese di coprire l’intero ciclo produttivo dei chip. I nuovi sistemi di litografia non solo replicano ma superano in parte le prestazioni dei modelli importati, permettendo la lavorazione precisa di wafer in materiali alternativi al silicio. Le soluzioni di annealing laser migliorano la conduttività dei semiconduttori, mentre gli strumenti di ispezione ottica e metrologia avanzata garantiscono un controllo qualità meticoloso in ogni fase. Le tecnologie di packaging e wafer bonding completano la catena di valore, consentendo la realizzazione di dispositivi più compatti ed efficienti. La compagnia collabora con istituti di ricerca e partner industriali per accelerare i test, beneficiando di un forte supporto governativo volto a ridurre le barriere logistiche e normative.
Tool EDA e photoresist di SiCarrier
Le sussidiarie di SiCarrier, sostenute da Huawei e dal Ministero dell’Industria e dell’Informazione cinese, sviluppano strumenti di progettazione che semplificano la creazione di architetture complesse a 5 nm e oltre. I nuovi software di design e simulazione circuitale consentono iterazioni più rapide e accurate, mentre i photoresist per EUV rappresentano un passo cruciale verso la produzione di chip avanzati Made in China. L’adozione di tool interamente domestici riduce la dipendenza da fornitori come ASML o Synopsys, rafforzando la resilienza industriale del Paese contro restrizioni commerciali e sanzioni internazionali.
Verso l’autosufficienza tecnologica
La strategia cinese di autonomia tecnologica si fonda su una convergenza tra ricerca scientifica, AI e produzione industriale. I progressi del supercomputer Oceanlite e le innovazioni del WeSemiBay Expo rappresentano due pilastri complementari: da un lato la potenza di calcolo per progettare materiali e simulazioni, dall’altro le infrastrutture produttive per realizzare tali materiali a livello industriale. Questo approccio integrato riflette una visione di lungo termine: costruire un ecosistema sovrano che riduca le vulnerabilità legate a tecnologie estere. Con il sostegno di Huawei, del governo e dei principali istituti di ricerca, la Cina accelera la propria trasformazione in potenza tecnologica autonoma, capace di competere con Stati Uniti e Unione Europea nel campo dei supercomputer, dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale scientifica.